Grazie veramente, per tutti i vostri commenti e pvt, nelle critiche e nelle coccole mi sono cari tutti, mi sono utili. Le coccole perché riscaldano un pochino il mio cuore che in questo momento è perso nei ghiacci, le critiche (di Vi0la, nonosonogus e altri) perché mi danno nutrimento per la mente la mantengono viva più che mai.
Vorrei rispondere a Elena che mi parla di masochismo delle donne. Forse può aiutare parlarne, a me sicuramente.
Mi sento una persona allegra, anche quando ho dei momenti neri, in me la tensione, la ricerca della felicità, della gioia di vivere è fortissima, lo è sempre stata.
Se ripercorrete le pagine di questo blog, c'è una persona che reagisce, che lotta e che vive. Non solo, ma faccio schiantare dal ridere anche gli altri. Inoltre amo scherzare e ridere, tantissimo.
Per questo non sono d'accordo a venire etichettata come masochista, quando tutto nella mia vita racconta la contraddizione tra la mia voglia di piacere e di ricevere piacere, e l'impossibilità di farlo perché la società, il sistema così com'è strutturato, è una cava di sofferenza e di sensi di colpa (una valle di lacrime) mutuati anche dalla religione cattolica.
No, io non credo che noi donne siamo masochiste tout court.
Credo piuttosto, cara Elena, che noi donne non ci stimiamo abbastanza, non ci piacciamo, non abbiamo un'alta opinione di noi. E questo ci fa cadere nelle grinfie di uomini che stanno peggio di noi. Quando poi c'è un trauma, come nel mio caso, la tendenza è raddoppiata.
Fra me e il mio ex amore, il masochista vero è lui, che non riesce a sorridere e a provare il piacere profondo nelle cose di tutti i giorni, uno "sgodevole" come direbbe mia madre in romagnolo, il contrario del godereccio, uno che anche nei rari momenti belli della vita ha un bisogno pressante di contorcersi e di tormentare gli altri che ha intorno, e di accusare sé stesso e gli altri per colpe reali e presunte.
Allora anche se mi mancano da impazzire le sue telefonate, perché comunque mi davano la possibilità di tenere in piedi un legame che ora ritengo malato, quantomeno morboso, riconosco nella mia scelta, di convertire l'amore in amicizia, un atto "sano" che libera entrambi dal tormentone quotidiano (i dolori del giovane Werther).
Fintanto che la gioia e la leggerezza dello stare insieme (perché di momenti belli ne abbiamo avuti non pochi) superava la sofferenza dei problemi, si poteva ancora fare.
Allora impegnarsi, soffrire, patire, condividere i problemi dell'altro, diventa un naturale compendiario di una relazione basata su sentimenti positivi, vitali.
Si può anche stare lontani, soffrire della lontananza, ma coltivare un po' di gioia dentro al cuore. Un conto è l'impegno e la fatica, un conto è l'autofustigazione 24 ore su 24.
Così diventa patologico e rinfocola quella parte malata di me di cui parlo nel post precedente. Può essere stata l'incoscienza e non il masochismo, a spingermi verso una persona che ritenevo "adatta a me". Non è saggio continuare a restare con una persona che non vuole assumersi la responsabilità dei propri sentimenti (a 47 anni) e che in più, fa di tutto per rendere il rapporto ancora più difficile.
Spero d'essere stata chiara (come disse la santa a Francesco) per tutto il resto spero che il dolore immenso che provo adesso, sia il giusto prezzo per non soffrire più in futuro, se no siamo punto e a capo.
Per quanto riguarda il viaggio, sono sinceramente divisa più che mai. Non stupitevi se all'ultimo, non andrò. Ma di una cosa sono certa. Se non altro partirò con una corazza spessa almeno mezzo metro.
Ricambio i baci e gli abbracci, con amore.
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categoria : silenzio
Vorrei rispondere a Elena che mi parla di masochismo delle donne. Forse può aiutare parlarne, a me sicuramente.
Mi sento una persona allegra, anche quando ho dei momenti neri, in me la tensione, la ricerca della felicità, della gioia di vivere è fortissima, lo è sempre stata.
Se ripercorrete le pagine di questo blog, c'è una persona che reagisce, che lotta e che vive. Non solo, ma faccio schiantare dal ridere anche gli altri. Inoltre amo scherzare e ridere, tantissimo.
Per questo non sono d'accordo a venire etichettata come masochista, quando tutto nella mia vita racconta la contraddizione tra la mia voglia di piacere e di ricevere piacere, e l'impossibilità di farlo perché la società, il sistema così com'è strutturato, è una cava di sofferenza e di sensi di colpa (una valle di lacrime) mutuati anche dalla religione cattolica.
No, io non credo che noi donne siamo masochiste tout court.
Credo piuttosto, cara Elena, che noi donne non ci stimiamo abbastanza, non ci piacciamo, non abbiamo un'alta opinione di noi. E questo ci fa cadere nelle grinfie di uomini che stanno peggio di noi. Quando poi c'è un trauma, come nel mio caso, la tendenza è raddoppiata.
