ululato da Pralina alle ore 07:34 venerdì, 16 marzo 2007 Come si vede, sono stata costretta a rendere il blog privato, ora vorrei renderlo di nuovo pubblico, ma ho alcune questioni ancora aperte. Premetto che il problema del blog nasce da Google che cattura immagini, parole e copie cache di tutti i blog. Evidentemente, Google non avrebbe un potere negativo né tantomeno distruttivo, essendo un motore di ricerca e quindi neutro, sono le persone che attribuiscono valori positivi o negativi o neutrali alle cose che vedono. Nel caso del mio blog, vi è stato attribuito un potere negativo, in relazione a una delle cose a cui tenevo di più al mondo, cioé la mia storia sentimentale con Bioverdurix. Questo in me ha scatenato un conflitto enorme, perché lui è importante, ma è importante anche la mia vita (virtuale o reale). In questi giorni ho capito che Google cattura tutte le immagini dei blog, anche (qualche volta) dai mediablog, con una facilità estrema. E non c'è rimedio a ciò. Non c'è rimedio, perché nei comandi originali del blog, quelli scritti nella sintassi dei comandi, sono esclusi dalla ricerca vari motori... ma non Google. Voglio dire che Google e Splinder sono culo e camicia. Ho inserito nel template del mio blog la stringa di cui avevo parlato, e poi ho proceduto con la richiesta urgente in automatico per dire stop a Google di catturare immagini e copie cache. Google mi ha risposto ok, la richiesta è stata accettata, ma poi tutto è rimasto com'era, tranne alcune immagini che effettivamente non ci sono più, ma solo due o tre e soprattutto quella "incriminata" è rimasta lì dov'era. Nulla da fare, o nulla da fare ancora, non lo so. Ho scritto a Google con e-mail per richiedere la cancellazione delle immagini dal loro motore di ricerca, invocando la legge sulla privacy in quanto ho reso il blog privato, e quelli per tutta risposta mi hanno cominciato lo spam per invitarmi a rendere il mio sito più visibile nella mia casella di posta elettronica. Potete verificare voi stessi per il vostro blog, basta digitare una singola parola o il nome del sito, per vedere quante informazioni vengono fuori su questo motore di ricerca. Spesso le parole sono abbinate a casaccio, per cui capita che una persona si trovi in un contesto completamente differente, come me ad esempio, sono spesso abbinata alle industrie dolciarie. Le copie cache poi sono ancora più subdole, le pagine scritte mesi addietro, restano lì, e vi si può accedere anche qualora il blog fosse reso privato o le pagine stesse fossero state da tempo cancellate. Quindi ragazzi occhio alle immagini che mettete, se Google le cattura (ci mette tanto a farlo, ma le conserva amorosamente) non ve le rilascia nemmeno su cauzione! Ale321 (mi informa che Google, essendo americano, se ne fotte della legge sulla privacy) mi consiglia questo sito Ippolita molto interessante, se volete approfondire la conoscenza di questo mezzo "luci e ombre". Presto riapro il blog cambiando il nome (già fatto) e l'indirizzo (fra un paio di giorni). Un bacio dolce a tutt*. Commenti: Commenti: categoria : blogsfera ![]() |
venerdì 10 febbraio 2012
16 marzo 2007
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