Mi hanno sempre detto che con la mia troppa sensibilità e i miei desideri troppo intensi spavento. E' sempre stato così fin da bambina, quando mi dicevano: tu fai troppe domande. Vuoi troppe risposte. Devi stare tranquilla. E che significa tranquilla? Quand'ero bimba e anche un po' più grandicella la parola "tranquilla" significava una sequela interminabile di NON: non fare duelli in mezzo ai campi armata di pistola giocattolo con mio cugino (dopo esserci rotti la testa a forza di cornate, come gli stambecchi), non costruire capanne di frasche per un intero pomeriggio, non nuotare in mezzo all'erba alta come se fosse il mare, non andare in bicicletta come una pazza, non disturbare i maschi per la strada con fischi alla pecorara, non andare in autoscontro e poi tornare a casa felicissima delle mie ginocchia piene di lividi, non stare a gambe larghe quando fanno le foto che poi si vedono le mutande, non dire le parolacce e non sfogliare giornaletti intitolati "L'uomo che non scopava da cent'anni" (tanto la confessione del sabato pomeriggio mondava i peccati)... ma restare seduta immobile come una geisha a ricamare centrini e fare l'uncinetto (a 10 anni facevo i cuscini all'uncinetto, roba da pazzi) e a pettinare le bambole.
Sì, a pettinare le bambole ci restavo, anche, come restavo ore a guardare le nuvole sdraiata nei campi con le mani dietro la nuca. Le nuvole si sfilacciavano davanti ai miei occhi formando draghi, elfi e profili di grossi nasi... restavo a bocca aperta e mi mancava il respiro. Il lato contemplativo non mi è mai mancato. A patto che dopo un po' si cambiasse musica. Mi piacevano le bambole, ma non cambiavano faccia come le nuvole e dopo un po' m'annoiavano e così, quando la mamma era troppo occupata a fare una di quelle cose (una crostata di more, per esempio) che avrebbero fatto felice qualsiasi uomo fuorché mio padre, le facevo roteare come un lazo prendendole per i capelli "Yuppiiiiiii!".Mi rivedo alla tenera età di 7 anni con la schiena appoggiata al tronco di un albero di cachi, mentre ricamavo i centrini dalle suore. Punto giornino, catenella, erba, croce. Ogni tanto un caco maturo, staccatosi impietosamente dai rami, si spiaccicava sulla testa di una bambina. Che magari mi aveva fatto la linguaccia. Quelle sono delle belle soddisfazioni...
Ripenso al giorno più bello dalla mia vita: no, non quello del mio matrimonio!, ma quello in cui mio nonno un vigile del fuoco biondo e alto quasi un metro e novanta, mi comprò un arco con le frecce. Ricordo che la mia gioia era anche dovuta alla "vittoria" che questo arco con le frecce rappresentava sulla scelta dei giocattoli per me. Ricordo estenuanti trattative sindacali durante le quali mi fu offerta una collana di plastica stile hippy e un phon color amaranto, che rifiutai sdegnosamente. Ricordo che attraversammo un viale io e mio nonno, mentre lui teneva a lato la sua bicicletta, ed io piccolina con la bocca serrata in una smorfia troppo carina, il mio arco con le frecce sotto braccio, e una sola parola in testa, la parola TIE' scritta a caratteri cubitali.
Rivedo oggi le mie ex compagne di scuola, quelle "tranquille" e anche le meno "tranquille" che però hanno imparato presto a diventare grandi. Sono donne serene e mature, serie certamente più di me, ma alcune volte molto tristi. Le vedo separate o ancora peggio sposate da molti anni e per forza di inerzia, a trascinarsi in ménage coniugali assolutamente deprimenti. I loro mariti sono assenti. Ci sono per mangiare e per il letto, ma dopo tanto tempo senza fantasia è come una minestra riscaldata. Hanno ancora barlumi di desideri, sepolti sotto quintali di convenzioni. Hanno ancora la vita dentro, ma se la bastonano. Sono sempre ex di tutto e talvolta si rimproverano se non sono state capaci di tenere unito un matrimonio e soffrono se il marito le tradisce. Oppure fanno finta di niente perché bisogna andare avanti così ed elargiscono dolcissimi sorrisi un po' tirati e "sto bene, diciamo bene, non ci si lamenta". Non sanno ancora cosa vogliono di preciso dalla vita (lo dico con ironia mica con disprezzo), ma di una cosa sono sicure... che a una certa età non ci si può più permettere il lusso di fare le bambine.
Non fare la bambina, è tutto ciò che si può dire. L'infanzia non è uno stato mentale invidiabile, ma solo una malattia da curare.
Sì, certo, per carità, è concesso di stare male, prendere tranquillanti, alzare il gomito (ma solo un goccetto) come fanno tante casalinghe di sera quando tutti sono andati a dormire, stordirsi di televisione, avere una percezione autolesionista del proprio corpo tanto da credere d'essere grasse anche quando si pesa meno di 60 kili, piangere come vitelli scannati per la cellulite e per tutte quelle cosine adipose che a noi sembrano mostruose ma ai maschi non gliene può fregare di meno (garantisco io per tutte: se ti disegni le calze con la matita manco se ne accorgono della differenza)... è concesso pure non fare più l'amore in modo decente da tanto tempo, anzi, magari non farlo affatto...
Ma bisogna crescere.
Crescere non significa trovare il proprio equilibrio, essere felici, soddisfatti, noooooo! significa soltanto entrare a forza nel ruolo che la società ti ha affibbiato, per genere sessuale e per età, oltre che per tutto il resto (classe sociale, aspettative dei genitori e blablabla).
