ululato da Pralina alle ore 10:22 lunedì, 31 marzo 2008
Grazie per tutti i vostri commenti che mi scaldano il cuore, in attesa di trovare un po' di tempo in più per passare dai vostri blog a strapazzarvi di coccole, vi posto una riflessione che ho fatto questa notte... e poi torno alle cose più serie, alla mia pittura!
Ci sono due categorie di persone che non riesco a sopportare. Gli invidiosi (una terza categoria, fuori concorso) mi fanno pena ma li ritengo pericolosi per la mia vita, perciò cerco di evitarli come la peste... ma i furbi e i presuntuosi, due categorie ampiamente rappresentate in ogni dove, specialmente nel nostro paese dove fare i "furbi" è la qualità migliore e la presunzione è l'unico modo di risolvere i problemi... ecco, i furbi e i presuntuosi mi fanno veramente incazzare.
Ci sono persone che si credono Gesù Cristo e si ritengono capaci di passeggiare sulle acque!
Persone dotate di raggi X, di poteri di guarigione, addirittura di resurrezione... terapeuti dell'anima che operano cambiamenti miracolosi in una settimana, come quelle pancere che ti fanno perdere 20 chili senza fatica... gente che appena ti vede ha già capito tutto di te, mentre tu sei lì che ancora cerchi, loro hanno già TROVATO!
Ebbene, venghino, siorre e siorri, la panacea per tutti i mali esiste, ma non è nelle vostre mani!
Io, che ho centinaia di difetti, non ho mai pensato di poter "guarire" una psiche sofferente ad esempio, mi limito ad ascoltare la gente quando vengono a confidarsi da me, faccio loro i tarocchi, mi immedesimo nei loro problemi e dopo avere ascoltato tanto, ispirata dalle immagini archetipe (meditazione junghiana) suggerisco alcune risoluzioni positive, con grande umiltà. Specificando che i tarocchi non sono LA risposta (non sono nemmeno un metodo scientifico) e che sarà la persona stessa a trovare, se vuole, la sua via migliore per stare bene.
Perché sono convinta che la "soluzione positiva" ci sia nella maggior parte dei casi, ma sta nella persona trovare la risposta dentro di sé, e non affidarsi a dei ciarlatani, guru o santoni.
La maggior parte delle volte, abbiamo solo bisogno di essere... ascoltati.
L'atto dell'ascolto significa accoglienza e amore. Significa svuotarsi di sé, e ciò non è per niente facile in una società competitiva ed egocentrica come la nostra. Si preferisce partire subito con un giudizio, che ovviamente non è che un muro!
Ci vuole tempo per la guarigione, un termine di misura che ormai con la connessione super veloce abbiamo perso. Quanto tempo? E' soggettivo, a volte le cose si risolvono in fretta, a volte no... ma di sicuro nessun* può stabilire i tempi degli altri.
Ci vuole molta umiltà per aiutare una psiche sofferente o malata, tanta ne deve avere il medico e il chirurgo che opera su un corpo, ma se persino un medico e un chirurgo possono sbagliare (e sono passibili di ripercussioni giudiziarie), non vedo perché chiunque possa fare diagnosi a casaccio addirittura on line sulla psiche umana, che fra l'altro è assai più complessa e imprevedibile del corpo fisico.
Ecco, ora non ho tempo per trattenermi oltre al computer, ho già rubato troppo tempo alla mia pittura che merita molto di più di un post, ma è solo per mettere giù un paio di riflessioni che di fronte a tanta sapienza sbandierata.
Perché onestamente di tanta saccenza ostentata, di tanti "apprendisti stregoni" che parlano per frasi fatte e ragionano per stereotipi ne ho le palle piene, e come diceva mio nonno, preferisco mettermi da parte davanti alla supponenza di chi crede di sapere tutto.
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giovedì 23 maggio 2013
31 marzo 2008
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