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Ciao Alfredo, vedo che ogni tanto mi vieni a trovare dalla Repubblica Domenicana, là dove la settimana ha un unico giorno... o forse un unico giorno dichiara... vorrei chiederti tante cose, la prima curiosità che mi viene in mente: ma quelle pubblicazioni che facevi ogni 10 anni, le fai ancora? No, perché il numero "sei" è già passato da due anni, e così... mi mancano le tue pubblicazioni anarco-scettiche e quei "filamenti" di scrittura che inviavi a tutti, e tutti si chiedevano "e questo chi è? e chi l'ha mandato? a quale circolo è affiliato? non sarà mica una spia?"... ti ho visto dentro il tubo che cantavi Amarasita sul palco, che voglia di vederti dal vivo! Ricordi quando scrivesti di me, che sono passata nella tua vita come un'ombra chiara?
Abitare in Italia è come stare dentro un mucchio di letame, ha la stessa puzza e lo stesso calore confortevole che dopo un po' ci si abitua quasi, certo, abbiamo i maccheroni e le mamme, nulla a che vedere (o non ancora) con le dittature militari, questa dittatura soft del bastone e della carota che ti lascia dire tutto e fare nulla, ma la cosa peggiore è questo sbando totale della "sinistra" se mai ce n'è stata una, interessati soltanto a spartirsi quelle due poltrone che avanzano, miserabili nelle loro faide interne e pietosi nelle loro affermazioni pubbliche, divisi in miliardi di fazioni che vedono in ognuna il nemico, anziché vederlo dalla parte giusta, e gli anarchici? su cinquanta martiri venerati da quattro viventi, ce ne sono cinque che si auto-boicottano le iniziative per fare dispetto al sesto, che per essere "compagni" del nulla o di tre paranoici, si preferisce quasi quasi andare subito a comperare il digitale terrestre (prima che ce lo impongano per decreto) e barricarsi non per le strade, ma in casa, con birra ghiacciata, canna d'erba e rutto libero di fantozziana memoria, e così ogni giorno passano le peggiori cose, mentre i decreti "migliorativi" sono soltanto per le cose inutili (vedi digitale terrestre) e di giorno in giorno si ha la sensazione che veramente, non ci sia altro da fare che emigrare o... continua tu, Alfredo, tu che sei fra le palme e le noci di cocco, dammi qualche idea. Tutte quelle buone che avevo si sono arenate da qualche parte. No, non è vero. Io credo ancora nella solidarietà. E credo (abbastanza) in questa umanità, che, però. Di amici e amiche ne ho tantissimi, che mi è persino penoso gestire i rapporti in certi momenti, costretta come sono a fare delle "scelte" di priorità. Sono una donna molto creativa. Di cose buone ne faccio. Ma è una vita che sono buona e onestamente vedo che la "bontà" non porta da nessuna parte, men che mai l'onestà (virtù massimamente sgradita, in Italia)... se sei brava, veramente brava, ma, non hai i giusti agganci, non vesti Prada, non vai ai vernissage, non sei mai stata in televisione, ma soprattutto, la peggiore delle cose, non lecchi... e qui in Italia, lo sai, è la principale garanzia, il lasciapassare per entrare nelle grazie di chiunque, per poter "esistere" a qualsiasi livello, artistico e non.
Ciao Alfredo, sono amara (poco sita) ma in realtà sto sorridendo. Perché in fondo non c'è nulla da piangere, e nemmeno da rimpiangere, che non serve a nulla. Ti immagino con una magnifica collana di fiori al collo, accanto a un bella indigena, mentre strimpelli la tua chitarra e canti le tue canzoni... dai, fammi trovare su ShinyStat un'altra traccia della tua presenza, domani!
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categoria : riflessioni semiserie, alfredo, discorsi della figa, rialzati italia
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