Questa sera mi hanno detto che io coi miei desideri, col mio erotismo dichiarato "spavento" gli uomini, sarà vero oppure no, vorrei chiederlo ai signori uomini che leggono queste righe, ma a questo punto vi assicuro che comincio a spaventarmi io. Mi spavento di un mondo che non è capace di stupirsi, di sognare, di immaginare, di innamorarsi, di ridere in modo istintivo non trattenuto, di accettare d'avere un corpo una fisicità una pancia una madre terra, di fare l'amore come dio comanda, di provare emozioni forti... un mondo che sempre di più sta perdendo la sua dimensione magica.
Mi spavento, ma ho sempre voglia di scuotere con la schiena l'albero di cachi.
primoooooo...
non mi spaventi affatto ;)
un kissotto di buona serata!
Io appartengo ad una generazione in cui l'educazione era rigida e ad una famiglia che mi ha tirata su a furia di: "Non si fa questo e non si fa quello"...
Così ho passato l'adolescenza a protestare contro le ingiustizie sociali e protesto ancor adesso.
Poi ho protestato con le femministe, contro la guerra, contro la dittatura in Myanmar, contro la povertà in Africa...
Protesto quando il matrimonio rischia di diventare routine, protesto quando non mi accontento, protesto quando manca il dialogo tra due persone, protesto contro la falsità e la meschinità. Protesto perché voglio un mondo migliore e oltre a protestare però mi attivo per migliorarlo.
Buona notte!
Marilù
Ciao amore, me non mi spaventi proprio, anzi.
Bè, e chi fa troppe domande non è mica detto voglia troppe risposte.
Ricca e divertente rivisitazione di te stessa con angolazioni e proiezioni arricchite anche da una buona dose di fantasia.Nel'aprire il tuo blog mi sono spaventato dalla visione della interminabile schiera di amici.Spaventato,perchè se li dovessi invitare ad esempio a cena in Sardegna...facciamo al Bilionaire, ti costerebbero un patrimonio...Un po' ti invidio, d' parte, perchè se hai tanti amici significa che sei una persona simpatica e che vale. Complimenti.barone rosso
Non mi hai mai dato quest'impressione...solo perchè sei sincera con te stessa e con gli altri? Chi si spaventa vive di fantasmi...e diamine, un po' di istinto che prevalga su sta ragione imposta dalle convenzioni...basta!
No, sono con te Praly, vorrei io aver il coraggio che hai tu...Un bacio grande e buona giornata.
una maschiaccia....:)))
ci saremmo divertiti un modo con quelle frecce...:)))
io avevo un coltellino( se mia madre se ne accorgeva erano c...amari...eh eh eh...)...ed una fionda....
bei ricordi....si.
penso che siamo tutti un pò "narciso" ed un pò "boccadoro"...quando siamo bambini...
i ruoli sociali e tante altre cose ci fanno propendere poi negli anni verso l'uno o verso l'altro....
e più passano gli anni,
più diventa difficile cambiare( nonostante il sogno ed il desiderio di farlo)...
ciao maschiaccia...
:)))
mauri
BUONGIORNO Franco (hai vinto!!!!), Mariluaureola (sì, è un fatto generazionale, lo sappiamo bene, le cose sono molto cambiate perfortuna), Outtake (siamo sicuri che non ti spavento? e allora perché sei scappato a Reggio Calabria?), ma55 (BU! è quel che dico sempre anch'io... ahahahahahahaha!!!!), baronerosso1 (la fantasia sì, ma sono tutte cose vere), Marco (grazie sei sempre caro) e Mauri (maschiaccia sì è vero, però con il musino di una bimba graziosissima e tutti i vezzi civettuoli delle bambine... pensa che in prima elementare avevo un fiocco rosa enorme, non so quanto mi piaceva avere il fiocco rosa, un giorno chiesi a mia mamma se poteva mettermene degli altri, e lei per accontentarmi mi mise in testa una coroncina di fiori)...
^____^
Buongiorno Alex, i Celti erano dei geni, non so come fanno quelli della Lega a dire di essere eredi dei Celti... è una bugia... non si può nascere così cretini se la matrice è intelligente... ci farò un post.
O____=
Diffidate di Pralina, è un clone di pippilottacalze.
BLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!
vuoi provare la mia fionda?.....ah ah ah..
sai che fino a qualche anno fa da mia madre c'era ancora?..:)))
ma non tiravo agli uccelli....
nè alle lucertole( i rettili mi fanno senso...bleah...)
tiravo a bersagli inanimati....si faceva a gara..e chi perdeva pagava la cocacola...eh eh...
ehm...a volte tiravo sul culetto di qualche amico o amica che mi faceva dispetti....
ero un peperino...:)))
tu hai ancora l'arco?...
:)))
mauri.
le mamme di una volta erano incredibili......bah....:(((
avendo i capelli ricci e lunghi mia madre mi trattava come una bambola......mi faceva certi lavori con i capelli che non ti dico..:(((
mi vergognavo sempre come un ladro....bah..
( ma tanto quando uscivo da casa mi spettinavo sempre a modo mio...eh eh eh....e lei s'incacchiava)
:)))
ecco...
uno si sveglia con il giramento di maroni passa una mattinata infernale soffocato da mille difficoltà che si spiegano lungo il cammino della giornata, e poi stanco come un ciuco deve pure andare a lavorare il pomeriggio, come se la giornata cominciasse allora, nonostante uno sia già pronto ad andare a letto.
ma poi.. uno apre splinder così per gioco e ci legge un post così, che lo riporta alla realtà della vita, della faciullezza, delle cose per lui importanti e finalmente, per la prima volta nella giornata, è contento di essere vivo!
Complimenti pralina tu tocchi spesso il cuore!
Leo, lo so che tocco spesso il cuore... e questo a volte è un guaio...
:'(
No, Mauri, l'arco non ce l'ho più, in compenso ho un bel copricapo di piume...
