venerdì 26 aprile 2013

28 settembre 2007

ululato da Pralina alle ore 14:45 venerdì, 28 settembre 2007

Nessuno di noi può vantare di avere dolori più grandi di quelli che hanno sopportato gli altri. Qualcuno può raccontare, con umiltà, di avercela fatta a vincere la battaglia, perché forse il suo esempio può servire a chi soffre di disturbi simili ai suoi. 

Da una vita mi sento dire "Stai tranquilla". Eppure di calma interiore ne ho avuta tanta, se no, non sarei ancora viva! 

Sono stata gravemente malata di asma bronchiale, gravemente significa fino all'invalidità parziale. 
Avevo 17 anni e non potevo fare una rampa di scale e nemmeno una corsa. Quando avevo dei gravi attacchi, non potevo nemmeno camminare, restavo bloccata ovunque mi trovassi. Durante le notti in inverno non riuscivo a dormire, spesso le trascorrevo in piedi immobile davanti alla finestra a boccheggiare come un pesce senz'acqua. Un attacco può durare dieci ore, e non termina fino all'assunzione di un dosaggio di cortisone. Bisogna conservare una calma olimpionica, poiché ogni minimo movimento ed emozione può aggravare la crisi in atto. L'aria può entrare nei polmoni ma non può uscire senza un grave sforzo di volontà, con tutte le conseguenze immaginabili. La voce non può essere modulata, si comunica a piccoli gesti e con gli occhi. L'iperventilazione da le vertigini. Il cuore può cedere per l'affaticamento prolungato.
Mi sono vista la morte in faccia almeno un paio di volte, una volta mi è passata accanto la sua falce affilata sul letto di un pronto soccorso, quando il cuore stava per cedere... non mi trovavano più il polso. 
A 20 anni studentessa delle Belle Arti mi sarebbe piaciuto lavorare in campagna nel fine settimana, ma ogni volta che facevo qualche grosso lavoro, come spaccare la legna, trasportare pietre, dissodare la terra o tagliare un campo di granturco col machete, mi veniva l'asma. 
Mi veniva l'asma per molto meno. Bastava che vedessi un gatto o che cogliessi dei fiori.
Questa disfunzione ha rovinato gli anni più belli della mia vita. Ero evidentemente una ragazza piena di vita, tosta, tamugna, forte, e non ero, non sono mai stata, per niente mascolina. Voglio dire che non assomigliavo a una campionessa di lancio del martello ma a una ragazza tipica romagnola, femminile, bella, dolce e rotondina nei punti giusti. Non avevo paura a prendere un'accetta in mano eppure sono crollata con questa disfunzione. 
I medici non hanno saputo fare altro che segnarmi medicine, farmaci su farmaci, nei momenti critici mi bombardavano di cortisone. 
Mia madre mi ripeteva di stare calma, che tutto secondo lei era per colpa della mia iperemotività.
Nessuno, per altri cinque anni, mi disse che avrei dovuto fare dei test allergologici. Fu una dottoressa più intelligente dei suoi colleghi che mi suggerì di andare a fare questi test. Risultato: su 10 prove, ero sensibile a tutte e dieci. 

