Un rarissimo documento del 1939 ritrovato per puro caso in una cantina di una bettola anarchica di Los Angeles, una chicca per gli estimatori del cinema per la regia del mai troppo compianto dr. Moshe Diamant-Goldmanbroot, che Gesù l'abbia in gloria, mi scuso per la pessima qualità della pellicola ma non ho i soldi per restaurarla e fra poco mi chiudono i negozi, è la Maestra PralinHarpa che suona... o almeno tenta di suonare... un brano del Genio Assoluto della Musica Classica, Rachmaninov! con il solo dito indice e nemmeno troppo pulito
...video rimosso...
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categoria : voglio urlare, divertissement, teatro, silenzio, anarchia, illusioni ottiche,sboronate, narcisismo, impronte digitali, cronache sovversive, ovaie al megafono,auguri e complimenti, nido del cuculo, autopromozioni, miracoli e prestidigitazione, su pellicola, donna che viaggia in testa, detournement, shoa, iotubo, art-erio, sono tonnata, sono seria, chi lha vista, ma va la, tap model, io mi sento così, taccheggio libero, gnocca in versi, io urla, tipo di topo, savuar feeeer, senilità incombente, storia
ululato da Pralina alle ore 16:43 venerdì, 16 ottobre 2009
Come promesso parlerò della 4a Vetrina dell'editoria anarchica e libertaria che si è tenuta al Saschall ex Teatro Tenda a Firenze in riva all'Arno i giorni 2-3-4 ottobre. Erano più di 60 gli espositori venuti da ogni parte d'Italia, da Francia, Germania, Spagna e da altri paesi, case editrici, gruppi, circoli e artisti, molte e interessanti le presentazioni dei libri, molto materiale su DVD e supporti digitali; ampie presentazioni creative, mostre grafiche, pittura, arte povera e di riciclaggio, bellissima la Mostra dei manifesti del cinema a cura di Domenico Gavella (uno dei collezionisti più straordinari che abbiamo in Italia, credo) nella quale spiccano numerosi titoli del cinema di contestazione degli anni 60-70, fino a "Ormai è fatta!" il film su Horst Fantazzini che uscì nel 1999. Sono stati per me tre giorni molto intensi e belli, pieni di emozioni, soprattutto per la presenza del mio compagno e di Pino Vermiglio che è il curatore di uno splendido volume delle poesie di Bruno Misefari, ingegnere anarchico calabrese perseguitato dal fascismo e scomparso nel 1936. Difficile riassumere in così poche righe le emozioni provate nel ritrovare tanti compagni e compagne, sempre attivi e pieni di energia nonostante l'avanzare dell'età, o volti di giovani diventati ormai adulti che si dedicano alle attività dei circoli e delle biblioteche. Difficile raccontare l'amore di questi giorni, gli sguardi che si incrociavano, quelle facce pulite e curiose, la bellezza dei giovani ma anche degli anziani quando dignitosi e sorridenti, le risate, gli abbracci ritrovati, le mani strette nel calore di un primo incontro. Difficile per me conciliare l'urgenza e la tensione verso il futuro, con questo passato pesante a volte. Difficile anche smussare quegli spigoli, quelle incomprensioni passate che hanno portato 4 persone di numero a farmi guerra permanente e a raccontare un sacco di fandonie personali sul mio conto per screditarmi a livello politico e per farmi terra bruciata intorno, così come faceva Stalin contro i suoi oppositori. Ma la piccola Pralinskaja, la Sciamana dell'Artico trapiantata in Romagna ha resistito fin'ora, è molto amata, quindi suggerisco a quei detrattori di rassegnarsi... il tempo come diceva mio nonno è galantuomo. E davvero il tempo non è passato invano se dopo tanto si ricordano tutti di me!
Il pomeriggio del 2 ottobre era fissato il nostro spettacolo <<Storie e ballate di uomini, dentisti & belve>> ma poi per problemi tecnici è slittato paurosamente di due ore e mezza, nonostante l'enorme mole di problemi (mancava persino il tecnico delle luci) siamo riusciti a farlo lo stesso ed è riuscito benissimo. Anche grazie alla presenza di Freddie storico dj diNovaradio e di una fantastica Monica Marghetti profumata di albicocca, arrivata apposta da Imola, che non si è persa una sola battuta, una sola immagine, un solo passaggio, lei era seduta in prima fila ed è stata per me un appoggio grandissimo e bellissimo ri-sentire le sue risate fragorose anche nel video che poi è stato girato! Andrea il mio compagno di vita e di scena è stato grandissimo, nonostante le difficoltà non ha mai perso la calma serafica che lo contraddistingue, mi ha dato tanta forza, tanta ne ho tirata fuori io per andare in scena. E così i nostri personaggi stralunati, la Maga Tutankamion, Suor Bernarda Ciolancalarga, il venditore di banconi da bar, Vincent Van Gogh nelle sue lettere al fratelli Theo rivisitate e corrette, e naturalmente Alcide Brunazzi detto Sorbole e il suo alter ego ragionier Dario Franceschini, con barbe finte, occhiali demenziali e parrucche viola, hanno preso vita.
I testi "alcidebrunazzati" da Woody Allen, Charles Bukowsky e Stefano Benni sono stati degnamente rappresentati da Andrea. Non avrei mai creduto di vincere l'impatto con la scena, sono talmente timida, ma quando sono entrata sul palco, al primo applauso ho sentito solo i miei passi resi più importanti dagli stivali elegantissimi (quell'unico paio che serbo per gli eventi), il lembo del vestito sollevato, il cigolio caldo e allegro del legno del palco e la Banda K 100 del Centro Sociale Camilo Cienfuegos dietro di me cha accordava gli strumenti e i visi sorridenti degli spettatori, ho sentito la "presenza" di Groucho Marx ed ho pensato al vaudeville, all'avanspettacolo, al teatro di una volta, con ampie improvvisazioni, e allora me ne sono fregata se all'ultimo avevamo perso l'80% del copione e non mi è parso il vero di aggiungere le cazzate che mi venivano, così come fa sempre Andrea quando recita. Ecco, di Andrea, ops... anzi, di Alcide Brunazzi, un piccolo spezzone, una prova che abbiamo fatto il giorno prima... è la versione balneare di Contessa, che ha chiuso lo spettacolo!
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