:))))))
naaaa naaaa...la parte dei deboli che vincono la faccio sempre io.......niente da fare....
l'indiano lo faccio io....
tu fai lo sceriffo.....ecco.
* _ ^
:)))
Caro saganne... Il 17 (del tuo ultimo commento) è il mio numero preferito. Non potrei fare altro che l'indiana. Sono stata indiana metropolitana. Gli sceriffi mi stanno sulle ovaie... ciccia, ciccia, ciccia!!!!!
^____^
Lavo, ti aspetto.
;)
Sarò sincero... ti conosco solo da quello che scrivi (e scrivi molto bene a mio parere) e personalmente non mi sento spaventato... ma talora un po' a disagio, quello sì.
Espressioni come "ovaie al megafono", ad esempio, mi danno fastidio, le trovo troppo "sopra le righe".
No, non cerco mai in una donna la mammoletta, ma mi piacerebbe che marcasse una differenza rispetto alla volgarità che troppo spesso si sente da parte di noi uomini.
Tutto qui.
Con affetto ed amicizia
beh...allora facciamo che tu fai la sioux ed io uno dei navaho...
tiè......* _ ^
niente sceriffi tra ovaie e zebedei...
che ne dici?
:)))
Grazie fully53... però ovaie è un termine medico, come testicoli. Come dire utero o mestruazioni. Fanno parte dell'apparato riproduttivo. In realtà mi sfugge il perché l'apparato riproduttivo dovrebbe nobilitarsi rispetto a quello sessuale, che poi sono la stessa cosa... però dei testicoli esiste la versione "coglioni" e "palle", mentre di ovaie esiste solo il termine medico. Se trovi le ovaie volgari, non so come fai a comprare le uova al supermercato, eppure hanno la stessa radice, come quando si parla di "gallina ovaiola". Personalmente trovo molto più volgare il tono in cui viene pronunciata una parola o una frase, si può offendere una donna anche dicendole "sei bella" dipende in che contesto e con che intenzioni lo si dice; chiaramente "ovaie al megafono" è una cosa assurda, come dire "appendicite al telefono" o "prostata al citofono"... se ti riferisci al titolo del nostro libro, invece, ti dico (con una punta di rammarico) che non l'ho scelto io, che a me "donne incazzate" non piaceva per alcuni motivi, ma quando si fa un libro con altre 4 persone e un editore, non si può fare di testa propria.
Come sempre ricambio di cuore l'affetto e l'amicizia.
AUGH! grande capo saganne, io ci sto...
^____^
Anche a me non piace il tags "ovaie al megafono" come titolo, ma ovviamente è il tuo blog e ci fai quello che ti pare.
Lo trovo anch'io volgare più che altro perchè pare tanto una cosa da femminista convinta tipo " l'utero è mio e lo gestisco io" . Le donne per essere tali non hanno bisogno di ostentazioni medico-culturali di similitudini parenchimatosa e funzionale agli attributi maschili (insomma "Ovaie al megafono" fa tanto "fuori le palle!")
La classe, la dolcezza e la delicatezza che ci distinguono dagli uomini, e che per questo ci rendono speciali, dovrebbero avere la meglio su certe espressioni che sembrano una translazione in "rosa" di espressioni tipicamente maschili e maschiliste.
Il tuo punto di vista l'ho già letto, ma questo è quello che pare a me.
Anch'io da piccola ho odiato i "lavori femminili" ma solo perchè sono mancina e si ostinavano ad insegnarmeli da destra.
@ Laura... Io invece i lavori femminili li ho trovati anche divertenti, in senso creativo, a meno che non me li imponessero come hanno fatto per tanti anni dalle suore, che alla fine il risultato è che ho le crisi di rigetto e oggi non riesco nemmeno a rammendarmi un paio di calzini...
Se come dici il blog è anche un gioco, dovresti capire che qui un po' si scherza un po' si dice sul serio, a proposito di utero e ovaie quando avevo 16 anni di Mrs. Uterina ci facevo i "cartoni animati" con due fogli di carta che muovevo velocissimamente. Del resto io non mi sono mai scandalizzata dei cazzoni disegnati sui muri e nemmeno dei titoli del Vernacoliere. Recentemente qualcuno se l'è presa con Lavorini per una vignetta "volgare" che ha postato su un blog. Continuo a ripetervi che trovo molto più volgari certe frasi che sviliscono l'essere umano, ad esempio l'uso delle parole "nano", "gobbo", "grassone", "handicappato" o "mongoloide" per offendere una persona.
Riguardo a classe, dolcezza e delicatezza ne ho a profusione, mi pare di dimostrarlo anche recentemente ;), nella vita reale non sono una persona che solitamente gesticola, offende, attacca briga o bestemmia... ma la mia convinzione è che le parole si possono decontestualizzare per ricollocarle in un altro ambito, che è un ambito poetico surreale, provocatorio questo sì, ma anche autoironico perché assurdo... del resto qui nei blog nessuno s'è scandalizzato quando una mattina ci siamo salutati con "buongiorno coglione!".
^____^
...beh, poi, se Ovaie al megafono fosse recepito come un out out, o peggio come un'offesa nei confronti dei maschietti, non credo che ci sarebbe la ressa degli uomini qui...
;)
Adoro leggerti..la mia amica è splendida splendente..grazie per il tuo sostegno..sento di trascurarti un pò..ma tu sai il perchè..ti voglio molto bene!!
mony:))
BUONANOTTE Mony (certo che so, del tuo libro, e quando verrà pubblicato lo metterò nel mio blog =) e Franco...