Da quel momento mi misi in testa che avrei dovuto farcela da sola. 
Se mi affidavo nelle mani dei medici, mi avrebbero dato ancora del cortisone, senza preoccuparsi per i chili che mi facevano prendere. 
Uno mi disse che non sarei arrivata ai 40 anni per enfisema polmonare. Eppure dalla schermografia e radiografia non risultava nulla di anomalo.
Avevo paura di smettere. Sono stata dipendente dallo spray per molti anni. Che è peggio di essere dipendente dalle sigarette (e non ho mai fumato).
Poi basta. A tutto c'è un limite. Fissai un appuntamento con un omeopata bravissimo, mi fece una visita di un'ora, mi prescrisse delle iniezioni sottocutanee accanto alla colonna vertebrale di succo di formiche e assunzione per via orale dell'estratto della pianta del nocciolo. La cura di iniezioni era fastidiosa e dolorosa, perché mi pungevano un posto fortemente innervato, era come essere punti ogni mattina da una vespa, ma ebbe un grosso risultato. 
Un medico della mutua disse che ero matta, parola alla quale ho fatto l'abitudine nella mia esistenza. Disse che ero agitata, che dovevo stare tranquilla e che sono sistemi da selvaggi. 
Buttai via l'armadietto delle medicine, metabolizzai la mia paura di non farcela. Il cuore mi batteva a mille perché ero terrorizzata. Sapete cosa significa liberarsi dalla dipendenza di qualcosa? E affidarsi alle formiche poi!
Con la cura omeopatica, improvvisamente venne fuori un grosso trauma, una cosa orrenda, terrificante subita quand'ero bambina (a sei anni) e che non voglio raccontarvi. Anche lì, avrei dovuto reprimermi tutto, essere tranquilla. Invece ho urlato. Ho urlato con quanto fiato avevo in gola, e ho continuato a urlare per due giorni di fila. 
Cosa dite? Avrei dovuto essere tranquilla? Come una bimba alla quale si tappa la bocca con una mano, vero? 
Questa cura omeopatica (e la rivelazione del trauma) non mi ha guarita completamente, ma ha ridotto dell'80% l'uso del Ventolin e del 100% le visite a domicilio del medico curante. 
Non voglio dire che l'omeopatia curi tutto, ci mancherebbe, ma a me ha dato una grossa mano, che significa la quasi totale guarigione dagli attacchi di grave intensità, una riduzione delle piccole crisi e un miglioramento nella respirazione in generale, e se potessi tornare indietro, non aspetterei tutti quegli anni... ma allora non lo sapevo... allora vivevo condizionata dai consigli di chi ne sapeva sempre una più di me.

Vorrei dare un po' di speranza a chi soffre come me di questo disturbo. Forse è solo di origine allergica, forse ci sono altri motivi, profondi. Vale la pena indagare. Vale la pena che un medico vi stia ad ascoltare per più dei canonici 5 minuti, il tempo di segnare una ricetta senza nemmeno guardarvi in faccia.
Ma, date retta a me, a chi vi dice di "stare tranquilli" quando veramente avete un motivo serio come questo, tirategli un pugno sul naso. Non serve a nulla, ma a voi servirà. Sto scherzando, eh?

Io sono quasi guarita anche dall'influenza. Un bacio tenero e grazie con tutto il cuore per i bei commenti che mi avete lasciato nel post precedente.

* chiedo scusa a Monica Marghetti se ho messo il suo titolo "Voglio urlare" a questo post, ma è per dire che ognuno di noi ha la sua voglia di urlare (chi può dire se più grande o più piccola?)... forse il mio sbaglio è che non lo faccio mai abbastanza.

pralinotta


Permafrost ¦commenti (22) 
Commenti:
 
#1 28 Settembre 2007 - 13:37
 
anche se non conosco l'esatto significato della parola "tamugna", dopo averti conosciuta ed aver letto questo post sono felice che tu oggi sia ancora qui, forte e tenace, a raccontarci queste tristi pagine del tuo passato...
Utente: abreast Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.abreast
#2 28 Settembre 2007 - 13:49
 
Significa "tosta" come una statua di legno ma non so in quale dialetto precisamente, ma è un termine che mi è piaciuto... e così l'ho ripreso... tutto qui. Grazie abreast... :)
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#3 28 Settembre 2007 - 14:02
 
Io soffro di una forma - fortunatamente lieve - di asma di origine allergica. Quando faccio le pulizie devo usare la mascherina, la polvere mi scatena gli attacchi... il Ventolin è diventato il mio fedele compagno - che tristezza. Anche il mio medico mi ha detto di "Stare tranquilla", che l'asma è una cosa da tipi ansiosi... 

