ululato da Pralina alle ore 08:39 mercoledì, 14 gennaio 2009

Il disertore

In piena facoltà 
egregio presidente 
le scrivo la presente 
che spero leggerà.
La cartolina qui 
mi dice terra terra 
di andare a far la guerra 
quest'altro lunedì
Ma io non sono qui 
egregio presidente 
per ammazzar la gente 
più o meno come me
Io non ce l'ho con lei 
sia detto per inciso 
ma sento che ho deciso 
e che diserterò.
Ho avuto solo guai 
da quando sono nato 
i figli che ho allevato 
han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà 
ormai son sotto terra 
e a loro della guerra 
non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia 
qualcuno mi ha rubato 
mia moglie e il mio passato 
la mia migliore età.
Domani mi alzerò 
e chiuderò la porta 
sulla stagione morta 
e mi incamminerò.
Vivrò di carità 
sulle strade di Spagna 
di Francia e di Bretagna 
e a tutti griderò.
Di non partire più 
e di non obbedire 
per andare a morire 
per non importa chi.
Per cui se servirà 
del sangue ad ogni costo 
andate a dare il vostro 
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi 
se vengono a cercarmi 
che possono spararmi 
io armi non ne ho.

Boris Vian

11/01/2009
La voce mancante

Contro la guerra a Gaza, scendono in campo anche i soldati israeliani di Courage to Refuse
"Non possiamo restare in disparte mentre centinaia di civili vengono macellati dall'Idf (l'esercito israeliano). In questo momento la cosa più pericolosa è la falsa speranza che questo tipo di violenza possa portare sicurezza a Israele. Invitiamo i dunque soldati a rifiutarsi di participare alla campagna di Gaza". Queste parole segnano il ritorno dei refusenik, i soldati israeliani di Courage to Refuse, che si oppongono alla politica di oppressione militare del loro governo ai danni della popolazione palestinese.

Fondata nel 2002. l'organizzazione era rimasta inattiva per almeno tre anni, ma i recenti eventi nella Striscia hanno spinto i suoi animatori a riprendere le iniziative pubbliche, manifestando questa settimana insieme ai pacifisti israeliani. Lo scorso 8 gennaio gli attivisti di Courage to Refuse si sono radunati davanti al ministero della Difesa, insieme a quelli di Gush Shalom, Peace Now, Taayush e altri gruppi dei cosiddetti pacifisti radicali israeliani. Ex soldati e pacifisti oggi manifestano assieme, per chiedere la fine della politica fatta con le armi e per dare un segnale alla società israeliana, che pare oggi compatta a favore del massacro di Gaza. "Dobbiamo contenere la nostra rabbia" dicono gli obiettori israeliani, che spiegano come, per rivolgersi ai militari chiedendo loro di non obbedire agli ordini, sia necessario usare un vocabolario diverso da quello del campo pacifista in senso stretto. "Evitiamo di definire 'assassino' il ministro della Difesa e 'organizzazione terrorista' l'Idf (anche se in questo momento sembrano definizioni corrette)". Gli slogan degli ex soldati, invece, puntano altrove: "Vendetta non è sicurezza", "No all'uccisione di civili a Gaza e Sderot", "La distruzione di Gaza produce terrore" era scritto sui loro striscioni. Oggi però queste differenze non contano, l'importante, spiegano, è "contrastare l'atmosfera guerrafondaia che prevale nei media e nel sistema politico israeliani".
"Quest'ultima è stata una delle peggiori settimane nella storia del conflitto israelo-palestinese" dice a peaceReporter Arik Diamant, uno dei fondatori del movimento dei refusenik. "Centiniaia di civili uccisi, così tante vittime tra i bambini ... questo è troppo anche per una terra sanguinosa come questa. Non ci aspettavamo un simile sviluppo della crisi, e ne siamo rimasti sconvolti. Così, dopo tre anni di inattività abbiamo deciso di riprendere le attività per dire 'smettete!'. Ci siamo resi conto che nel discorso pubblico sugli eventi di Gaza mancava una voce. Ci sono state diverse proteste contro la guerra, ma la nostra è particolare perchè viene dall'interno dell'esercito".
Con l'inizio delle operazioni militari, molti soldati della riserva sono stati richiamati in servizio, tra loro anche alcuni attivisti di Courage to Refuse, che hanno subito rifiutato la chiamata. Normalmente un simile rifiuto comporta l'arrtesto, un processso e la carcerazione, ma in questo caso pare che gli ordini di arresto non siano ancora partiti. "Al momento - spiega ancora Diamant - sappiano di sette soldati che una settimana fa hanno rifiutato la chiamata, e da allora attendono di essere processati. Solo che non è successo nulla. Credo che lo scopo dell'Idf sia lasciare correre, per evitare che i media possano dare risalto alla storia. Forse li processeranno a guerra finita, ma non credo".
Come coordinate le vostre azioni e il tono della vostra protesta con gli altri movimenti pacifisti israeliani?
"Abbiamo già fatto due manifestazioni con loro e abbiamo anche organizzato degli incontri pubblici assieme. Credo che non ci sia differenza tra noi e loro. Tutto ciò che ci distingue dai cosiddetti pacifisti radicali è il fatto che noi siamo stati soldati e pensavamo che fosse una cosa buona. Usiamo un linguaggio pù soft perché conosciamo bene le dinamiche delle forze aramate e la situazione in cui si trovano i soldati prima di rifiutarsi di obbedire".

