domenica 26 maggio 2013

16 novembre 2008

ululato da Pralina alle ore 23:26 domenica, 16 novembre 2008

Caro Signor giornalista... non mi riferisco a Lei scrittore della pagina culturale o sportiva e nemmeno a Lei, che spende le parole "giuste" per  dare un po' di cerone all'uomo politico di turno... mi sto rivolgendo a Lei, giornalista della cronaca nera, della Mala così la chiamavano una volta, così cantava Ornella Vanoni per metterci i brividi.



Caro Signor giornalista di cronaca nera , se la cronaca è un diritto anche quando è nera, e noi non vogliamo fare del razzismo perché nera, certo, la cronaca ha diritto di esserci d'ogni colore!
Ma perché, insieme alla cronaca, che è cosa sacrosanta e giusta (mica ci dimentichiamo dell'Illuminismo) Lei deve scrivere i nostri nomi e cognomi età anagrafica e indirizzo di casa? Perché deve fornire tutti quei particolari intimi delle nostre vite? e perché si permette addirittura di insinuare chi sia il colpevole, prima che ci pensi la magistratura? è possibile che il suo egocentrismo la faccia sentire così importante, da sopravvalutare la sua stessa parola? e cosa sono questi  vostri montaggi tendenziosi, che prendono le frasi, le estrapolano da un contesto, e le montano come vogliono per far quadrare il discorso in un altro modo? lo sa che questo montaggio che estrapola e assembla per un diverso risultato percettivo, si chiama inganno?

Si rende conto che ogni persona da quando nasce a quando muore ha il diritto d'avere una privacy e che questo diritto dovrebbe essere garantito dalla Costituzione?

Non ci sono forse le righe alle poste, alle banche e alle stazioni, non si danno le analisi dentro una busta chiusa, non si incarta il farmaco al banco della farmacia, perché la gente rispetti la privacy del vicino? e allora perché Lei, questa privacy, il rispetto dell'int imità di una persona, non solo non lo rispetta, ma ci defeca sopra allegramente?

Si rende conto, che di punto in bianco, per un incidente,  una morte improvvisa, un suicidio, o un fatto delittuoso, anche non grave, incidentale, cioè non voluto, cioè subìto, cioè da vittima, o da carnefici a metà, chiunque può ess ere additato, nome e cognome età anagrafica e indirizzo, e componenti della famiglia, e stato di salute, e religione, e s'era gay o lesbica, sposato o separato, e dove lavorava, e idee politiche, e cazzi e mazzi, e questa gogna mediatica resterà per sempre, caro il mio giornalista di cronaca m...nera! perché le smentite al massimo le metteranno in fondo al giornale, e nessuno le leggerà!

Ma Lei ha idea di quanti danni può provocare questo sbattere la gente nome e cognome e vita privata su un giornale? insinuare che una certa donna era depressa e un'altra aveva l'amante? scoperchiare il tetto di una casa, mettere a nudo la vita intima di una coppia, di una famiglia, che magari fino al giorno prima è stata sempre riservata?!
Noooo... certo che no, Lei vive sopra un pero! oppure crede che tutti, tranne Lei, facciano parte di un circo di cui Lei è il bigliettaio.