Complimenti per aver avuto la forza, il coraggio di andare oltre. 
Ciao, un abbraccio
Utente: HappyCure Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.HappyCure
#4 28 Settembre 2007 - 14:34
 
Grazie HappyCure, ho corretto lo spray cortisonico con il Ventolin, per far capire di cosa parlo, è il farmaco più diffuso fra gli asmatici come puoi ben capire, in realtà non so nemmeno quale sia la percentuale (se ce l'ha) di cortisone presente... dovrei di nuovo guardare i componenti... cerco di usarlo veramente al minimo, cioè lo tengo solo in caso di urgenza (altrimenti lo prendevo ogni giorno, fino a 20-30 volte al giorno, era il delirio).
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#5 28 Settembre 2007 - 15:27
 
PRALINA WROTE....Un medico della mutua disse che ero matta, parola alla quale ho fatto l'abitudine nella mia esistenza. Disse che ero agitata, che dovevo stare tranquilla e che sono sistemi da selvaggi............ 

Ciao cara, per questo non ti chiamo più così..... nemmeno scherzando, proprio perchè il matto ero io a non capire quanto sei dolce.... 

1ba 
Utente: AgapeMark Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.AgapeMark
#6 28 Settembre 2007 - 15:29
 
... ah dimenticavo anche io da piccolo ho sofferto di asma bronchiale e so cosa significhi alzarsi sudato con il fiato che ti manca... il ventolin mi è stato fedele amico per anni...ora sono vecchio e non ne ho più bisogno... ma so cosa significhi..... 

2ba
Utente: AgapeMark Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.AgapeMark
#7 28 Settembre 2007 - 15:45
 
è un gran bel urlo hai fatto proprio bene!!! però non devi chiedere scusa del titolo che hai dato al tuo post...VOGLIO URLARE vedi scritto grande è di forte impatto...proprio come questo tuo doloroso e intenso post! 
felice della tua quasi totale guarigione 
ciao cara 
monica
Utente: monicamarghetti Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.monicamarghetti
#8 28 Settembre 2007 - 17:24
 
"Nessuno di noi può vantare di avere dolori più grandi di quelli che hanno sopportato gli altri" 

Giusto. 

Non c'è cosa che mi dia fastidio più delle raccomandazioni di chi mi dice (a proposito del mio dolore) il tempo lenisce ogni cosa. Che è un po' l'equivalente del tuo "stai tranquilla" 

Mi tengo il mio dolore in silenzio (anche se lo sento urlare) vado avanti, provo a sorridere. 
Ma per piacere, ognuno pensi che tra fare finta di mettersi nei panni degli altri e stre zitti, è molto meglio la seconda cosa. 
A te un abbraccio, con tutto il cuore. 

Mister X di Comicomix 
Utente: Comicomix Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Comicomix
#9 28 Settembre 2007 - 18:12
 
Certo che quel medico che ti ha detto "matta" ha visto proprio giusto eh! Scherzo naturalmente, tu (e anche io e molte altre persone per fortuna) sei matta, ma non nel senso che intendeva quel dottore, ma nel senso + buono e positivo del termine. Che brutto essere "normali".... Carattere ci vuole, e tu ne hai da vendere, fallo vedere tutto quanto, sempre! Un abbraccio e un bacio (senza mascherina, tanto l'influenza sta passando, giusto?) :-))))
Utente: zidora Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.zidora
#10 28 Settembre 2007 - 18:15
 
Ecco un'altra cosa che ci unisce senza saperlo...Ti ho capita perfettamente mentre descrivevi gli attacchi d'asma, e non perchè li abbia anche io ma perchè sono infermiera (e questo già lo sai) ma soprattutto perchè lavoro in pneumologia e tra le altre cose i prick test (di allergologia) si fanno da me..:-) Brava Prali, sono fiera di te per come hai reagito a tutto questo. 
Bacio, Ali.
Utente: alidipanna Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.alidipanna
#11 28 Settembre 2007 - 20:26
 
Ogni volta che ti leggo penso alla tua gioa di vivere ed alla tua determinazione. 
ciao tino
Utente: tino2007 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.tino2007
#12 28 Settembre 2007 - 20:29
 
