Il partecipante a questo gioco pubblica un nuovo post nel proprio blog intitolandolo "i 7 peccati capitali" e scrivendo il proprio pensiero riguardante ognuno dei vizi. I bloggers invitati a partecipare, riporteranno questo regolamento nominando altri 7 giocatori ai quali passare il test. Non bisogna dimenticare di avvertire i prescelti tramite il commento obbligatorio "Vieni a leggermi... e a confessare i tuoi peccati".
Accidia: Rispondo con un motto di Jerome K. Jerome "Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo." ... che altro dire di più vero?
Lussuria: Onestamente non so che rispondere. Non me la ricordo. Cioè, ricordo me stessa quando ho avuto la possibilità di essere lussuriosa, ricordo che gli uomini scappavano terrorizzati davanti alla richiesta non tanto e non solo di farne una quarta di fila, ma di avere conferme e attenzioni tutte per me... ricordo segreterie telefoniche sempre inserite, lettere d'addio con frasi del tipo "sei una creatura meravigliosa, ma ho sbagliato a concedermi ed ora ne pagherò le conseguenze" e cose del genere.
Ira: Non mi altero quasi mai, tranne quando mi fanno veramente incazzare. Sono portata al perdono, ma se mi fanno perdere divento vendicativa, e crudele. Ma la mia cattiveria (quasi sempre) si esaurisce in una serie di fantasie su come ammazzare la persona che mi ha ferito. O su come questa possa accidentalmente morire per cause indipendenti dalla mia volontà (è il risultato di ira e pigrizia insieme).
Invidia: Provo molta invidia delle donne che hanno la fortuna d'avere un compagno e si permettono pure il lusso di disprezzarlo, snobbarlo, tradirlo e mandarlo a cagare.
Gola: Quale sapore devo sputare per primo? Va bene: dolce. Amo i dolci, ma che non siano troppo dolci ma un po' amari o acidi. Marmellata di limone, torta di ricotta, yogurth. Ma soprattutto amo il sapore piccante. E la summa della mia perdizione potrebbe chiamarsi cioccolato fondente amaro con il peperoncino.
Avarizia: Non ne ho mai sofferto, non so che cosa sia. Ho talmente le mani bucate, che potrei masturbare un uomo con il palmo aperto (questa scoccia).
Superbia: Superba? No, se vuol dire anche arrogante. Non pretendo che gli altri ammirino i miei difetti, perderei proprio di dignità. Di uomini (e donne) pallone gonfiato ne ho conosciuti tanti, l'unica voglia che ho è quella di prendere un ago e di fargli fare un botto. No, piuttosto sono orgogliosa. E tenace. E cogliona. E così da queste tre prerogative, nasce il termine... tergogliona, che mi sta benissimo.
Grazie a un ipotetico dio che non ha ancora manifestato agli umani la sua grandezza, così da non potersi dimenticare che siamo tanto piccoli, c'è inoltre un ottavo peccato capitale: Ironia.
Lussuria: Onestamente non so che rispondere. Non me la ricordo. Cioè, ricordo me stessa quando ho avuto la possibilità di essere lussuriosa, ricordo che gli uomini scappavano terrorizzati davanti alla richiesta non tanto e non solo di farne una quarta di fila, ma di avere conferme e attenzioni tutte per me... ricordo segreterie telefoniche sempre inserite, lettere d'addio con frasi del tipo "sei una creatura meravigliosa, ma ho sbagliato a concedermi ed ora ne pagherò le conseguenze" e cose del genere.
Ira: Non mi altero quasi mai, tranne quando mi fanno veramente incazzare. Sono portata al perdono, ma se mi fanno perdere divento vendicativa, e crudele. Ma la mia cattiveria (quasi sempre) si esaurisce in una serie di fantasie su come ammazzare la persona che mi ha ferito. O su come questa possa accidentalmente morire per cause indipendenti dalla mia volontà (è il risultato di ira e pigrizia insieme).
Invidia: Provo molta invidia delle donne che hanno la fortuna d'avere un compagno e si permettono pure il lusso di disprezzarlo, snobbarlo, tradirlo e mandarlo a cagare.
Gola: Quale sapore devo sputare per primo? Va bene: dolce. Amo i dolci, ma che non siano troppo dolci ma un po' amari o acidi. Marmellata di limone, torta di ricotta, yogurth. Ma soprattutto amo il sapore piccante. E la summa della mia perdizione potrebbe chiamarsi cioccolato fondente amaro con il peperoncino.
Avarizia: Non ne ho mai sofferto, non so che cosa sia. Ho talmente le mani bucate, che potrei masturbare un uomo con il palmo aperto (questa scoccia).
Superbia: Superba? No, se vuol dire anche arrogante. Non pretendo che gli altri ammirino i miei difetti, perderei proprio di dignità. Di uomini (e donne) pallone gonfiato ne ho conosciuti tanti, l'unica voglia che ho è quella di prendere un ago e di fargli fare un botto. No, piuttosto sono orgogliosa. E tenace. E cogliona. E così da queste tre prerogative, nasce il termine... tergogliona, che mi sta benissimo.