La maggioranza della popolazione israeliana non accetta di dialogare non i pacifisti, è più semplice per voi?
"Questa è l'unica ragione per cui esistiamo e abbiamo deciso di riprendere le attività. Non perché non crediamo nei metodi dei pacifisti, ma perché ci rendiamo contro che sono inefficaci se ci si rivolge al grande pubblico. Il pubblico israeliano ha bisogno di ascoltare qualcuno che non sia totalmente contrario alla guerra, qualcuno che sia stato un soldato e sappia cosa significa fare il proprio dovere in difesa del proprio paese... anche se quelle stesse persone pensano che l'attuale offensiva sia un'azione criminale. Il nostro ruolo è strategico e consiste nel prendere il discorso dei pacifisti e tradurlo in modo che il grande pubblico lo possa consumare".

Come giudichi la copertura dei media israeliani sulla guerra e sulle proteste contro la guerra?
"Molto male. L'atteggiamenti dei media rispetto alle manifestazioni contro la guerra è molto ostile, le proteste vengono presentate come esternazioni marginali organizzate da traditori. In generale si può certamente dire che i media presentano la linea dell'esercito e hanno un pregiudizio nei confronti dei refusenik e degli attivisti contro la guerra. Questa situazione, però, sta lentamente cambiando. Ad esempio, durante la prima settimana a protestare erano pacifisti, comunisti e anarchici, dunque le notizie su di loro sono state accantonate. Ma una settimana dopo alle proteste hanno partecipato anche ex soldati, allora anche la stampa ha iniziato a dare più spazio al movimento. É difficile, ma poco alla volta le ragioni di chi si oppone a questa guerra stanno guadagnando spazio e attenzione".


Permafrost ¦commenti (13) 

Commenti:
 
#1 14 Gennaio 2009 - 11:06
 
buondì!! ti ho scritto al possst precedente, bacii
Utente: dafnebuttini Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.dafnebuttini
#2 15 Gennaio 2009 - 08:56
 
anche noi statve disertiamo la gverra!!
Utente: phederpher Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.phederpher
#3 15 Gennaio 2009 - 15:37
 