:***
Buona giornata, Praly, buon fine settimana. Che sia ricco di piacere, felicità e...un pizzico di trasgressione, sempre. E che i cachi continuino a cascare...sulla testa di chi se lo merita! Un bacio grande.
anche io sono stata un maschiaccio... bello, bello questo post... mi ha ricordato molte cose...
un bacione... :-)))
Anch'io sono stata un maschiaccio... poi mi sono reincarnata in una vagina volante.
BLAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!
Non date retta a pippilottacalze... sono sempre io, Dottoressa Jaqueline e Mrs. Heidi.
;)
Buongiorno e grazie Marco (caro), matiga e lacolf... sempre felice del vostro passaggio!!!!!
^____^
Molto bello!! Anche se un pò triste. Forse hai bisogno di qualche coccola in più!
Ciao 1bacio
Grazie lavelle (bella immagine, anche se non mi piace il calcio e perché sono bastiancontraria tifo solo per le squadre del terzo mondo, però mi pare che l'immagine sia ironica ;) e lupastro (benvenuto... sì è vero sono un po' malinconica, triste no, mi pare anzi abbastanza allegra e ironica, quelle della mia infanzia sono immagini che mi danno gioia all'ottanta per cento... le coccole? e chi le rifiuterebbe???).
Ripassate dunque!!!! (come disse la nostra prof prima degli esami)...
:DD
Ciao Pralina. Passo un attimo mentre aspetto che una mia nuova fatica si solidifichi in frigo e ti auguro un buon Week End.
Che dire? Ho letto il post e ho ripensato anche io alla mia infanzia e a tutti quei "No... non si fa... brutto... totto cacca..." che mi è scappato un sorriso. L'unico rammarico forse è che nn sono sfuggito dalle maglie delle convenzioni a tempo debito... ma per fortuna mi sono ripreso, non è mai troppo tardi.
A presto!
sempre uno spasso, Prali, megafoni o non megafoni ovaioli. Spaventi non lo so, diverti sì (e in un pianeta di musoni professionisti, straviva i facitori d'ironie&sarcasmi!).
See you water, come disse l'anitra wc alla tavoletta ;)
ciao donna sioux.....capo navaho saluta te ed i tuoi antenati...
augh....
ed io che ero convinta di averti lasciato un gran commento e invece......
forse ne abbiamo parlato troppo e ...
vabbé scusami
ti bacio profondamente
stanca molto ..ma non mi dimentico della mia amica!
ti abbraccio un bacio
mony:))
Ciaoooo! Buona domenica, mi sto godendo l'unico fresco della giornata...quello tra le 7 e le 8 di mattina!! Un bacione grande grande.
Davvero una splendida riflessione! Il tema è profondo e non c'è da meravigliarsi se questo "spavento" sia generato più da una salda superficialità, piuttosto che da una donna che ha piena consapevolezza di se' e del suo ruolo. Non so quanti anni tu abbia, ma appartenendo alla generazione dei quarantenni, posso dirti che spesso mi trovo a considerare la "crescita" e le conseguenze derivanti dalla stessa. Nel tuo post, rivedo le mie compagne di scuola, ma anche i miei compagni; gli amici e le amiche della mia età, quelli mai felici, mai paghi del proprio ruolo in questa società. Si può essere felici? Ci si può sentire amati con la stessa intensità con la quale si ama? Forse... E si può davvero "vivere" una vita che sembra aver perso stimoli, interpretando al meglio il ruolo dell'adulto? Perchè no?! In fondo è solo un altro dubbio esistenziale, quello che segue il "chi sono? Dove sono? Dove sto andando?" e che è racchiuso nel terribile interrogativo "E' tutto qui o c'è dell'altro?".
Buona domenica.
Mi ha fatto ridere troppo l'aneddoto del cugino e la lotta agli stambecchi e mi ha fatto ricordare il mio di cugino...e le cicatrici che ci portiamo dietro per non dimenticare le guerre puniche!
Buona domenica Pralina
BUONGIORNO e GRAZIE Johan (sempre bello trovare i tuoi occhioni celesti da queste parti...), Decablog (baldo messere, sono... losangata!!!!), Mauri =), S.infy, Mony, Marco, thecappuccinokid (molto bello il tuo blog, te l'ho scritto), freeriding e Franco...
^____^
ohilà...donna sioux.....
hai parlato al guerriero navaho....
hai parlato con lingua non biforcuta.
il guerriero ringrazia, accenna un sorriso "rude"( sennò che caz...di guerriero sarei?"),
e abbassa in silenzio il viso...
( timidezza nascosta.....non dirlo a nessuno donna).
augh.
:))))
Ciao :)
Anch'io corso al Marsupio, illusione di parto in casa e poi un bel cesareo (il 24 giugno 2003) con le care infermiere a gufare dicendo che chi fa il cesareo poi non allatta. Beh...ho allattato un anno tondo tondo! :)
Bel post, i miei complimenti :)
Annika
GRAZIE GIO!!!!!!! sempre bellissima.
Sì, a pettinare le bambole ci restavo, anche, come restavo ore a guardare le nuvole sdraiata nei campi con le mani dietro la nuca. Le nuvole si sfilacciavano davanti ai miei occhi formando draghi, elfi e profili di grossi nasi... restavo a bocca aperta e mi mancava il respiro. Il lato contemplativo non mi è mai mancato. A patto che dopo un po' si cambiasse musica. Mi piacevano le bambole, ma non cambiavano faccia come le nuvole e dopo un po' m'annoiavano e così, quando la mamma era troppo occupata a fare una di quelle cose (una crostata di more, per esempio) che avrebbero fatto felice qualsiasi uomo fuorché mio padre, le facevo roteare come un lazo prendendole per i capelli "Yuppiiiiiii!".Mi rivedo alla tenera età di 7 anni con la schiena appoggiata al tronco di un albero di cachi, mentre ricamavo i centrini dalle suore. Punto giornino, catenella, erba, croce. Ogni tanto un caco maturo, staccatosi impietosamente dai rami, si spiaccicava sulla testa di una bambina. Che magari mi aveva fatto la linguaccia. Quelle sono delle belle soddisfazioni...