Grazie a un ipotetico dio che non ha ancora manifestato agli umani la sua grandezza, così da non potersi dimenticare che siamo tanto piccoli, c'è inoltre un ottavo peccato capitale: Ironia.
Passo il testimone a
Lavorini * NgawiD * Eliselle * Tinapika * Hobbs * Tony Rucola * Decablog

Argh, una catena!
Sarò breve, brevissima. Sono golosa e lussuriosa. Mi incazzo solo quando arrivo alla frutta, spendo e spando (quando posso) quindi non posso essere avara. La superbia e l'invidia le ho subìte e combattute, sono due peccati che odio pofondamente perché mi hanno spesso danneggiato in prima persona. Io sono per i peccati che non fanno male a nessuno tranne che a se stessi, quindi che cosa c'è di meglio delle gioie della buona tavola e del sesso? :D
a quanto pare,la nostra sintonia é davvero impressionante... ero indecisa se usare la tua stessa citazione!
baci golosi
sorry, nn ero loggata, e dove la mettiamo la distrazione???? che peccato é???
ahahah grandissima, la più spassionata carrellata di peccati letta sino ad ora!
E se l'ironia fosse un peccato capitale....AL ROGO in direttissima per te! ;)
ps: fondente al peperoncino? mhmmm...che dolore... e scopro di aver barato con la mia 'catena'...;)
Rubata a un altro blog, ma era troppo calzante...
Una signora dell’alta società entra in chiesa per confessarsi: “Il mio peccato è la superbia”, mormora al prete, che gli chiede di spiegarsi. “Passo le giornate davanti allo specchio - aggiunge lei - e mi insuperbisco per la mia bellezza”. “Si avvicini”, le dice il sacerdote. Che conclude: “Guardi che non è un peccato, è un errore”.
peccati? detti da te sembrano giochi..
grazie per la visita alle mie foto! adri
grazie pralina per i link!!!
andrò a visitarli con calma...
però uno di questi (fotoacaso) è già venuto a trovarmi :)
ciao patty :*
grassie
@ Adri, Paoloclik e GioiosoProsperare, grazie a voi.
Qualcosa che direi volentieri ai miei ex... al solito non uso le citazioni, ma questa mi è rimasta impressa come un chiodo...
"Peccare non è fare del male, ma non fare del bene. Tu questo bene potevi farlo e non l'hai fatto, perciò hai commesso peccato" (Pier Paolo Pasolini)
Andate a Messa, voi che siete giovani! Non vedo più giovani in Chiesa! la zia

Commenti
#1 19 Marzo 2006 - 02:40
Argh, una catena!
Sarò breve, brevissima. Sono golosa e lussuriosa. Mi incazzo solo quando arrivo alla frutta, spendo e spando (quando posso) quindi non posso essere avara. La superbia e l'invidia le ho subìte e combattute, sono due peccati che odio pofondamente perché mi hanno spesso danneggiato in prima persona. Io sono per i peccati che non fanno male a nessuno tranne che a se stessi, quindi che cosa c'è di meglio delle gioie della buona tavola e del sesso? :D
#2 19 Marzo 2006 - 10:29
a quanto pare,la nostra sintonia é davvero impressionante... ero indecisa se usare la tua stessa citazione!
baci golosi
utente anonimo |
#3 19 Marzo 2006 - 10:45
sorry, nn ero loggata, e dove la mettiamo la distrazione???? che peccato é???
#4 19 Marzo 2006 - 11:22
ahahah grandissima, la più spassionata carrellata di peccati letta sino ad ora!
E se l'ironia fosse un peccato capitale....AL ROGO in direttissima per te! ;)
ps: fondente al peperoncino? mhmmm...che dolore... e scopro di aver barato con la mia 'catena'...;)
#5 19 Marzo 2006 - 14:25
Rubata a un altro blog, ma era troppo calzante...
Una signora dell’alta società entra in chiesa per confessarsi: “Il mio peccato è la superbia”, mormora al prete, che gli chiede di spiegarsi. “Passo le giornate davanti allo specchio - aggiunge lei - e mi insuperbisco per la mia bellezza”. “Si avvicini”, le dice il sacerdote. Che conclude: “Guardi che non è un peccato, è un errore”.
#7 19 Marzo 2006 - 22:30
peccati? detti da te sembrano giochi..
grazie per la visita alle mie foto! adri
#8 19 Marzo 2006 - 22:45
grazie pralina per i link!!!
andrò a visitarli con calma...
però uno di questi (fotoacaso) è già venuto a trovarmi :)
ciao patty :*
grassie
#9 20 Marzo 2006 - 11:29
@ Adri, Paoloclik e GioiosoProsperare, grazie a voi.
Qualcosa che direi volentieri ai miei ex... al solito non uso le citazioni, ma questa mi è rimasta impressa come un chiodo...
"Peccare non è fare del male, ma non fare del bene. Tu questo bene potevi farlo e non l'hai fatto, perciò hai commesso peccato" (Pier Paolo Pasolini)
#13 21 Marzo 2006 - 16:55
Andate a Messa, voi che siete giovani! Non vedo più giovani in Chiesa! la zia
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