Fra me e il mio ex amore, il masochista vero è lui, che non riesce a sorridere e a provare il piacere profondo nelle cose di tutti i giorni, uno "sgodevole" come direbbe mia madre in romagnolo, il contrario del godereccio, uno che anche nei rari momenti belli della vita ha un bisogno pressante di contorcersi e di tormentare gli altri che ha intorno, e di accusare sé stesso e gli altri per colpe reali e presunte.
Allora anche se mi mancano da impazzire le sue telefonate, perché comunque mi davano la possibilità di tenere in piedi un legame che ora ritengo malato, quantomeno morboso, riconosco nella mia scelta, di convertire l'amore in amicizia, un atto "sano" che libera entrambi dal tormentone quotidiano (i dolori del giovane Werther).
Fintanto che la gioia e la leggerezza dello stare insieme (perché di momenti belli ne abbiamo avuti non pochi) superava la sofferenza dei problemi, si poteva ancora fare.
Allora impegnarsi, soffrire, patire, condividere i problemi dell'altro, diventa un naturale compendiario di una relazione basata su sentimenti positivi, vitali.
Si può anche stare lontani, soffrire della lontananza, ma coltivare un po' di gioia dentro al cuore. Un conto è l'impegno e la fatica, un conto è l'autofustigazione 24 ore su 24.
Così diventa patologico e rinfocola quella parte malata di me di cui parlo nel post precedente. Può essere stata l'incoscienza e non il masochismo, a spingermi verso una persona che ritenevo "adatta a me". Non è saggio continuare a restare con una persona che non vuole assumersi la responsabilità dei propri sentimenti (a 47 anni) e che in più, fa di tutto per rendere il rapporto ancora più difficile.
Spero d'essere stata chiara (come disse la santa a Francesco) per tutto il resto spero che il dolore immenso che provo adesso, sia il giusto prezzo per non soffrire più in futuro, se no siamo punto e a capo.
Per quanto riguarda il viaggio, sono sinceramente divisa più che mai. Non stupitevi se all'ultimo, non andrò. Ma di una cosa sono certa. Se non altro partirò con una corazza spessa almeno mezzo metro.
Ricambio i baci e gli abbracci, con amore.
Commenti:
#1 23 Marzo 2007 - 18:05
Invece dico grazie a te,che dimostri di avere le palle,di essere uomo nel tuo essere donna (e viceversa),di cadere e saperti rialzare...è raro,purtroppo,trovare una donna come te :-)
Ciao Pra,buon weekend,un bacione :-)
PS-Ma hai riaperto il blog? Non è più privato?
Ciao Pra,buon weekend,un bacione :-)
PS-Ma hai riaperto il blog? Non è più privato?
 |    | Faus74 |
#3 23 Marzo 2007 - 21:05
Io mi chiamo Augusto, nome terribile che ho rifiutato.
Da auGUSto è nato Gus.
Ma nonsonogus.
Non mi sembra di averti criticato.
Ciao.
Da auGUSto è nato Gus.
Ma nonsonogus.
Non mi sembra di averti criticato.
Ciao.
 | | nonsonogus |
#4 23 Marzo 2007 - 21:20
Non mi hai criticato, hai esposto le cose in modo critico, è ben diverso caro gus. Ed io, ad ogni modo, non desidero tenere un blog per farmi dire che sono brava. Le vostre critiche, i vostri complimenti, quando sono sinceri, sono essenziali per le mie giornate. Ormai mi sono affezionata moltissimo a voi, e non parlo soltanto di dipendenza (che pure c'è, e non è positiva). Parlo di umanità. Un abbraccio.
 | | Pralina |
#5 23 Marzo 2007 - 21:39
Scegliere e dire "basta" non è mai facile, soprattutto in questioni di cuore che ci coinvolgono fin nelle viscere, e ci vuole molto coraggio perchè sappiamo già in partenza che soffriremo, almeno all'inizio, ma poi finalmente ritroveremo la nostra vera natura:essere onesti ed in pace con se stessì è la cosa più importante...almeno io la penso così
 | | mumita |
#6 23 Marzo 2007 - 21:57
A ME PIACI QUANDO SEI PANE E MORTADELLA ANZI PIADA E MORTADELLA!!
ti voglio un oceano di bene!!
hai posta su splinder
monì
ti voglio un oceano di bene!!
hai posta su splinder
monì
 | | monicamarghetti |
#7 23 Marzo 2007 - 22:05
Perfavore Monì, cancella quella roba che ti ho postato da poco, adesso sono così incazzata che prenderei a sberle qualcuno, ma non anche chi non c'entra.
| | | Pralina |
#8 23 Marzo 2007 - 22:20
...chiarezza, franchezza della Donna...che poi non è tanto misteriosa ed indecifrabile...Nel tuo caso sei di una spontaneità piacevole e disarmante...Una notte, per te, bellissima e ricca di sogni sereni...
