ululato da Pralina alle ore 20:11 lunedì, 17 settembre 2007
Avvertenze e modalità d'uso: come dicono a Roma, sto a scherzà. Come dicono gli Etruschi, mi era venuta così ieri notte in preda a un moderato stato d'allucinazione (per l'amordiddio, non prendo porcherie di nessun tipo o funghi allucirosse, non ne ho bisogno per andar fuori di capo... ci sono di già) mentre gliene davo di fotoscioppe col tasto clona, che a me codesta immagine di Obelix mi fa schiantare. Alla fine, a furia di copia e incolla ho prodotto questa immonda porcata mettendo insieme o forse rovinando una bellissima vignetta che gira da tempo su internet e tre mie foto. Una delle quali rimediata in calcio d'angolo con il triskell (simbolo celtico) a coprire le zone proibite. Vi prego di non prenderla troppo sul serio, di non prendermi(vi) troppo sul serio, di non prendermi per niente. Ahem... se il disegnatore di questo Obelix dovesse protestare, lo rimuoverò immediatamente.
Poesia shokka: Mi sento protagonista di una saga avete capito bene... un po' gnoma un po' maga un po' troll un po' puffetta per far l'amore non c'è fretta chi se ne frega se ho il culo levigato il mio cuore invece l'han spezzato da tempo immemore le celte romagnole son belle come il sole, però son sempre sole il mio bell'Obelix starà ancora digiuno... io non la darò mai più a nessuno!
* Sotto: il greco Lefty in una pausa di un film porno (ormai sono risaputi gli scambi culturali che avvenivano tra Greci e Celti)
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