Vedo che in molti hanno disertato i commenti.
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#4 20 Gennaio 2009 - 10:04
 
esiste ancora qualcuno che ha una coscienza e riesce a pensare con la propria testa. E su di loro che bisogna riporre la speranza !
Utente: SimoAcab Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.SimoAcab
#5 20 Gennaio 2009 - 12:48
 
la "poesia" iniziale è straordinaria! così come l'articolo intervista che riporti! 
Utente: fantasia972 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.fantasia972
#6 20 Gennaio 2009 - 20:12
 
Argomento scottante il conflitto israelo-palestinese, riesce a dividere (se mai ce ne fosse ancora più bisogno...) ulteriormente la sinistra. 
Vedi ultima diatriba tra Santoro e Annunziata in diretta TV durante annozero. 
Che dire cara Patrizia, mi sentirei di apoggiare quello che dice...ma.... 
lasciami lo spazio di un "ma" nella controversa questione..... 
3b
Utente: AgapeMark Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.AgapeMark
#7 20 Gennaio 2009 - 23:48
 
Brava Pralina, grazie per questo post. Sono così depressa e addolorata,arrabbiata e indignata per queste ultime vicende (e per quelle precedenti pure, come dice Moni Ovadia, grande persona, il popolo palestinese è il più solo al mondo). Quello che ebrei e israeliani dissidenti (saranno antisemiti?)hanno il coraggio di dire e fare viene taciuto dalla nostra informazione e persino la cosiddetta sinistra riescea dividersi sulle parole da dire per questi crimini di guerra. 
Io non sono riuscita a scrivere niente su questa terribile vicenda, una storia senza fine. Grazie per averlo fatto tu.
Utente: triana Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.triana
#8 21 Gennaio 2009 - 00:09
 
le giduglie sono phiori delicatij che prophumano di phresco... ne pharoh vn serto e adorneroh il tuo incarnato diaphano, 6 contenta? :)
Utente: phederpher Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.phederpher
#9 21 Gennaio 2009 - 10:54
 
Scusa la sincerità Patrì, è tutto vero quel che scrivi e che condanni, compresa la carenza di commenti, ma sarà che anche qui da noi le cose vanno così male che anche a chi poco importa (figurati a chi tanto, invece, importa) delle lordure che vede oltre patria, poco gli cale, e del fatto che il mondo stia andando in merda ogni giorno un po' di più? Perchè magari è già nella merda di suo, perchè forse è saturo, perchè magari ad un certo punto si sente crollare le spalle e senza nemmeno farci caso, pensa, leggendoti, qualcosa tipo "ma si... tanto prima o poi tocca di nuovo anche a noi?"... 

Non avrei scritto questo commento se non sapessi che mi capisci, e non è che me ne freghi del male altrui, è che so, come sai perfettamente anche tu, che da qui alla Via Lattea (se mai ne raggiungeremo la fine) sarà uguale, ed ancor più uguale sarà da un blog. 

Oggi alla fine dei conti dico PECCATO CHE DICHIARIAMO DI NON ESSERE TESTATE GIORNALISTICHE! 
(ma solo inutili opinionisti fai da te). 

Perchè se fossimo qualcuno di meno ma quanlcosa di meglio, forse varremmo di più, sia qui che nel mondo, e il sacrificio, il gioco, forse varrebbero metà candela, ma qualcuno almeno ci farebbe caso. 

Scusa, non ce l'ho con te. Oggi sono solo un'italiana di merda che ha imparato a guardare nelle tasche proprie solo per vedere che ce le ha piene e le bastano, e le pesano già così tanto che se qualcosa farà sarà per svuotare quelle sue per prime. 
Il mondo è ridiventato una jungla, e così sia! Almeno per me. (E anche questo è un algoritmo).
Utente: Vi0la Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Vi0la
#10 21 Gennaio 2009 - 13:24
 
Cara Vi0la, la cosa bella di questo blog, è che qui la gente si sente completamente a suo agio proprio nel dire la verità. Quindi non ti scusare mai con me, che il mio blog non è di quelli con bocche e cuori glitterati grazie a dio. Se c'è. 
Ora devo purtroppo staccare, ma ritorno volentieri... :)))
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#11 21 Gennaio 2009 - 15:33
 
Mi stanno bollendo le orecchie per una telefonata da un'ora e mezza per un libro da illustrare e altre storie... aaaaaaaaaaaaaargggggggghhhhhhhhh... 

