Poesia macabra di Pralina Tuttifrutti:
Disse la vita scheggiata alla morte con la falce nera:
tu sai che sono vile, ti cederò i migliori proprio questa sera.
Rispose la morte ridendo alla vita che tremava di paura:
un tiranno prende e basta, di questo puoi starne ben sicura.
Ma la vita crede che basti il sacrificio anzitempo dei migliori
per tener la morte lontana per sempre, per tenerla per sempre fuori.
E così con questo inganno, la vita resta monca dei suoi pilastri,
la morte invece si nutre dei miti, s'ingrassa dei nostri disastri.
Resta solo la speranza bella, che per tutti è calore d'ampio raggio,
che la morte sia in realtà un banchetto eterno...
e questa vita sia soltanto un magro assaggio.
sotto: la danza macabra (di San Virgilio a Pinzolo)
Disse la vita scheggiata alla morte con la falce nera:
tu sai che sono vile, ti cederò i migliori proprio questa sera.
Rispose la morte ridendo alla vita che tremava di paura:
un tiranno prende e basta, di questo puoi starne ben sicura.
Ma la vita crede che basti il sacrificio anzitempo dei migliori
per tener la morte lontana per sempre, per tenerla per sempre fuori.
E così con questo inganno, la vita resta monca dei suoi pilastri,
la morte invece si nutre dei miti, s'ingrassa dei nostri disastri.
Resta solo la speranza bella, che per tutti è calore d'ampio raggio,
che la morte sia in realtà un banchetto eterno...
e questa vita sia soltanto un magro assaggio.
sotto: la danza macabra (di San Virgilio a Pinzolo)
Ribaltiamo i termini della questione. Sono sempre i peggiori che restano. Di questo potete starne certi.
Oggi, al mercato, mi sento chiamare per nome, fortissimo. Era un mio ex, un coglione di proporzioni gigantesche (anche in senso fisico, biondo eccetera eccetera). Insisteva. Era incazzato perché non lo cagavo pari. Sì sì, chiama. Chiama. Anzi... videochiamami... ehehehehehehehehehehehe!!!!
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categoria : riflessioni semiserie, memento moris
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