ululato da Pralina alle ore 20:41 giovedì, 21 settembre 2006
9 settembre, sabato.
Oggi c'è la festa a Montbran, dove siamo invitati a suonare. Io in realtà mi sono soltanto aggregata, faccio finta di suonare il tamburello! E la mia paura inconfessata è che mi chiedano... un assolo... ghghghghgh!
Montbran si trova a una manciata di chilometri da Pléboulle, in aperta campagna. La festa si svolgerà nei due giorni, sabato e domenica.
Il posto è incredibile, siamo vicinissimi al mare ma non sembra, e l'evento sta a metà strada tra una sagra paesana del Texas e una di Forlimpopoli.
Mi accorgo subito della presenza esagerata di uomini coi baffi spioventi, sono tentata di scattare delle foto ma mi frena la paura d'essere picchiata.
Il programma di questa kermesse comprende grigliata di maiali bretoni (le salsicce romagnole! wawawawawawawawa!), spettacolo di liscio con cantanti e chanteuses vestiti in modo che dire kitsch è un eufemismo (i famosi avanzi di balera), esibizione di cavalli bretoni e di stuntman (eh sì, i francesi fanno sempre gli sboroni), e giochi bretoni che non ci spiegano cosa siano, ma vediamo subito che sono le bocce.
E fin qui fra macchine che camminano su due ruote, cantanti vestiti con camicie di lustrini color fuxia, cerchi di fuoco da saltare con la moto, mercatino, galette (la piadina bretone), bocce e salsicce, nel purviòn (polverone in romagnolo) della campagna, mi sento molto a casa mia.
Uno speaker della radio locale parla ininterrottamente per ore della favolosa presenza della (*klicca sulla frase rosa per sentire la musica) Fanfara italienne Fiatì Sprecatti, directement da l'Italie, Florence de la Tuscany.
Nel tardo pomeriggio, fra brindisi e canti, il mio fratellino mi annuncia la visita del suo amico agricoltore, dal quale ha lavorato per un mese: arriva il vikingo francese, una sberla di uomo alto quasi due metri, biondissimo con capelli folti in boccoli (come quelli dei bambini), grandi occhi azzurri, un sorriso disarmante, 46 anni portati splendidamente, insomma un vero schianto. Fa agricoltura biologica all'Ile de Bréhat. Ha una cassa con del basilico e dei pomodorini ciliegia, che mi offre, una vera delizia.
Comincio a confondermi le sinapsi, a non capire quale ritmo prendere con il tamburello. Ehehehehehe!
Dico alle ragazze della banda stupidaggini come "Ho visto il sole"... "Ho visto l'uomo della mia vita", mentre ci rimettiamo in fila per andare a mangiare. Mi guardano incredule. "Ma chi?" "E' l'agricoltore per cui lavorava Manzo... oddio, è bellissimo!".
A cena (ancora cozze), mi si siede accanto e mi chiede di andare a trovarlo. Sono completamente confusa, il sidro e la birra fanno il resto. Poi la banda va sul palco a suonare, ci sono anch'io e mi sfondo le mani. Cominciano tutti a ballare, poso il tamburello e mi metto a ballare anch'io. Lui mi trascina in un valzer al centro della pista. Sembra di stare nell'autoscontro. Ci vengono tutti addosso. Poi, esausta, mi siedo. Alcuni ragazzi bretoni mi invitano di nuovo a ballare.
Sono seduta sulla panca che mi godo lo spettacolo, quando l'amico del mio vikingo, che è la fotocopia di Assurancentaurix il bardo, nemmeno malazzo, biondorosso e con occhi turchesi, si siede accanto a me. Subito il vikingo abbomba si siede dall'altra parte e senza una parola, mi circonda la vita con un braccio. Il suo amico si alza e se ne va.
Poi vanno a suonare anche loro, lui suona la chitarra e il suo amico bardo la ghironda. Ancora balli bretoni, girotondi, canti e battimani. Un delirio. Il casino è ai massimi livelli, il palco ondeggia paurosamente sotto i nostri piedi.
Finiamo alle tre di notte... distrutti ma felici... torniamo a Pléboulle a piedi, la luna piena ci segna il cammino, non ci sono altre luci accese, i campi sono immensi e con pochissimi alberi, qualcuno di noi si è messo una coperta sulle spalle e da forfait, altri imperterriti continuano a suonare. Sembra una scena di un film di Fellini.
A casa dalla nostra amica ci sono l'agricoltore bréhatino e il suo amico, che intona dei canti tradizionali, e poi gli altri ragazzi francesi ridono e scherzano e fanno un po' di cabaret, noi restiamo a parlare fino a tardi seduti accanto. Sembra molto incuriosito o forse interessato dalla mia presenza.
Dispiego davanti ai suoi occhi la mappa bretone, con un po' di difficoltà perché mastico male il francese, ma sembra paziente e poi ci aiutiamo con l'inglese, mi spiega come raggiungere l'isola. Devo arrivare fino ad Arcouest e poi c'è il bateau. Da quel punto all'Ile de Bréhat, soltanto venti minuti circa di mare.