Ripenso al giorno più bello dalla mia vita: no, non quello del mio matrimonio!, ma quello in cui mio nonno un vigile del fuoco biondo e alto quasi un metro e novanta, mi comprò un arco con le frecce. Ricordo che la mia gioia era anche dovuta alla "vittoria" che questo arco con le frecce rappresentava sulla scelta dei giocattoli per me. Ricordo estenuanti trattative sindacali durante le quali mi fu offerta una collana di plastica stile hippy e un phon color amaranto, che rifiutai sdegnosamente. Ricordo che attraversammo un viale io e mio nonno, mentre lui teneva a lato la sua bicicletta, ed io piccolina con la bocca serrata in una smorfia troppo carina, il mio arco con le frecce sotto braccio, e una sola parola in testa, la parola TIE' scritta a caratteri cubitali.
Rivedo oggi le mie ex compagne di scuola, quelle "tranquille" e anche le meno "tranquille" che però hanno imparato presto a diventare grandi. Sono donne serene e mature, serie certamente più di me, ma alcune volte molto tristi. Le vedo separate o ancora peggio sposate da molti anni e per forza di inerzia, a trascinarsi in ménage coniugali assolutamente deprimenti. I loro mariti sono assenti. Ci sono per mangiare e per il letto, ma dopo tanto tempo senza fantasia è come una minestra riscaldata. Hanno ancora barlumi di desideri, sepolti sotto quintali di convenzioni. Hanno ancora la vita dentro, ma se la bastonano. Sono sempre ex di tutto e talvolta si rimproverano se non sono state capaci di tenere unito un matrimonio e soffrono se il marito le tradisce. Oppure fanno finta di niente perché bisogna andare avanti così ed elargiscono dolcissimi sorrisi un po' tirati e "sto bene, diciamo bene, non ci si lamenta". Non sanno ancora cosa vogliono di preciso dalla vita (lo dico con ironia mica con disprezzo), ma di una cosa sono sicure... che a una certa età non ci si può più permettere il lusso di fare le bambine.
Non fare la bambina, è tutto ciò che si può dire. L'infanzia non è uno stato mentale invidiabile, ma solo una malattia da curare.
Sì, certo, per carità, è concesso di stare male, prendere tranquillanti, alzare il gomito (ma solo un goccetto) come fanno tante casalinghe di sera quando tutti sono andati a dormire, stordirsi di televisione, avere una percezione autolesionista del proprio corpo tanto da credere d'essere grasse anche quando si pesa meno di 60 kili, piangere come vitelli scannati per la cellulite e per tutte quelle cosine adipose che a noi sembrano mostruose ma ai maschi non gliene può fregare di meno (garantisco io per tutte: se ti disegni le calze con la matita manco se ne accorgono della differenza)... è concesso pure non fare più l'amore in modo decente da tanto tempo, anzi, magari non farlo affatto...
Ma bisogna crescere.
Crescere non significa trovare il proprio equilibrio, essere felici, soddisfatti, noooooo! significa soltanto entrare a forza nel ruolo che la società ti ha affibbiato, per genere sessuale e per età, oltre che per tutto il resto (classe sociale, aspettative dei genitori e blablabla).
Questa sera mi hanno detto che io coi miei desideri, col mio erotismo dichiarato "spavento" gli uomini, sarà vero oppure no, vorrei chiederlo ai signori uomini che leggono queste righe, ma a questo punto vi assicuro che comincio a spaventarmi io. Mi spavento di un mondo che non è capace di stupirsi, di sognare, di immaginare, di innamorarsi, di ridere in modo istintivo non trattenuto, di accettare d'avere un corpo una fisicità una pancia una madre terra, di fare l'amore come dio comanda, di provare emozioni forti... un mondo che sempre di più sta perdendo la sua dimensione magica.
Mi spavento, ma ho sempre voglia di scuotere con la schiena l'albero di cachi.
Commenti
#1 22 Giugno 2006 - 21:48
primoooooo...
non mi spaventi affatto ;)
un kissotto di buona serata!
 |     | Franco61 |
#2 22 Giugno 2006 - 22:48
Io appartengo ad una generazione in cui l'educazione era rigida e ad una famiglia che mi ha tirata su a furia di: "Non si fa questo e non si fa quello"...
Così ho passato l'adolescenza a protestare contro le ingiustizie sociali e protesto ancor adesso.
Poi ho protestato con le femministe, contro la guerra, contro la dittatura in Myanmar, contro la povertà in Africa...
Protesto quando il matrimonio rischia di diventare routine, protesto quando non mi accontento, protesto quando manca il dialogo tra due persone, protesto contro la falsità e la meschinità. Protesto perché voglio un mondo migliore e oltre a protestare però mi attivo per migliorarlo.
Buona notte!
Marilù
 | | mariluaureola |
#3 22 Giugno 2006 - 23:27
Ciao amore, me non mi spaventi proprio, anzi.
Bè, e chi fa troppe domande non è mica detto voglia troppe risposte.
 | | OUTTAKE |
#6 23 Giugno 2006 - 05:05
Ricca e divertente rivisitazione di te stessa con angolazioni e proiezioni arricchite anche da una buona dose di fantasia.Nel'aprire il tuo blog mi sono spaventato dalla visione della interminabile schiera di amici.Spaventato,perchè se li dovessi invitare ad esempio a cena in Sardegna...facciamo al Bilionaire, ti costerebbero un patrimonio...Un po' ti invidio, d' parte, perchè se hai tanti amici significa che sei una persona simpatica e che vale. Complimenti.barone rosso
 | | baronerosso1 |
#7 23 Giugno 2006 - 07:27
Non mi hai mai dato quest'impressione...solo perchè sei sincera con te stessa e con gli altri? Chi si spaventa vive di fantasmi...e diamine, un po' di istinto che prevalga su sta ragione imposta dalle convenzioni...basta!
