ululato da Pralina alle ore 12:13 giovedì, 14 giugno 2007 Premetto che io non spacco nulla ai cortei. Tanto fa parte del gioco di questo sistema, tutto a vantaggio di chi è assicurato meglio. Non è un discorso morale. Spaccare non solo è inutile: può essere un segnale sconfortante verso chi non ha la forza fisica per farlo, come gli anziani e i diversamente abili; può farlo chiunque se dotato di muscoli e agilità a prescindere dalla fede politica, magari qualche ultras degli stadi o qualche esaltato che approfitta della manifestazione per sfogare la sua rabbia... può essere soltanto esteticamente rivoluzionario, ma sicuramente è funzionale al sistema. Tanta distruzione corrisponde a tanta ricostruzione, lo sanno bene i guerrafondai... non c'è mai tanto benessere quanto sulle macerie, quando tutto dovrà essere ricostruito, allora chi farà più soldi saranno le ditte edili, le assicurazioni e le banche in primo luogo. Premesso questo. Negli ultimi giorni con la visita a Roma di Bush siamo stati "informati" dai mass media (il coro unanime, piatto, belante) che c'erano dei manifestanti buoni e dei manifestanti cattivi. Nella realtà dei fatti qui a Firenze sappiamo che una ragazza giovanissima, di corporatura esile, disarmata, a Roma durante la manifestazione è stata aggredita da un manipolo di poliziotti, insultata, pestata, presa a pugni, a calci, a bastonate, anche in testa e sul viso, e poi arrestata per "resistenza a pubblico ufficiale", e rilasciata con gravissime accuse, sol perché aveva inciampato correndo mentre c'era una carica. Non stava tirando pietre, nella sua borsa non è stato trovato nulla, né biglie né mazze né coltelli. Risultato: una tac in ospedale, fratture multiple, ematoma alla testa, rischia (lei) una condanna di due anni. Chi sono i black bloc? Sì, può darsi che siano quei cattivoni che tirano pietre... sì può darsi. Io di black bloc non ne ho mai conosciuti, mi pare sia un fenomeno di "importazione", ho conosciuto gente che fa occupazioni di locali e si ingegna a riciclare i mobili dall'immondizia; altri che lottano per ridurre le tasse universitarie; altri che fanno volontariato, coi tossicodipendenti, nelle carceri. Ho conosciuto gente che si sbatte per arrivare alla terza settimana o addirittura a metà mese (tantissimi, la maggior parte di noi), altri che si inventano un lavoro che nessuno in Italia ti da, perché in Italia la gente meritevole, il lavoro migliore lo deve cedere agli imbecilli figli di papà, mentre è costretta ad accettare l'umiliante sequela di non-lavori precari... molti che vanno a vivere in campagna dove almeno qualcosa coltivando l'orto riesci a mangiare. Chi sono i black bloc? Per non parlare della violenza fisica, che mi ripugna totalmente da qualsiasi parte essa provenga, se no si dovrebbe scrivere un altro capitolo. A me pare che i black bloc siano i bancari che investono i nostri risparmi in commercio di armi (il nostro regalo per i paesi in via di sviluppo)... gli imprenditori che non assumono i nostri ragazzi pur sapendo che ne hanno le qualità... i colleghi che fanno mobbing al soggetto più debole dell'azienda... i miliardari che per passare il tempo prendono uno stipendio in qualche ditta o scuola (anziché fare volontariato) rubando il posto a qualche altra persona... i proprietari di case sfitte da decenni... gli affittuari che vendono un posto letto in camera già condivisa con altri a 300 euro... le assistenti sociali che anziché trovare un lavoro a una mamma in difficoltà, le fanno togliere il bambino dal giudice dei minori... i magistrati e gli avvocati che chiudono un occhio coi responsabili di crimini di pedofilia... i baroni della medicina che sbagliano le analisi negli ospedali privati per mandare la gente nelle loro cliniche a pagamento... i commercianti ricchi che evadono il fisco, i padroni dell'edilizia che assumono manovalanza a nero e poi quando muore qualcuno lo caricano su una macchina e lo vanno a gettare in mezzo alla strada (è successo, continuerà a succedere). I giornalisti che scrivono stronzate e che mentono sapendo di mentire. E tante, tante, tantissime altre categorie. Forse dietro quelle tute nere e quegli sguardi torvi si celano proprio loro. Permafrost ¦commenti (49) Commenti: Commenti: categoria : black blog |
mercoledì 15 febbraio 2012
14 giugno 2007
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