#86 30 Aprile 2009 - 12:27
#87 30 Aprile 2009 - 12:38
Uhhhhhhhhhhhhh La Pralinaaaaaaa!!!!!!!!!!
Pippi2Treccine |
Gina era preoccupata per la disoccupazione.
Sua madre rompeva. "E trovati un lavoro qualsiasi no? Non lo vedi, in Italia persino le ministre sono venute su con la piena! Che ti ci vuole? Mica sei brutta, ti ho fatta bene, io!" "Mamma, che discorsi fai, io devo far fruttare la mia laurea in ingegneria" "Eeeeeeeh, la laurea in ingegneria non ti darà mai il pane figlia mia! Guarda quelle veline e quelle ministre... guarda quelle!"
Per non sentire le continue recriminazioni di sua madre, trascorreva metà della giornata a bighellonare fra parchi e caffè; con il cellulare in tasca, il giornale degli annunci economici sgualcito, aperto sempre alla stessa pagina, e l'aria pensosa "aggravata" dal penzolare continuo di una sigaretta all'angolo destro delle labbra. Ogni tanto annotava un numero, poi lo cancellava. Improvvisamente il suo volto si illuminava, prendeva la penna per fare un cerchietto sull'annuncio, però, dopo la telefonata scuoteva la testa e finiva le ultime due gocce di acqua minerale rimaste in fondo al bicchiere.
Dopo tanto peregrinare, fra uffici di avviamento al lavoro fasulli e agenzie interinali, call center e consegne a domicilio da sfruttamento intensivo, colloqui dove non le promettevano niente ma le chiedevano eterna disponibilità, stava progettando un'attività che tirasse veramente. Una di quelle cose per le quali ti puoi pure sacrificare un po', ma che rendono tanto. Certo, il problema della liquidità. Non sarebbe stato facile, ma con quei soldi dell'eredità dello zio e poi... forse, i fondi della Comunità Economica Europea... già, gli aiuti per le giovani imprenditrici che vogliono avviare un'attività in proprio!
Diceva con le amiche: "Verranno a frotte da me!" e quelle "Non esagerare..." "Ci scommettiamo?" "Siamo in Italia, tesoro, non te lo dimenticare" "Appunto... proprio perché siamo in Italia MAI come in altri...". Quelle la guardavano con un misto di compatimento e simpatia.
Bussò a tutte le porte per avere un finanziamento. Finalmente riuscì a trovare un fondo in affitto, una cosa rarissima dato che quasi tutti i fondi sono in vendita, ma Gina era una tosta, che non si dava mai per vinta.
Non era nella posizione più felice, situato com'era in un vicoletto buio in mezzo a due grossi e imponenti complessi abitativi; ma come sapeva la saggia Gina, quando qualcosa è fondamentale, non importa dove la metti, può essere anche nel posto più nascosto del mondo, verranno sicuramente a cercarla.
Era un locale messo un po' così, ma in fondo si trattava soltanto di incuria. Forse troppi anni senza essere utilizzato. I muri erano ammuffiti e pieni di ragnatele, la tubazioni erano un po' arrugginite.
Ad ogni modo, nulla di irrimediabile. Consultò un'amica arredatrice. Telefonò a mezzo mondo. Ci si mise di vero impegno, solida come una roccia e incrollabile, nonostante le notti passate in bianco a fare conti e compilare moduli. Lo sistemò, lo tinteggiò, lo pulì a fondo, acquistò i macchinari e iniziò a disporli per il funzionamento.
Ci volle un po' di tempo, ma l'entusiasmo ardeva nel cuore di Gina, e la gioia di avere un'attività tutta sua, forse l'unica attività che per una donna in Italia può rendere veramente, la animava di sacro fuoco!
Il locale finalmente aveva una bellissima tonalità rosa pesca, un tocco tutto femminile, molto glamour. Dava l'idea di un luogo accogliente, caldo e simpatico, familiare e nello stesso tempo esotico; insomma uno di quei posti dai quali non vorresti più andartene.
Arrivarono gli operai per mettere la scritta dell'insegna. Ridevano.
"Signora... signorina... dove dobbiamo metterlo? dietro... davanti..."
"Oh, sopra, su in alto"
LAVA GINA A GETTONE
Permafrost ¦commenti (37)
¦ commenti (37)(popup)
categoria : auguri e complimenti, un post al sole, sex and the cita, tube di falloppio, discorsi della figa, rialzati italia, chiu pilu pi tutti
Nessun commento:
Posta un commento