No, sono con te Praly, vorrei io aver il coraggio che hai tu...Un bacio grande e buona giornata.
 | | marcobus |
#8 23 Giugno 2006 - 07:51
una maschiaccia....:)))
ci saremmo divertiti un modo con quelle frecce...:)))
io avevo un coltellino( se mia madre se ne accorgeva erano c...amari...eh eh eh...)...ed una fionda....
bei ricordi....si.
penso che siamo tutti un pò "narciso" ed un pò "boccadoro"...quando siamo bambini...
i ruoli sociali e tante altre cose ci fanno propendere poi negli anni verso l'uno o verso l'altro....
e più passano gli anni,
più diventa difficile cambiare( nonostante il sogno ed il desiderio di farlo)...
ciao maschiaccia...
:)))
mauri
 | | saganne |
#9 23 Giugno 2006 - 08:38
BUONGIORNO Franco (hai vinto!!!!), Mariluaureola (sì, è un fatto generazionale, lo sappiamo bene, le cose sono molto cambiate perfortuna), Outtake (siamo sicuri che non ti spavento? e allora perché sei scappato a Reggio Calabria?), ma55 (BU! è quel che dico sempre anch'io... ahahahahahahaha!!!!), baronerosso1 (la fantasia sì, ma sono tutte cose vere), Marco (grazie sei sempre caro) e Mauri (maschiaccia sì è vero, però con il musino di una bimba graziosissima e tutti i vezzi civettuoli delle bambine... pensa che in prima elementare avevo un fiocco rosa enorme, non so quanto mi piaceva avere il fiocco rosa, un giorno chiesi a mia mamma se poteva mettermene degli altri, e lei per accontentarmi mi mise in testa una coroncina di fiori)...
^____^
 | | Pralina |
#11 23 Giugno 2006 - 09:11
Buongiorno Alex, i Celti erano dei geni, non so come fanno quelli della Lega a dire di essere eredi dei Celti... è una bugia... non si può nascere così cretini se la matrice è intelligente... ci farò un post.
O____=
| | | Pralina |
#12 23 Giugno 2006 - 12:46
Diffidate di Pralina, è un clone di pippilottacalze.
BLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!
 | | pippilottacalze |
#13 23 Giugno 2006 - 14:48
vuoi provare la mia fionda?.....ah ah ah..
sai che fino a qualche anno fa da mia madre c'era ancora?..:)))
ma non tiravo agli uccelli....
nè alle lucertole( i rettili mi fanno senso...bleah...)
tiravo a bersagli inanimati....si faceva a gara..e chi perdeva pagava la cocacola...eh eh...
ehm...a volte tiravo sul culetto di qualche amico o amica che mi faceva dispetti....
ero un peperino...:)))
tu hai ancora l'arco?...
:)))
mauri.
| | | saganne |
#14 23 Giugno 2006 - 14:51
le mamme di una volta erano incredibili......bah....:(((
avendo i capelli ricci e lunghi mia madre mi trattava come una bambola......mi faceva certi lavori con i capelli che non ti dico..:(((
mi vergognavo sempre come un ladro....bah..
( ma tanto quando uscivo da casa mi spettinavo sempre a modo mio...eh eh eh....e lei s'incacchiava)
:)))
| | | saganne |
#15 23 Giugno 2006 - 14:54
ecco...
uno si sveglia con il giramento di maroni passa una mattinata infernale soffocato da mille difficoltà che si spiegano lungo il cammino della giornata, e poi stanco come un ciuco deve pure andare a lavorare il pomeriggio, come se la giornata cominciasse allora, nonostante uno sia già pronto ad andare a letto.
ma poi.. uno apre splinder così per gioco e ci legge un post così, che lo riporta alla realtà della vita, della faciullezza, delle cose per lui importanti e finalmente, per la prima volta nella giornata, è contento di essere vivo!
Complimenti pralina tu tocchi spesso il cuore!
 | | Lavorini |
#16 23 Giugno 2006 - 15:14
Leo, lo so che tocco spesso il cuore... e questo a volte è un guaio...
:'(
No, Mauri, l'arco non ce l'ho più, in compenso ho un bel copricapo di piume...
:))))))
| | | Pralina |
#17 23 Giugno 2006 - 15:44
naaaa naaaa...la parte dei deboli che vincono la faccio sempre io.......niente da fare....
l'indiano lo faccio io....
tu fai lo sceriffo.....ecco.
* _ ^
:)))
| | | saganne |
#18 23 Giugno 2006 - 16:20
Caro saganne... Il 17 (del tuo ultimo commento) è il mio numero preferito. Non potrei fare altro che l'indiana. Sono stata indiana metropolitana. Gli sceriffi mi stanno sulle ovaie... ciccia, ciccia, ciccia!!!!!
^____^
Lavo, ti aspetto.
;)
| | | Pralina |
#19 23 Giugno 2006 - 17:58
Sarò sincero... ti conosco solo da quello che scrivi (e scrivi molto bene a mio parere) e personalmente non mi sento spaventato... ma talora un po' a disagio, quello sì.
Espressioni come "ovaie al megafono", ad esempio, mi danno fastidio, le trovo troppo "sopra le righe".
No, non cerco mai in una donna la mammoletta, ma mi piacerebbe che marcasse una differenza rispetto alla volgarità che troppo spesso si sente da parte di noi uomini.
Tutto qui.
