martedì 7 febbraio 2012

21 novembre 2006

ululato da Pralina alle ore 09:42 martedì, 21 novembre 2006

Oggi voglio scrivere d'amore. Dell'amore che provo per questa umanità. Allora utilizzo uno scritto del mio dolcissimo compagno, Horst, che morì 5 anni fa. E' uno scritto che condivido ancora, che oggi più che mai trovo attuale.

IL CAMMINO DELLA SPERANZA
Il cammino della speranza era il titolo d'un bel film del neorealismo italiano del 1950 di Pietro Germi. Narra le traversie d'una famiglia italiana che, attirata dal miraggio d'un lavoro, attraversa clandestinamente il confine francese. Dopo molte peripezie attraverso le Alpi, riescono nel loro intento ma, appena giunti in Francia, vengono fermati da una pattuglia di guardie di confine. Dopo un drammatico dialogo con il capo pattuglia dalle lontane origini italiane, costui chiude gli occhi concedendo la prosecuzione del loro cammino della speranza.
Erano anni duri, per noi italiani, quelli del dopoguerra. Il boom economico si sarebbe verificato solo negli anni sessanta. I nostri padri, per sfuggire miseria e disoccupazione, riempivano le miniere belghe, le acciaierie tedesche, i cantieri francesi. Navi cariche d'emigranti partivano verso l'America dove, all'ombra della statua della libertà, venivano tenuti in quarantena in centri d'accoglienza per essere sottoposti ad accertamenti medici, morali e giudiziari.
La storia dell'uomo è costellata di transumanze. La fatica di vivere spinge varia umanità a spostarsi dai luoghi di povertà assoluta ad altri in cui s'intravede una speranza di sopravvivenza, una possibilità di vita ai margini d'un benessere che li attira come un irresistibile miraggio.
Viviamo un'epoca di profonde trasformazioni. Il potere forte del capitale non conosce più confini in una globalizzazione che sembra inarrestabile.
I poveri diventano sempre più poveri ed i ricchi più ricchi.
Ed i più poveri li si vorrebbe tenere rinchiusi nei confini della loro miseria.
Compiliamo statistiche su quanti bambini, nel terzo mondo, muoiono di fame ogni giorno.
All'ora di pranzo la televisione ci informa di carestie, guerre, genocidi, mostrandoci pattuglie che sorvegliano le nostre coste per cercare d'impedire ai disperati del mondo d'avvicinarsi al nostro supposto benessere, in una triste guerra tra poveri.
I mass media, pilotati da convenienze elettorali di partiti e partitini, creano emergenze mirate a produrre allarme sociale e così lo scippo dell'albanese finisce in prima pagina mentre il ladrocinio d'alto bordo improvvisamente non fa più notizia.
Cresce il sentimento di xenofobia in una nazione storicamente tollerante ed i poveri vedono minacciato il loro livello di media povertà da altri più poveri, che gli toglierebbero spazi e lavoro, dimenticando che gli immigrati coprono i lavori più umili che nessun autoctono vuole più fare, così come noi italiani, nei decenni scorsi, facevamo il lavoro che tedeschi, francesi, belgi, americani, rifiutavano perché considerati umilianti.
Nella migliore delle ipotesi si parla di integrazione piuttosto che accettazione delle diversità. Noi occidentali veniamo da una cultura colonialista che ha sempre cercato di sottomettere ed integrare i diversi rispetto ai nostri schemi culturali e religiosi.
La diversità può, dovrebbe essere, reciproca crescita ed arricchimento culturale.
E allora, i diversi ci insegnano:
Vivere una sola vita
in una sola città,
in un solo paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo,
è prigione.
Conoscere una sola lingua,
un solo lavoro,
un solo costume,
una sola civiltà,
conoscere una sola logica
è prigione.
Ndjock Ngana (da Nhindo Nero)
Noi li chiamiamo illegali, clandestini, perché ci manca il coraggio di guardarli e definirli per quello che sono, cioè uomini e donne senza passaporto, persone che cercano un'esistenza migliore, una possibilità di vita dignitosa.
Li chiamiamo extracomunitari poiché non fanno parte della nostra ristretta comunità europea, basata su decisioni politiche ed economiche più che su valutazioni geografiche e storiche.
E con l'ondata xenofoba montante, il termine extracomunitario acquista connotati spregiativi anche se nessuno si sognerebbe di chiamare così uno svizzero o uno statunitense.
Viviamo in un'epoca ed in un mondo in cui valori forti come solidarietà, fratellanza, uguaglianza, sono stati stritolati da poteri economici che tutto appiattiscono riducendoli a fattori di disturbo dei loro progetti, dei loro bilanci, dei loro interessi.
Horst Fantazzini, giugno 2000