...continua...
9 settembre, sabato.
Oggi c'è la festa a Montbran, dove siamo invitati a suonare. Io in realtà mi sono soltanto aggregata, faccio finta di suonare il tamburello! E la mia paura inconfessata è che mi chiedano... un assolo... ghghghghgh!
Montbran si trova a una manciata di chilometri da Pléboulle, in aperta campagna. La festa si svolgerà nei due giorni, sabato e domenica.
Il posto è incredibile, siamo vicinissimi al mare ma non sembra, e l'evento sta a metà strada tra una sagra paesana del Texas e una di Forlimpopoli.
Mi accorgo subito della presenza esagerata di uomini coi baffi spioventi, sono tentata di scattare delle foto ma mi frena la paura d'essere picchiata.
Il programma di questa kermesse comprende grigliata di maiali bretoni (le salsicce romagnole! wawawawawawawawa!), spettacolo di liscio con cantanti e chanteuses vestiti in modo che dire kitsch è un eufemismo (i famosi avanzi di balera), esibizione di cavalli bretoni e di stuntman (eh sì, i francesi fanno sempre gli sboroni), e giochi bretoni che non ci spiegano cosa siano, ma vediamo subito che sono le bocce.
E fin qui fra macchine che camminano su due ruote, cantanti vestiti con camicie di lustrini color fuxia, cerchi di fuoco da saltare con la moto, mercatino, galette (la piadina bretone), bocce e salsicce, nel purviòn (polverone in romagnolo) della campagna, mi sento molto a casa mia.
Uno speaker della radio locale parla ininterrottamente per ore della favolosa presenza della (*klicca sulla frase rosa per sentire la musica) Fanfara italienne Fiatì Sprecatti, directement da l'Italie, Florence de la Tuscany.
Nel tardo pomeriggio, fra brindisi e canti, il mio fratellino mi annuncia la visita del suo amico agricoltore, dal quale ha lavorato per un mese: arriva il vikingo francese, una sberla di uomo alto quasi due metri, biondissimo con capelli folti in boccoli (come quelli dei bambini), grandi occhi azzurri, un sorriso disarmante, 46 anni portati splendidamente, insomma un vero schianto. Fa agricoltura biologica all'Ile de Bréhat. Ha una cassa con del basilico e dei pomodorini ciliegia, che mi offre, una vera delizia.
Comincio a confondermi le sinapsi, a non capire quale ritmo prendere con il tamburello. Ehehehehehe!
Dico alle ragazze della banda stupidaggini come "Ho visto il sole"... "Ho visto l'uomo della mia vita", mentre ci rimettiamo in fila per andare a mangiare. Mi guardano incredule. "Ma chi?" "E' l'agricoltore per cui lavorava Manzo... oddio, è bellissimo!".
A cena (ancora cozze), mi si siede accanto e mi chiede di andare a trovarlo. Sono completamente confusa, il sidro e la birra fanno il resto. Poi la banda va sul palco a suonare, ci sono anch'io e mi sfondo le mani. Cominciano tutti a ballare, poso il tamburello e mi metto a ballare anch'io. Lui mi trascina in un valzer al centro della pista. Sembra di stare nell'autoscontro. Ci vengono tutti addosso. Poi, esausta, mi siedo. Alcuni ragazzi bretoni mi invitano di nuovo a ballare.
Sono seduta sulla panca che mi godo lo spettacolo, quando l'amico del mio vikingo, che è la fotocopia di Assurancentaurix il bardo, nemmeno malazzo, biondorosso e con occhi turchesi, si siede accanto a me. Subito il vikingo abbomba si siede dall'altra parte e senza una parola, mi circonda la vita con un braccio. Il suo amico si alza e se ne va.
Poi vanno a suonare anche loro, lui suona la chitarra e il suo amico bardo la ghironda. Ancora balli bretoni, girotondi, canti e battimani. Un delirio. Il casino è ai massimi livelli, il palco ondeggia paurosamente sotto i nostri piedi.
Finiamo alle tre di notte... distrutti ma felici... torniamo a Pléboulle a piedi, la luna piena ci segna il cammino, non ci sono altre luci accese, i campi sono immensi e con pochissimi alberi, qualcuno di noi si è messo una coperta sulle spalle e da forfait, altri imperterriti continuano a suonare. Sembra una scena di un film di Fellini.
A casa dalla nostra amica ci sono l'agricoltore bréhatino e il suo amico, che intona dei canti tradizionali, e poi gli altri ragazzi francesi ridono e scherzano e fanno un po' di cabaret, noi restiamo a parlare fino a tardi seduti accanto. Sembra molto incuriosito o forse interessato dalla mia presenza.
Dispiego davanti ai suoi occhi la mappa bretone, con un po' di difficoltà perché mastico male il francese, ma sembra paziente e poi ci aiutiamo con l'inglese, mi spiega come raggiungere l'isola. Devo arrivare fino ad Arcouest e poi c'è il bateau. Da quel punto all'Ile de Bréhat, soltanto venti minuti circa di mare.
