Cribbio, sei forte, amichetto Bush!
da La Repubblica on line
Per la visita del presidente Usa saltano molte operazioni non urgenti
Piano di emergenza: posti letto requisiti negli ospedali per eventuali scontri
Arriva Bush, niente trapianto
Bloccati i ricoveri al Policlinico
Silvio Giulietti aspettava un trapianto di midollo da sei mesi, verrà operato sabato
"Non rischio la vita, sono soltanto tre giorni, ma per un malato fanno la differenza"
Il Policlinico Umberto I
ROMA - La visita di un presidente americano può avere gli effetti più impensabili. A volte, come in questo caso, può anche capitare di dover rinviare un trapianto di midollo osseo. E' quello che è successo ad alcuni pazienti del Policlinico Umberto I. Alcuni posti letto del reparto di Ematologia sono infatti stati requisiti per il piano di emergenza sanitaria disposto per l'arrivo di George W. Bush.
Silvio Giulietti aspettava quell'operazione da sei mesi: "Guarirò tre giorni dopo - ha commentato sconsolato - mi hanno rubato tre giorni di vita sana". Ma nonostante le proteste, non c'è stato niente da fare. L'intervento è stato posticipato di tre giorni perché la presenza del capo della Casa Bianca ha bloccato tutti i ricoveri non urgenti, allo scopo di "avere disponibilità di posti nel caso di feriti in seguito a possibili proteste".
Per Giulietti dunque, tutto rimandato a sabato prossimo: "Non rischio la vita, sono soltanto tre giorni di ritardo, ma per un malato fanno la differenza - racconta - mi avevano chiamato perché si era liberato un posto, ho fatto di corsa la tac e le varie procedure. Poi il mio oncologo mi ha richiamato, molto sorpreso, e mi ha riferito che non potevo più ricoverami". Un annuncio che "mi ha fatto arrabbiare molto - dice - non solo per la mia situazione, ma anche per quella di tutti gli altri pazienti".
(12 giugno 2008)
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categoria : io urla, fascismo oggi
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