Brava! 
Nella mia famiglia ci si cura anche con l'omeopatia, e mia sorella ha iniziato a 8 anni che aveva una gravissima forma di anemia. Adesso ha quasi 30 anni ;-)
Utente: Ninaxxx Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Ninaxxx
#13 28 Settembre 2007 - 23:18
 
:)) 
quella di una volta 
un passo avanti ogni giorno dai!
Utente: Vi0la Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Vi0la
#14 29 Settembre 2007 - 09:08
 
^___________^ Grazie infinite ho aperto la posta e ho sorriso di gioia!! 
ti ho risposto 
GRAZIEEEEEEEEEEEEE
Utente: monicamarghetti Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.monicamarghetti
#15 29 Settembre 2007 - 09:28
 
:-*
Utente: lacolf Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.lacolf
#16 29 Settembre 2007 - 10:24
 
sono dispiaciuto dispiaciutissimo x l'asma.....ma nella foto sei tu?? 
.....aaaaaaaagr... ( momento di mancanza di saliva, secchezza alle fauci) che sguardo e che......te....soro di donna :-PP 
un bacio lieve.
Utente: jobst68Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.jobst68
#17 29 Settembre 2007 - 13:06
 
ti abbraccio forteeeeeeeeeeee!!!!!
Utente: fantasia972 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.fantasia972
#18 30 Settembre 2007 - 00:35
 
Ricambio la solidarietà, la comprensione, la dolcezza, l'abbraccio, i baci con la lingua e tutto il resto... :P 
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#19 30 Settembre 2007 - 07:18
 
Esperienza analoga, anche se meno grave. A 12 anni, dopo il morbillo, mi viene e si cronicizza a tempo di record una rinite allergica alla polvere con ipertrofia dei turbinati, mi prevendono polipi nasali o peggio, e intervento di decompressione dei turbinati nasali e magari una scalpellatina al setto nasale. Sono andata avanti per anni con medicine inappropriate, ma le uniche esistenti, per tenere il naso libero. Poi, a 29 anni, un'omeopata mi da una cura. Almeno che il naso non sia troppo rovinato prima dell'operazione, per renderla meno dolorosa, speravo. Invece l'intervento che avrei dovuto fare in questi giorni, e non devo più farlo! Certo, quando mi sdraio un po' di spray devo metterlo perchè la mucosa i segni di anni di gonfiore li porta. Ma sono passata da 12 spruzzi al giorno, a 1 solo la sera.E inizio a sentire di nuovo odori e profumi. Fortunatamente il mio medico di base è un pragmatico: gli importa solo che si conseguano i risultati, non gli importa il modo :) 
Utente: ayladelclan Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.ayladelclan
#20 30 Settembre 2007 - 12:01
 
Grazie ayladelclan per questo commento, sono convinta dell'efficacia dell'omeopatia, certamente se prescritta da un medico veramente bravo e scrupoloso. Anche la medicina della mutua ha una sua funzione, ma d'emergenza, secondo me. Nel senso che dovrebbe limitarsi a tamponare i sintomi, la vera cura è sempre più lunga e più difficile che ingoiare un pacchetto di pillole. Ti faccio un altro esempio: la bimba di una mia amica soffriva di una gravissima forma di irritazione alla pelle, fino alla desquamazione della cute e al sanguinamento... nessun medico in un anno era venuto a capo di nulla, poi si decise a portarla da un medico ayurvedico, un iridologo. Costui scoprì che la bimba era affetta da una forma di intolleranza molto grave agli zuccheri raffinati, e prescrisse una cura drastica che portò tutta la famiglia a cambiare abitudini alimentari per un certo periodo. La bimba è guarita ed ora è una bellissima ragazza.
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#21 30 Settembre 2007 - 12:02
 
Buongiorno e un bacio a tutt*.
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#22 30 Settembre 2007 - 12:35
 
Io no mi fido mai a chi mi dice di stare tranquilla. 

La prima fra tutti a ripetermelo sempre è mia madre e lei mi ha rovinato la vita. 

Fai un po' tu. 

L.H.
Utente: LeylaHatzfeld Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.LeylaHatzfeld
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