Allora sa cosa Le dico? Visto che Lei confonde, alla grande, il diritto di cronaca con quello di mettere alla gogna le persone, di inchiodarle a un ruolo che non hanno scelto o nel quale malauguratamente sono inciampate per disgrazia una volta nella vita, di sbeffeggiarle, insinuare, punzecchiare, riferire di sottecchi, facendo l'occhiolino. Pollice su o giù, come facevano i Romani.  Che sarei molto felice, anzi, euforica, se passasse una legge, che Le impone di mettere solo le iniziali non utilizzare foto prese da internet senza il permesso della persona interessata, che non Le da il permesso di frugare nelle mutande della gente, che non le consente di pubblicare interviste o frasi dette senza un permesso esplicito dell'interessato, che la obbliga a concordare con l'interessato come disporre l'intervista rilasciata prima di pubblicarla e di non cambiarla di una sola virgolaqualsiasi cosa accada e di che non Le permette di sostituirsi ai magistrati e di fare la star ai processi, e anche se sono sicura che questa legge non passerà mai, perché sono più forti gli interessi economici di vendite dei giornali, perché c'è tanta gente morbosa e malata e infelice e frustrata che li compra, beh, signor "giornalista" fintanto che non mi farete chiudere il blog per il vostro diritto di cronaca io stasera mi sono presa la briga di scrivere quello che penso! perché lo penso veramente! e se ne vada un po' a fare un culo! vah... e spero che mai, mai e poi mai, se dovesse succedermi qualcosa, metterete sui giornali me e tutta la mia famiglia! e se questa eventualità dovesse venire, beh, non rinuncerò ad accarezzare l'idea di tornare indietro, agli anni 70. Quando si diceva, che siete tutti pennivendoli. O servi del denaro.


Con una notevole dose di incazzatura in corpo, questo post è dedicato a una famiglia che sta subendo la gogna mediatica, e non auguro a nessuno di trovarsi in queste condizioni!


Permafrost ¦commenti (17) 
Commenti:
 

#1 17 Novembre 2008 - 07:55

A volte è molto più facile e sicuramente più remunerativo sbattere il "mostro" in prima pagina, tanta gente ama leggere le morbosità intorno a vicende salvo a volte rivelarsi solo castelli in aria, ma a questo punto il danno è fatto
Utente: agrimonia Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.agrimonia

#2 17 Novembre 2008 - 08:34

Quanto hai ragione !

Passo poco ma ci sono
Utente: LaGradisca Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.LaGradisca

#3 17 Novembre 2008 - 21:49

Grazie a tutt*, carissimo Ninni, come ben sai, sono furiosa, sono episodi che mi riaprono ferite, voragini, mai rimarginate completamente. Sicuramente conoscerai quel favoloso romanzo che s'intitola "L'onore perduto di Katharina Blum" che ho un po' ripercorso mentalmente, ed emotivamente, durante la stesura del mio romanzo "L'ultimo colpo di Horst Fantazzini".
Quando ti ho parlato della "superficialità" dell'informazione, non ho usato la parola più adatta. In realtà si tratta di una casella (l'articolo, il trafiletto) dentro la quale deve starci tutta la vita di una persona. Una sola parola fuori posto, può fornire uno spunto, un'indicazione errata al lettore. E la scelta di una foto anziché un'altra può essere fuorviante. Saprai sicuramente queste cose meglio di me. Che non sono giornalista. Che la stampa l'ho spesso usata come fanno molti, dopo una lettura veloce: per incartarci le scarpe, per coprire il pavimento quando s'imbianca casa... ma poi ci si trova coinvolti, e cambiano diametralmente le cose... e allora...

Un caro saluto e grazie infinite per la gentilezza.
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina

#4 17 Novembre 2008 - 22:35

Ciao Pralina,un passaggio veloce :-)
Utente: giannierre Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.giannierre

#5 18 Novembre 2008 - 08:27

Accidenti......
Utente: Floripedis Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Floripedis

#6 18 Novembre 2008 - 10:25

Cara Prali. E che? Ti meravigli? E che dire poi di queste "nefandezze" commesse in TV? Dove la notizia la "subisci"? (il giornale puoi anche non comperarlo..). Ma, siamo in "democrazia", c'è il "diritto all'informazione" (o "dell'informazione") e quindi, i sigg. Giornalisti (Pennivendoli) si credono in diritto di fare quel "beato cazzo" che vogliono. Avendo anche il vantaggio di non avere (ed eventualmente non pubblicare) il contradditorio. Che ce vuoi fà Prali? C'abbiamo la Democrazzia, ecche vuoi de più? Un abbraccione.
Utente: Stenka Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Stenka

#7 18 Novembre 2008 - 14:00

Ciao Pralì,
mi associo alla tua "rabbia"...aggiungendo che purtroppo la Legge Italiana prevede sì un qualcosa, senza mai dimenticarsi di prevedere anche l'esatto contrario della cosa medesima...parlo di quella italiana perchè è quella che meglio conosco - basta dare un'occhiata al codice penale Aggiornato!

