ululato da Pralina alle ore 20:39 mercoledì, 18 giugno 2008 Ho trovato questa chicca apologetica nel blog di Triana. A dire il vero, l'ho trovata un anno fa negli archivi di tale fantasticherrimo blog, ma... convinta che gallina vecchia fa buon brodo, la copio-incollo adesso. Io la trovo straordinaria, come lei del resto! Chi è Triana? Triana è un bellissimo regalo ricevuto da Maria Strofa...
domenica, 04 dicembre 2005
Della serie: inneggiamoci da sole!
POPPE
Tonde, piccine,
evviva le poppine che stanno in una mano morbide collinette da percorrere piano con i bottoni rosa sulla vetta da stringere e succhiare da gustare con calma, senza fretta fragoline di bosco da mangiare da stringere tra i denti. Viva le poppe grandi ed accoglienti In cui puoi sprofondare come tra due guanciali. Viva le poppe sode e resistenti gagliarde, che si fanno strapazzare e poi placide accolgono il tuo capo quando vuoi riposare. Poppe e poppine in tutte le grandezze ognuna coi suoi pregi e le bellezze: le poppe un po’ cadenti le poppe impertinenti le poppe un po’ grintose e quelle spiritose le poppe tenerelle poppine brutte e belle a forma di melone grandi come un pallone le poppe a pera e quelle che si ergono di sera come mela renetta le poppine a trombetta col capezzolo a stella ed ogni poppa è bella le poppe a cornamusa beato chi le usa le poppone avvolgenti le poppe divergenti quelle che guardan dritto quelle che dicon tutto quelle che fan la lotta quelle che danno a letto quelle che danno il latte comunque siano fatte di moglie, amante o mamma sempre la poppa è manna sempre la poppa è minna e tutti fan la ninna.
Riporto qui il dibattito suscitato dall'ode alle poppe.
Poppe purché sia (Brianzolo)
Di poppe, cari miei, ce n'è mai troppe,
non averle più o meno è come stare col due di picche in mano lì a giocare a briscola quando il colore è coppe, . oppure andare a piedi con le zoppe gambe e vedere gli altri camminare spediti oppure in bici pedalare o come - ancora peggio! - aver le toppe al culo senza nulla d mangiare. Pertanto è meglio avercela, una quarta, meglio ancora una quinta da mostrare, e se non l'hai, il consiglio della sarta segui: se il petto gonfio vuoi sfoggiare, il reggiseno riempilo di carta.
Ma senza esaggerà (Triana)
Mejo de carta che de silicone
che armeno quella è robba naturale ma penza un po' quanto ce resti male quanno voi dissetà quela passione! A me me sembrerebbe più normale de nun sta a valutà la dimenzione e accontentasse, mentre la finzione co' le tette po' risurtà fatale Metti pure che ar foco che t'abbaja lì per lì nun t'accorgi dell'inganno ma quann'è ar dunque l'omo nun se sbaja e accade che alla beffa unisci er danno: si c'è la carta pe' aumentà la taja resti impotente fin'a quest'artr'anno! Triana Permafrost ¦commenti (20) ¦ commenti (20)(popup) categoria : amiche, blogsfera, ovaie al megafono, creazioni originali, vera poesia, tube di falloppio, discorsi della figa, ce lulite, gnocca in versi |
venerdì 24 maggio 2013
18 giugno 2008
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