...continua...
Commenti
#2 21 Settembre 2006 - 21:33
E vai,prossimamente su questoi blog il seguito attesissimo de "Un vikingo per Pra"
Uhauhauhahuua :-D
Uhauhauhahuua :-D
#4 21 Settembre 2006 - 22:05
Oggi mi sento...come dire..... STAR? BLOG STAR? BROD STAR? NO!!!
Mi sento fotomodella.... eh si si.
Mi sento fotomodella.... eh si si.
#5 21 Settembre 2006 - 22:16
bellissimo!....ho cercato di immaginarlo e........ci sono riuscita cazzo!....
#6 22 Settembre 2006 - 08:40
Splendido.... mi fai venire voglia di esserci!!!
Me invidiosa!!! Ma in modo costruttivo neh?!
Buona giornata!
^^
Me invidiosa!!! Ma in modo costruttivo neh?!
Buona giornata!
^^
#8 22 Settembre 2006 - 09:15
Sembra uno scenario fantastico! E sicuramente ti sei divertita da morire!!!
Quindi sei una suonatrice di tamburello professionista a quanto pare , eh? ;)
bacio
Quindi sei una suonatrice di tamburello professionista a quanto pare , eh? ;)
bacio
#12 22 Settembre 2006 - 10:55
BUONGIORNO a tutt* e grazie per i commenti, fanno sempre tanto bene al cuore, appena ho un attimo di tempo per il blog, metto un altro post con foto niente male e tutti i baci e le coccole per voi.
^____^
^____^
#13 22 Settembre 2006 - 13:06
vai avanti sbrigati!! non vedo l'ora di vedere cosa succede dopo... :D
forza fiatì sprecatti...
ps. voglio una foto del vichingo e una della banda...è un ordine... ;)
forza fiatì sprecatti...
ps. voglio una foto del vichingo e una della banda...è un ordine... ;)
#14 22 Settembre 2006 - 13:08
Ciao Ala, la foto della banda è quella sopra!!!! e la foto del vikingo la metto forse stasera... :)
#16 22 Settembre 2006 - 17:16
Foto niente male?
Perfetto...il discorso si fa moooolto interessante :-p
HIhihihihihi ^_^
Perfetto...il discorso si fa moooolto interessante :-p
HIhihihihihi ^_^
#20 22 Settembre 2006 - 23:58
...crema è una città dolcee quieta, ti piacerebbe... un piacere che sei passata a trovarmi... baxo em
#23 23 Settembre 2006 - 08:52
Buongiorno Daphne, non so che pensare... secondo me la colpa è di Splinder che è perennemente in manutenzione, ma oggi e stasera riprovo. Se non ci riesco, te lo dico. Così mi rimandi l'invito. Grazie comunque, tesoro! :)
BUONGIORNINO GIORNETTO GIORNELLO A TOUT LE MONDE...
BUONGIORNINO GIORNETTO GIORNELLO A TOUT LE MONDE...
#24 23 Settembre 2006 - 10:17
Coinvolgente come lo può essere solo una situazione vissuta con l'animo leggero e in mezzo a gente sincera: questo è un vero viaggio, inteso come crescita interiore, sensazioni provate, assimilate e fatte proprie.
Un bacio,
DD
Un bacio,
DD
#25 23 Settembre 2006 - 11:01
Sei un'artista, sai pure suonare il tamburello. Io voglio seguire le tue orme. Chissà se da aUtista diventerò mai aRtista?! Quante lettere ci sono tra me e te?! Quante?! Uff.
#26 23 Settembre 2006 - 11:46
Fantastica Pralina!!!! mi hai dato un'idea eccellente,non vado più tra i congolesi.Noi vere donne troviamo sempre dove poter fare tanto bene!!!!
#27 23 Settembre 2006 - 12:50
ok fammi sapere ma credo che comunque tu possa accedere e commentare perche ho messo l'opzione.
baci
baci
#29 23 Settembre 2006 - 13:49
adoro i tuoi pantaloni a quadri:))
adoro te!
per il bene che mi vuoi e te lo ricambio tutto sappilo sempre sei nel mio cuore e ci resti!
grazie amica vera!
monica
adoro te!
per il bene che mi vuoi e te lo ricambio tutto sappilo sempre sei nel mio cuore e ci resti!
grazie amica vera!
monica
#30 23 Settembre 2006 - 16:10
adesso sì che va... ohibò, si vede una biondina sulla destra...attira l'attenzione... ;)
#31 27 Settembre 2006 - 07:56
Sì, sono io... ehm... pantaloni a quadri ormai, tanti dopo anni che li porto, stanno in piedi da soli... :) GRAZIE DolceDespota, beaUtrice, donnafranca, Daphne (sembra fantascienza, ma non riesco ancora ad accedere!!!!), Mony e Ala per i commenti sempre tanto graditi, e scusate se rispondo solo ora...
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