The Agronomist di Jonathan Demme 2004
Non c'è pace per Haiti. Nel paese più povero d'America anche durante gli ultimi decenni si sono susseguite guerre civili, colpi di stato e il sangue è corso a fiumi per le strade del paese.
E' già trascorso un decennio dal dì fatale nell'anno 2000 in cui Jean Dominique, haitiano, laureato in agronomia (‘’un agronomo senza terra’’ dice la sorella), giornalista ‘’per caso’’, per oltre 30 anni a capo di Radio Haiti, l’unica voce fuori dal coro in un paese bellissimo quanto tormentato, senza giustizia e senza libertà, fu assassinato per mano dei sicari della mafia.
E' già trascorso un decennio dal dì fatale nell'anno 2000 in cui Jean Dominique, haitiano, laureato in agronomia (‘’un agronomo senza terra’’ dice la sorella), giornalista ‘’per caso’’, per oltre 30 anni a capo di Radio Haiti, l’unica voce fuori dal coro in un paese bellissimo quanto tormentato, senza giustizia e senza libertà, fu assassinato per mano dei sicari della mafia.
Un patriota vero, alla ricerca della verità e del rispetto dei diritti umani, contro ogni tipo di dittatore che ha pagato con la vita le sue affermazioni a microfono aperto contro le lobbies politiche, militari, mafiose, locali e multinazionali, non importa se gestite da yankee o latifondisti haitiani.
La figura di questo creolo passionale, allegro, dalla risata fragorosa, dall’ironia tagliente, dalla gestualità quasi teatrale, dall’eloquio fluente ma chiaro, dal cuore grande, oggi che Haiti si sveglia sotto le macerie di questo gravissimo terremoto, è ancor più dolorosa. E necessario rivedere questo splendido film documentario (e documento filmato prezioso), ripensare a un mondo più giusto, dove la parola "emergenza" sia riferita alle sole tragedie inevitabili, e tutto il resto venga finalmente costruito e trasformato in quanto "giustizia sociale".
Permafrost ¦commenti (8)
¦ commenti (8)(popup)
categoria : umanità, terremoto
Nessun commento:
Posta un commento