Commenti

#1   21 Novembre 2006 - 09:54
 
e Quando parli d'amore con le tue parole o le parole di Horst mi commuovo!
un bacio
mony
Blogger: La mia homepage: http://monicamarghetti.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente monicamarghetti
#2   21 Novembre 2006 - 09:57
 
Gli scontri culturali (come quelli di coppia) non avvengono certo per la metafisica, per la filosofia o la semiologia.
Avvengono per questioni pratiche.
E gli extracomunitari (non si può chiamarli immigrati) non sono tutti uguali.
Non sono affatto tutti uguali.
C'è dell'ottima immigrazione e della pessima.
Per alcuni di essi dovrebbe essere ripristinato il termin Gastarbaiter, lavori ospiti.
L'immigrazione più problematica è quella della feccia espulsa dai paesi arabi. Oltre ai problemi dell'essere senz'arte né parte ci sono quelli dell'ignoranza sulla quale cresce rigoglioso l'integralismo e la peggior propaganda fondamentalista.
E colle seconde generazioni secondo saranno... cazzi amarissimi.
Esse prendono il peggio della ns cultura e il peggio della loro.
Ciò che succede in paesi di più antica immigrazine come Francia e Regno Unito lo dimostra.
Blogger: La mia homepage: http://awomanaman.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente AWomanAMan
#3   21 Novembre 2006 - 10:15
 
Credo che a lui piacerebbe Bioverdurix...

Un grandissimo abbraccio Pralina :-*
Blogger: La mia homepage: http://mauro1971.splinder.com/ Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Mauro1971
#4   21 Novembre 2006 - 10:32
 
Caro Horst, la tua visione era lucida e ineccepile, a parte quell'imperdonabile "una nazione storicamente tollerante". Siamo sempre stati tolleranti con i nostri padroni, si chiamassero FRANZA SPAGNA O PAPARE'. I ghetti per gli ebrei li abbiamo inventati noi, il nome stesso viene da Venezia, repubblica spesso più aperta del resto degli statarelli italiani. Nelle nostre colonie, noi Italiani Brava Gente, abbiamo commesso crimini inenarrabili. Siamo razzisti per questioni di campanile, figurati verso un moro!
Blogger: La mia homepage: http://ovidionasone.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente ovidionasone
#5   21 Novembre 2006 - 10:35
 
bello prali..
Blogger: La mia homepage: http://hidra.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente hidra
#6   21 Novembre 2006 - 12:31
 
GRAZIE...

Moni (sei tu una persona commovente... ed io ti voglio bene)

AWomanAMan (il termine extracomunitario è spesso utilizzato in modo spregiativo. A me non piacciono nemmeno i termini immigrato o migrante, preferisco volta per volta dire questa persona è di origine del tale paese o del tal altro, non importa se è in Italia per turismo o per studio o per lavoro o per amore -capisco che il turismo nobilita, mentre la necessità di lavorare viene considerata in maniera spregiativa-. Comunque, al di là dei termini utilizzati, che pure hanno un peso un significato, come dare a una donna della puttana, a mio parere esistono alcune questioni spinose che riguardano proprio la considerazione che alcuni popoli hanno delle donne e dei bambini, le mutilazioni sul corpo delle donne e il lavoro minorile ad esempio... il testo sopra parla di tolleranza culturale, il mio stesso compagno non era affatto tollerante verso la violenza da qualsiasi parte provenisse)

Mauro (difatti è proprio così... ;)

ovidionasone (il nostro popolo... per meglio dire, i nostri popoli, noi italiani siamo una bella e brutta miscellanea di tutto, per quanto ne dica la Lega Nord... Italiani brava gente? assolutamente no)