Privacy...no comment...!

Ti lascio con un abbraccio sincero, tata...baci, eris...
Utente: eris64 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.eris64

#8 18 Novembre 2008 - 15:05

E' proprio quello che fa la differenza fra un giornalista e un pennivendolo: il giornalista racconta i fatti, e lo fa nel rispetto della legge, che include la privacy; il pennivendolo racconta, e spesso crea, gli scandali, per tornaconto personale. Che sia per aumentare le tirature o per eseguire gli ordini di qualche capo dietro le quinte.
Utente: Simonedejenet Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Simonedejenet

#9 20 Novembre 2008 - 15:54

Carissima Pralina le tue parole sono sacrosante, ma non si può generalizzare. Ci sono tanti onesti lavoratori della penna (io ne ho sposato uno!) che prima di spandere inchiostro verificano e si accertano. Non pubblicare, per legge, i nomi dei protagonisti dei fatti potrebbe diventare un vantaggio per tutti quelli che invece meritano di essere messi in vetrina. Basterebbe che ognuno facesse la sua parte con serietà ed onestà.. ma forse questa è una bella favola!!
Ti leggo sempre con grande piacere!
Un bacio.
::)) Lo'
Utente: uovodidodoContattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.uovodidodo

#10 

Io invece sarei per fare una legge per non permettere a nessuno di pubblicare per esteso nome e cognome, nelle pagine della cronaca nera, e ripeto solo in quelle della "nera" non quelle culturali o sportive ci mancherebbe... non ha alcuna utilità per la giustizia, anzi, mi trovai per disgrazia in questa situazione, molti anni fa, e la mia famiglia ebbe ripercussioni gravissime. Mia madre fu tormentata di telefonate anche nel cuore della notte. La gente nella maggior parte dei casi non è in grado di ergersi a giudice delle situazioni, siamo arrivati al punto che le vicende della cronaca nera con nomi e cognomi si possono commentare nei blog, come lo era la piazza quando mandavano sulla forca un uomo. Mi fa orrore questa cosa, perdonami, ma io la penso così...
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina

#11 21 Novembre 2008 - 14:40

una segnalazione per te ..

ciao pralina*
guarda qua:

http://planbbureau.splinder.com
Utente: orsarossa Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.orsarossa

#12 21 Novembre 2008 - 20:16

ciao pralina trecentocinquantunomila baci
Utente: AgapeMark Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.AgapeMark

#13 23 Novembre 2008 - 13:44

già molti anni fa scrissi alla radio perchè una nota giornalista aveva pensato bene di citare anche dove fosse ricoverata la vittima, non solo Ospedale ma anche reparto e piano.
Naturalmente non ottenni mai una risposta.

Montanelli ed Enzo Biagi sono morti..... volendo essere provocatorio oggi i "giornalisti" si dividono in due gruppi:
1) sono stati uccisi, vivono sotto scorta, vengono querelati dai potenti
2) quelli che vanno da una povera donna che ha appena perso un congiunto e le chiedono, a cadavere ancora caldo, "lei cosa prova in questo momento" ?!!!!!!!

chiamarli entrambi giornalisti è d'altronde come dire che sia Robert DeNiro che la Marini sono degli attori.

Una volta dicevano che l'unico indiano buono era l'indiano morto...... (o parlavano dei magistrati??!!!) .... quindi penso alla Gabanelli e mi tocco i gioielli anche per lei!!!
Utente: burp65Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.burp65

#14 27 Novembre 2008 - 12:34

concluderei con un "ECCHECCAZZ...!!!"
utente anonimo

#15 29 Novembre 2008 - 12:56

Ciao Pralina, un caro saluto. Ma sbaglio oppure è sparito un mio commento? Boh...

Un abbraccio. 
Utente: Alexdiavoletto Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Alexdiavoletto
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