Con affetto ed amicizia
 | | fully53 |
#20 23 Giugno 2006 - 19:22
beh...allora facciamo che tu fai la sioux ed io uno dei navaho...
tiè......* _ ^
niente sceriffi tra ovaie e zebedei...
che ne dici?
:)))
| | | saganne |
#21 23 Giugno 2006 - 19:39
Grazie fully53... però ovaie è un termine medico, come testicoli. Come dire utero o mestruazioni. Fanno parte dell'apparato riproduttivo. In realtà mi sfugge il perché l'apparato riproduttivo dovrebbe nobilitarsi rispetto a quello sessuale, che poi sono la stessa cosa... però dei testicoli esiste la versione "coglioni" e "palle", mentre di ovaie esiste solo il termine medico. Se trovi le ovaie volgari, non so come fai a comprare le uova al supermercato, eppure hanno la stessa radice, come quando si parla di "gallina ovaiola". Personalmente trovo molto più volgare il tono in cui viene pronunciata una parola o una frase, si può offendere una donna anche dicendole "sei bella" dipende in che contesto e con che intenzioni lo si dice; chiaramente "ovaie al megafono" è una cosa assurda, come dire "appendicite al telefono" o "prostata al citofono"... se ti riferisci al titolo del nostro libro, invece, ti dico (con una punta di rammarico) che non l'ho scelto io, che a me "donne incazzate" non piaceva per alcuni motivi, ma quando si fa un libro con altre 4 persone e un editore, non si può fare di testa propria.
Come sempre ricambio di cuore l'affetto e l'amicizia.
AUGH! grande capo saganne, io ci sto...
^____^
| | | Pralina |
#22 23 Giugno 2006 - 19:55
Anche a me non piace il tags "ovaie al megafono" come titolo, ma ovviamente è il tuo blog e ci fai quello che ti pare.
Lo trovo anch'io volgare più che altro perchè pare tanto una cosa da femminista convinta tipo " l'utero è mio e lo gestisco io" . Le donne per essere tali non hanno bisogno di ostentazioni medico-culturali di similitudini parenchimatosa e funzionale agli attributi maschili (insomma "Ovaie al megafono" fa tanto "fuori le palle!")
La classe, la dolcezza e la delicatezza che ci distinguono dagli uomini, e che per questo ci rendono speciali, dovrebbero avere la meglio su certe espressioni che sembrano una translazione in "rosa" di espressioni tipicamente maschili e maschiliste.
Il tuo punto di vista l'ho già letto, ma questo è quello che pare a me.
Anch'io da piccola ho odiato i "lavori femminili" ma solo perchè sono mancina e si ostinavano ad insegnarmeli da destra.
 | | LauraGDS |
#23 23 Giugno 2006 - 21:14
@ Laura... Io invece i lavori femminili li ho trovati anche divertenti, in senso creativo, a meno che non me li imponessero come hanno fatto per tanti anni dalle suore, che alla fine il risultato è che ho le crisi di rigetto e oggi non riesco nemmeno a rammendarmi un paio di calzini...
Se come dici il blog è anche un gioco, dovresti capire che qui un po' si scherza un po' si dice sul serio, a proposito di utero e ovaie quando avevo 16 anni di Mrs. Uterina ci facevo i "cartoni animati" con due fogli di carta che muovevo velocissimamente. Del resto io non mi sono mai scandalizzata dei cazzoni disegnati sui muri e nemmeno dei titoli del Vernacoliere. Recentemente qualcuno se l'è presa con Lavorini per una vignetta "volgare" che ha postato su un blog. Continuo a ripetervi che trovo molto più volgari certe frasi che sviliscono l'essere umano, ad esempio l'uso delle parole "nano", "gobbo", "grassone", "handicappato" o "mongoloide" per offendere una persona.
Riguardo a classe, dolcezza e delicatezza ne ho a profusione, mi pare di dimostrarlo anche recentemente ;), nella vita reale non sono una persona che solitamente gesticola, offende, attacca briga o bestemmia... ma la mia convinzione è che le parole si possono decontestualizzare per ricollocarle in un altro ambito, che è un ambito poetico surreale, provocatorio questo sì, ma anche autoironico perché assurdo... del resto qui nei blog nessuno s'è scandalizzato quando una mattina ci siamo salutati con "buongiorno coglione!".
^____^
| | | Pralina |
#24 23 Giugno 2006 - 21:19
...beh, poi, se Ovaie al megafono fosse recepito come un out out, o peggio come un'offesa nei confronti dei maschietti, non credo che ci sarebbe la ressa degli uomini qui...
;)
| | | Pralina |
#25 23 Giugno 2006 - 21:34
Adoro leggerti..la mia amica è splendida splendente..grazie per il tuo sostegno..sento di trascurarti un pò..ma tu sai il perchè..ti voglio molto bene!!
mony:))
 | | monicamarghetti |
#27 23 Giugno 2006 - 22:36
BUONANOTTE Mony (certo che so, del tuo libro, e quando verrà pubblicato lo metterò nel mio blog =) e Franco...
:***
| | | Pralina |
#28 24 Giugno 2006 - 07:39
Buona giornata, Praly, buon fine settimana. Che sia ricco di piacere, felicità e...un pizzico di trasgressione, sempre. E che i cachi continuino a cascare...sulla testa di chi se lo merita! Un bacio grande.
| | | marcobus |
#30 24 Giugno 2006 - 09:54
anche io sono stata un maschiaccio... bello, bello questo post... mi ha ricordato molte cose...
un bacione... :-)))
 | | lacolf |
#31 24 Giugno 2006 - 11:30
Anch'io sono stata un maschiaccio... poi mi sono reincarnata in una vagina volante.
BLAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!
| | | pippilottacalze |
#32 24 Giugno 2006 - 11:33
Non date retta a pippilottacalze... sono sempre io, Dottoressa Jaqueline e Mrs. Heidi.
;)
Buongiorno e grazie Marco (caro), matiga e lacolf... sempre felice del vostro passaggio!!!!!
^____^
| | | Pralina |
#34 24 Giugno 2006 - 12:35
Molto bello!! Anche se un pò triste. Forse hai bisogno di qualche coccola in più!
Ciao 1bacio
 | | lupastro |
#35 24 Giugno 2006 - 13:46
Grazie lavelle (bella immagine, anche se non mi piace il calcio e perché sono bastiancontraria tifo solo per le squadre del terzo mondo, però mi pare che l'immagine sia ironica ;) e lupastro (benvenuto... sì è vero sono un po' malinconica, triste no, mi pare anzi abbastanza allegra e ironica, quelle della mia infanzia sono immagini che mi danno gioia all'ottanta per cento... le coccole? e chi le rifiuterebbe???).
Ripassate dunque!!!! (come disse la nostra prof prima degli esami)...
:DD
| | | Pralina |
#36 24 Giugno 2006 - 14:28
Ciao Pralina. Passo un attimo mentre aspetto che una mia nuova fatica si solidifichi in frigo e ti auguro un buon Week End.
Che dire? Ho letto il post e ho ripensato anche io alla mia infanzia e a tutti quei "No... non si fa... brutto... totto cacca..." che mi è scappato un sorriso. L'unico rammarico forse è che nn sono sfuggito dalle maglie delle convenzioni a tempo debito... ma per fortuna mi sono ripreso, non è mai troppo tardi.
A presto!
 | | Johan |
#37 24 Giugno 2006 - 14:46
sempre uno spasso, Prali, megafoni o non megafoni ovaioli. Spaventi non lo so, diverti sì (e in un pianeta di musoni professionisti, straviva i facitori d'ironie&sarcasmi!).
See you water, come disse l'anitra wc alla tavoletta ;)
 | | Decablog |
#38 24 Giugno 2006 - 17:50
ciao donna sioux.....capo navaho saluta te ed i tuoi antenati...
augh....
| | | saganne |
#39 25 Giugno 2006 - 00:41
ed io che ero convinta di averti lasciato un gran commento e invece......
forse ne abbiamo parlato troppo e ...
vabbé scusami
ti bacio profondamente
 | | InfynitaBurrosa |
#40 25 Giugno 2006 - 01:18
stanca molto ..ma non mi dimentico della mia amica!
ti abbraccio un bacio
mony:))
| | | monicamarghetti |
#41 25 Giugno 2006 - 07:32
Ciaoooo! Buona domenica, mi sto godendo l'unico fresco della giornata...quello tra le 7 e le 8 di mattina!! Un bacione grande grande.
| | | marcobus |
#42 25 Giugno 2006 - 07:48
Davvero una splendida riflessione! Il tema è profondo e non c'è da meravigliarsi se questo "spavento" sia generato più da una salda superficialità, piuttosto che da una donna che ha piena consapevolezza di se' e del suo ruolo. Non so quanti anni tu abbia, ma appartenendo alla generazione dei quarantenni, posso dirti che spesso mi trovo a considerare la "crescita" e le conseguenze derivanti dalla stessa. Nel tuo post, rivedo le mie compagne di scuola, ma anche i miei compagni; gli amici e le amiche della mia età, quelli mai felici, mai paghi del proprio ruolo in questa società. Si può essere felici? Ci si può sentire amati con la stessa intensità con la quale si ama? Forse... E si può davvero "vivere" una vita che sembra aver perso stimoli, interpretando al meglio il ruolo dell'adulto? Perchè no?! In fondo è solo un altro dubbio esistenziale, quello che segue il "chi sono? Dove sono? Dove sto andando?" e che è racchiuso nel terribile interrogativo "E' tutto qui o c'è dell'altro?".
Buona domenica.
 | | thecappuccinokid |
#43 25 Giugno 2006 - 07:54
Mi ha fatto ridere troppo l'aneddoto del cugino e la lotta agli stambecchi e mi ha fatto ricordare il mio di cugino...e le cicatrici che ci portiamo dietro per non dimenticare le guerre puniche!
Buona domenica Pralina
 | | freeriding |
#45 25 Giugno 2006 - 09:25
BUONGIORNO e GRAZIE Johan (sempre bello trovare i tuoi occhioni celesti da queste parti...), Decablog (baldo messere, sono... losangata!!!!), Mauri =), S.infy, Mony, Marco, thecappuccinokid (molto bello il tuo blog, te l'ho scritto), freeriding e Franco...
^____^
| | | Pralina |
#46 25 Giugno 2006 - 11:09
ohilà...donna sioux.....
hai parlato al guerriero navaho....
hai parlato con lingua non biforcuta.
il guerriero ringrazia, accenna un sorriso "rude"( sennò che caz...di guerriero sarei?"),
e abbassa in silenzio il viso...
( timidezza nascosta.....non dirlo a nessuno donna).
augh.
:))))
| | | saganne |
#48 26 Giugno 2006 - 14:29
Ciao :)
Anch'io corso al Marsupio, illusione di parto in casa e poi un bel cesareo (il 24 giugno 2003) con le care infermiere a gufare dicendo che chi fa il cesareo poi non allatta. Beh...ho allattato un anno tondo tondo! :)
Bel post, i miei complimenti :)
Annika
| utente anonimo |
#49 26 Giugno 2006 - 15:53
Sono tornata alle poesie e non le lascierò più; esse fanno parte di me! Saluti, baci e coccole. Gio
 | | Gianin |
#50 26 Giugno 2006 - 15:59
GRAZIE GIO!!!!!!! sempre bellissima.
| | | Pralina |
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