 | | baronerosso1 |
#9 23 Marzo 2007 - 23:31
che seratina mia cara ho persino male alle guancie a forza di ridere:)))
sei fantastica
sei fantastica
| | | monicamarghetti |
#10 24 Marzo 2007 - 00:04
ahahahahah stasera hai deciso di farmi morire ma almeno muoio allegra ahahahah smettila di mettere i cicci lottatori sumo se no mi fai davvero morire dal ridere:)))
mattacchiona adorabile
mattacchiona adorabile
| | | monicamarghetti |
#12 24 Marzo 2007 - 00:43
Prali il masochismo era ovviamente un paradosso , ma mi capita spesso di vedere donne di grande intelligenza e sense of humor appunto "perdersi " dietro ad uomini che poco hanno da dare ..per questo parlavo di masochismo ....non era un accusa a te ne a me ne alle donne , ma continua a farmi piangere il cuore vedere donne di valore non sempre capire che l'amore fa appunto star bene e non male ...
mi dispiace che il paradosso non sia stato compreso :-)) scusami ...
mi dispiace che il paradosso non sia stato compreso :-)) scusami ...
 | | elena1966 |
#13 24 Marzo 2007 - 02:03
un maxi bacio ero uscita maledette sigarette finite!
notte amica mia!
monì
notte amica mia!
monì
| | | monicamarghetti |
#15 24 Marzo 2007 - 10:17
Ho ricevuto un messaggio privato molto bello. Lo copio-incollo qui, ringraziando di cuore chi me l'ha scritto.
"fa male leggere di anime ferite....
fa male sopratutto quando si è dalla parte di chi abitualmente ferisce...
la nostra categoria è quella che tu benissimo descrivi...
asunzione di responabilità affettiva...= zero...
non vogliamo crescere neppure quando ci avviciniamo all'età della saggezza..della necessità di condividere ...che dovrebbe essere sempre un piacere da dare e ricevere...
da quello che leggo non meriteresti ma le spalle mi sembrano forti....
...primavera non bussa,
lei entra sicura...
come fumo le penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne
i capelli di grano...
che paura,
che voglia , che ti prenda per mano..
che paura,
che voglia ...che ti porti lontano.....
questo è ciò che ci frega.....
un abbraccio
g."
"fa male leggere di anime ferite....
fa male sopratutto quando si è dalla parte di chi abitualmente ferisce...
la nostra categoria è quella che tu benissimo descrivi...
asunzione di responabilità affettiva...= zero...
non vogliamo crescere neppure quando ci avviciniamo all'età della saggezza..della necessità di condividere ...che dovrebbe essere sempre un piacere da dare e ricevere...
da quello che leggo non meriteresti ma le spalle mi sembrano forti....
...primavera non bussa,
lei entra sicura...
come fumo le penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne
i capelli di grano...
che paura,
che voglia , che ti prenda per mano..
che paura,
che voglia ...che ti porti lontano.....
questo è ciò che ci frega.....
un abbraccio
g."
| | | Pralina |
#16 25 Marzo 2007 - 14:15
http://arte.noblogs.org/post/2007/03/24/giovanni-passanante-un-trampolino-per-artisti.-come-si-strumentalizza-un-cervello-sovversivo
ciao
ti lascio il link di una cosa che abbiamo scritto riguardo al "caso passanante" che attrae politici, artisti e vari arrivisti dello spettacolo. abbiamo pensato di scrivere qualcosa al riguado, soprattutto per chi in buona fede, si commuove per l'eventuale "degna" sepoltura del nostro compagno...
ciao
ti lascio il link di una cosa che abbiamo scritto riguardo al "caso passanante" che attrae politici, artisti e vari arrivisti dello spettacolo. abbiamo pensato di scrivere qualcosa al riguado, soprattutto per chi in buona fede, si commuove per l'eventuale "degna" sepoltura del nostro compagno...
 | | utente anonimo |
#17 26 Marzo 2007 - 08:09
Poche cose sono demolitorie delle persone come i sensi di colpa.
Impedisocno pure la coa sana e giusta che è quella di imparare sbagliando.
Il senso di colpa ti tiene inchiodato al passato e inibisce la possibilità di affrancarti.
E per come è gestito, specie in Italia, con le redenzioni "un tanto a botta" è la prima causa di ipocrisia, di pentimenti e lacrime e urla e grida che poi non cambio nulla.
Discorso lungo.
Impedisocno pure la coa sana e giusta che è quella di imparare sbagliando.
Il senso di colpa ti tiene inchiodato al passato e inibisce la possibilità di affrancarti.
E per come è gestito, specie in Italia, con le redenzioni "un tanto a botta" è la prima causa di ipocrisia, di pentimenti e lacrime e urla e grida che poi non cambio nulla.
Discorso lungo.
 | | AWomanAMan |
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