Hidra (sei la mia Tata... Hidra... Tata)

^_____^
Blogger: La mia homepage: http://superpralinix.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Pralina
#7   21 Novembre 2006 - 12:31
 
Commozione e vergogna, non riesco a dire altro...
Blogger: La mia homepage: http://dolcedespota.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente DolceDespota
#8   21 Novembre 2006 - 13:26
 
Stupendo il pensiero di Horst che condivido. Grazie per averlo postato.
Ciao .Sil
Blogger: La mia homepage: http://silyoung.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente silyoung
#9   21 Novembre 2006 - 14:59
 
E' decisamente uno scritto condivisibile.
Grazie per averlo postato
Tarlo
Blogger: La mia homepage: http://vitadatarlo.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente dtarlo
#10   21 Novembre 2006 - 15:01
 
E' interessante notare come niente sia cambiato dal 2000! O forse è Horst che è sempre attuale! Fra l'altro ieri alla TV ho visto la storia dei piccoli carusi siciliani , bambini che venivano costretti a lavorare nelle miniere di zolfo, in Sicilia, nel dopoguerra! Quando siamo di fronte ad una persona emigrata (proprio perchè abbiamo questa storia alle spalle) teniamo presente perchè si scappa dal proprio paese e con quale bagaglio!
Blogger: La mia
 homepage: http://nuvolealquadrato.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Smillapiffi
#11   21 Novembre 2006 - 21:13
 
un paio di lacrime.....grazie tante...
baci e abbracci teneri...
Blogger: La mia homepage: http://sacrilegaecinica.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente shotenzenjin
#12   21 Novembre 2006 - 21:53
 
Un abbraccio non te lo toglie nessuno ....come se abbacciassi tutti tutti tutti bello scritto vrìeramente bello scritto.
personalmente sto ancora riflettendo su un "gioco" che ho fatto,un gioco psicologico di gruppo che si svolge ascoltando la musica del Gobbo di Notre Dame e precisamente il brano che si intitola Clandestini.
Blogger: La mia homepage: http://fendin.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Fendin
#13   22 Novembre 2006 - 07:51
 
Buon -7, o Mugnifica!!! :-DDD
Blogger: La mia homepage: http://mauro1971.splinder.com/ Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Mauro1971
#14   22 Novembre 2006 - 09:32
 
GRAZIE e BUONGIORNO...

DolceDespota :*

silyoung (ciao caro, ricambio i passaggi quando posso)

Tarlo (oh yes)

Smillapiffi (Horst è sempre attuale non c'è dubbio ;)

shotenzenjin (a te tutti gli abbracci teneri di questo pianeta)

Fendin (sei un grande dolce uomo clown =O)

Mauro (MENOOOO SETTE_TEEEEEE)

O______o
Blogger: La mia homepage:
 http://superpralinix.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Pralina
#15   22 Novembre 2006 - 10:24
 
Se guardi in fondo alle cose, non siamo molto diversi da qualsiasi branco, i branchi si spostano dove c'è maggiore probabilità di sopravvivenza, gli altri branchi difendono il loro territorio.
E' brutto a dirsi, ma è tutto molto naturale.
Blogger: La mia homepage: http://grakula.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente grakula
#16   22 Novembre 2006 - 12:12
 
Speravo che fossimo qualcosa in più di un branco...
Blogger: La mia homepage: http://superpralinix.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Pralina
#17   22 Novembre 2006 - 12:52
 
Io la penso così, è tutto complicato e giustificato da regole e regolette ma alla fine besta guardare un po' di documentari sulla vita animale....la stessa cosa.
Scusa, non volevo intristirti....mi scusi vero? :o)
Blogger: La mia homepage: http://grakula.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente grakula
#18   22 Novembre 2006 - 12:56
 
Zì zì... =O)
Blogger: La mia homepage: http://superpralinix.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente Pralina
#19   22 Novembre 2006 - 13:02
 
:o)

Blogger: La mia homepage: http://grakula.splinder.com Contattami Guarda il medialog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente grakula

Nessun commento:

Posta un commento