ululato da Pralina alle ore 01:21 domenica, 01 giugno 2008
sopra: una donna islandese
Così tanto per divertirmi e per provocare... ma anche seriamente non vedo perché no! naturalmente una proposta di legge è una cosa molto più seria, questa è solo un'idea buttata lì... un gioco... una scemenza da un punto di vista economico (forse!)... una cosa che mi frulla in testa da tanto e tanto tempo ma che non saprei come attuare... provo a scriverla qui.
Proposta di legge Pralina Tuttifrutti per combattere e prevenire i disturbi alimentari, e per tutelare le persone che ne soffrono contro ogni discriminazione sociale.
1) vietare la pubblicità di tutti i cibi ipercalorici, gelati, bibite gassate, dolciumi e prodotti alcolici, specialmente perché questi vengono sempre pubblicizzati da persone magre.
2) vietare ai supermercati di tenere le caramelle accanto alla cassa, per non istigare i bambini a chiederle.
3) arricchire il comune sale da cucina oltre allo iodio di tutti gli altri sali minerali indispensabili per il buon funzionamento del metabolismo; diminuire la quantità di sodio da tutti gli alimenti conservati, patatine fritte delle buste in primis, e abolire là dove possibile lo zucchero come conservante (ad esempio nei surgelati, nei prodotti in scatola, nelle vitamine e nelle medicine).
4) apporre su ogni confezione di ogni prodotto, accanto agli ingredienti e alla data di scadenza, il valore calorico dell'alimento; vietare ogni informazione falsa e ingannevole che spinga a comprare un prodotto per le sue qualità dietetiche, ad esempio la dicitura senza zucchero è fuorviante, si dovrebbe scrivere sempre per intero senza zucchero aggiunto.
5) inserire a partire dalla scuola materna l'educazione alimentare, con visite guidate alle fattorie e dimostrazioni pratiche di cucina per i bambini, utilizzare prodotti snack bio al posto delle merendine industriali nei distributori automatici, ed incentivare la cucina con prodotti biologici e locali per le mense scolastiche.
6) incentivare i genitori a preparare i pasti e le merende per i loro figli, con orari di lavoro più elastici e meno pressanti; premiare con sgravi fiscali i genitori che mandano i figli a scuola con merende fatte in casa + frutta (merende detraibili).
7) contrassegnare esteriormente gli esercizi che non vendono capi superiori alla taglia 42, creare corsi di aggiornamento per le commesse, abolire la categoria "taglie forti", uniformare i prezzi, stabilire le misure esatte di ogni taglia (ad esempio una 48 non può essere piccola come una 44) e fare in modo che la grande distribuzione sia provvista senza limitazioni di tutte le taglie e di tutti i numeri di scarpe, di servizi di "adattamento" dei vestiti e delle scarpe, tacchi particolari, plantari, ecc. sartorie e calzolerie... sono i vestiti che si devono adattare ai corpi e non viceversa.
8) vietare che alle sfilate di moda, in televisione e sui giornali di moda si presentino modelle con segni di grave debilitazione fisica e di sofferenza (con occhiaie causate dall'eccessiva magrezza, sterno e costole visibili sottopelle, gambe a X, ecc.).
8) ammettere presentatrici, non obese, ma con una taglia superiore alla 40 ad annunciare i programmi della sera.
9) rendere mutuabile la piscina e la palestra e l'uso di attrezzature per la ginnastica in generale, per le persone alle quali sono state riscontrate dal medico patologie legate sia al sovrappeso che al sottopeso.
10) vietare ogni atteggiamento discriminatorio in generale, compresi gli insulti verbali, rivolto contro individui per la loro forma fisica, indice di massa corporea e altezza, e stabilire un "risarcimento morale" in soldoni verso chi abbia subito un danno o una sofferenza da tali atteggiamenti.
11) vietare la vendita di prodotti non idonei a dimagrire, le testimonianze non riscontrabili e le promesse di falsi risultati; e vietare che immagini di persone obese vengano utilizzate come bersaglio di scherno, accostate a termini dispregiativi gravissimi e inaccettabili, per scopi commerciali.
12) incentivi a quei ristoranti che utilizzano prodotti biologici certificati, prodotti locali sani, di filiera corta, e creazione dei ristoranti "dietetici" che tengano conto delle esigenze alimentari anche delle persone anziane, dei bambini e dei malati di diabete ad esempio; adattamento delle mense degli ospedali alla patologia del ricoverato.
13) abbattere i prezzi di frutta e verdura controllando a monte la filiera e impedendo speculazioni; raccogliere e distribuire low cost la frutta e la verdura che andrebbe al macero; requisire i terreni incolti e non utilizzati per farne degli orti sociali.
14) convertire una parte delle industrie di dolciumi, in altri servizi e altre produzioni più sane.
Per ultimo ma fondamentale!, un appello per la salvaguardia del cioccolato, è buono e fa bene, ma dev'essere sano e artigianale e mai mescolato con oli industriali ma solo con burro di cacao.
...e adesso divertitevi voi, a mettere qualche altro suggerimento, che magari uno di questi anni passa davvero la legge Tuttifrutti!
Permafrost ¦commenti (9) ¦ commenti (9)(popup) categoria : brigate grosse |
venerdì 24 maggio 2013
1 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento