Ieri sera ho visto su Raitre questo splendido film documentario di una giovanissima regista rom italiana che sfida pregiudizi e convenzioni e vi confesso che ho quasi pianto... non mi capita quasi mai di commuovermi per i film, ma per un documentario di vita vera sì, specialmente quando rappresenta l'unica occasione di riscatto, indipendenza, autonomia creativa, per una ragazza che davanti a sé avrebbe soltanto il matrimonio deciso dalla famiglia e la gestazione di numerosi figli come ogni altra fanciulla rom.
Sono felice che stia partecipando a importanti concorsi (fra l'altro il Bellaria film festival) e auguro alla regista tanto successo... magari di incontrare presto il suo idolo Woody Allen!
Io, la mia famiglia rom e Woody Allen
di Laura Halilovic (2009)
"Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen" è la storia di una ragazza Rom che abita con i suoi in un quartiere popolare alla periferia di Torino. Il racconto in prima persona esplora i cambiamenti e le difficoltà della nuova vita stanziale affrontando i contrasti e le incomprensioni che fin da bambina la accompagnano nelle relazioni con i Gagè, tutti quelli che non sono Rom. Attraverso i ricordi dei suoi familiari, tra cui l'anziana nonnache ancora vive in un campo, le fotografie e i filmati del padre che negli anni documenta la vita quotidiana della piccola comunità, scopriamo una realtà fino ad oggi conosciuta solo attraverso gli stereotipi e i luoghi comuni. Ma il documentario non è soltanto un affresco sull'umanità delle relazioni e sulla voglia di fare qualcosa a dispetto delle difficoltà, di fatto chi parla è una ragazza di oggi che cresce inseguendo i propri sogni combattendo contro i pregiudizi e le tradizioni di una cultura difficile da accettare.
Permafrost ¦commenti (18)
¦ commenti (18)(popup)
categoria : popoli nativi, donna che viaggia in testa
Nessun commento:
Posta un commento