Dicevamo, vedi Vi0la, il fatto è che io non ho alcuna presunzione di essere una opinionista. Se lo fossi, non perderei il tempo con il blog, perché il BLOG specialmente su Splinder (magari su Noblogs è un po' diverso) è un mezzo che viene utilizzato per esprimere al massimo dei sentimenti, normalmente e diffusamente e quantunquamente per parlare di che tempo fa, di quanti chili abbiamo perso, per mostrare quali scarpe abbiamo comprato, che cosa succede nel giardino di casa nostra, e quante candeline spegnamo. Detto questo, io ho il "vizietto" che però, personalmente, quando guardo dalla finestra di casa mia, penso anche ad "altro". Che cosa ci vuoi fare, è un vizio che avevo fin da bambina. Penso a cosa succede in giro, nel mondo, che cosa sta succedendo e quali i nessi causa effetto. E così sento il bisogno di parlarne, scrivendone. Male o bene? Chissà. Non è che suppongo che questo possa servire, men che mai mi aspetterei di poter cambiare il corso della STORIA. Lo faccio così, con umiltà, con sincerità, senza sentirmi superiore agli altri, come sono abituata a fare tutte le cose, dalla prima all'ultima della giornata. Cioè, è un fatto di preferenze. C'è chi sente il desiderio e l'urgenza di dire che da lui/lei nevica, che ha comprato il divano all'IKEA, che è in crisi con il blog... ed ha il sacrosanto diritto di farlo. Io a volte sento il bisogno di dire certe cose, così come sento il bisogno o la voglia di dire cose divertenti senza la presunzione di far ridere, e lo faccio, non perché poi aspetti di avere le leve del MONDO o di essere notata da un produttore televisivo, ma perché sono cose di cui si parla, a volte, in famiglia e fra gli amici. E allora, siccome voi per me siete amici e amiche, io ne parlo. 
Poi, se io veramente avessi le leve del mondo, mi impegnerei con tutte le forze per ristabilire la pace in tutti i paesi, ma per paradosso e per assurdità chi ha le leve del potere è condizionato dalla globalità del mondo intero, e la globalità la facciamo anche noi, nel nostro essere piccoli granelli di sabbia o piccole gocce del mare. O mare di merda, se preferisci, ma tant'è... ;)))
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#12 21 Gennaio 2009 - 17:04
 
Mi spiace solo di arrivare oggi, e non qualche giorno fa, a leggerti...Il come è stata gestita ieri l'informazione sulla visita di Ban Ki Moon alla Striscia dai nostri tg solo ieri, a bocce "ferme", è cosa che non smette di farmi incavolare. Li ha chiamati "crimini di guerra" e ha provato "orrore" per la "poca" distruzione che è riuscito a vedere (nel senso che non osava immaginare la vastità reale cosa fosse). Pare voglia portare i responabili davanti a una corte di giustizia internazionale. Su Al Jazeera, sentivo che in Inghilterra c'è già un gruppo di attivisti che sta lavorando a questo...Ma in che cavolo di paese viviamo?O meglio: ma davvero 'sti politici (tutti) pensano che basti oscurare una notizia ai tg o contestare Santoro, per far bere alla gente opinioni qualunquiste che ormai producono solo loro per autoconvincersi di avere qualche idea? Fortuna esiste Assisi, esiste Roma, esistono le migliaia di persone che le informazioni se le cercano ovunque, non certo nei Tg...Scusa lo sfogo, questa situazione mi ha fatto davvero incavolare...
Utente: kittymol77 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.kittymol77
#13 23 Gennaio 2009 - 07:50
 
;)
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