venerdì 24 maggio 2013

13 maggio 2008

ululato da Pralina alle ore 08:40 martedì, 13 maggio 2008

"Lo sapevi, peccare non significa fare il male:
non fare il bene, questo significa peccare.
Quanto bene tu potevi fare! E non l’ hai fatto:
non c’è stato un peccatore più grande di te."

(Pier Paolo Pasolini)

Quante volte "avremmo potuto fare" e non abbiamo fatto, una foto, un sorriso, un gesto, una parola, un atteggiamento per cambiare il corso delle cose. 

Quante volte ci pentiamo di non avere fatto abbastanza, perché il tempo passa inesorabile e le cose si forgiano in un certo modo, senza avere la possibilità di riforgiarsi un'altra volta. Perché un bimbo, una bimba (come ognuno di noi) è un pezzo unico e irripetibile, perché non ci sarà un'altra possibilità di "rimediare".

Me lo chiedo spesso, pensando a mio figlio, a ciò che da madre sono riuscita a non dargli in passato. 

Penso che i genitori sono gli esseri più imperfetti di tutti, che hanno delle responsabilità immense ed eterne a fronte di scarsi mezzi e moltissimi limiti. Molti di noi si sono sposati ancora immaturi travolti dall'onda della passione amorosa, scoprono di essere incompatibili con il loro coniuge quando hanno già procreato, si trovano separati in giovane età, crescono i figli da soli e con un macigno enorme addosso, un grande dito puntato contro. Molti di noi scoprono che esiste una terapia familiare quand'è troppo tardi, quando le cose si sono già guastate, come successe per me e il mio ex marito.

Penso che ognuno di noi genitore fa "scontare" le colpe dei nostri genitori pur inconsapevolmente. Non parlo di peccati gravi, non parlo di abusi o altro. Quelli sono gli orrori che molti di noi si portano dentro, e chi di noi ha avuto il coraggio, ha sicuramente spezzato la catena eterna che ci legava ai nostri padri padroni o addirittura carnefici. Parlo di vita quotidiana, di educazione, di piccole (grandi) mancanze che si sommano, di comportamenti deficitari o di errori nell'impostazione di una relazione.

Non credo di avere fatto il "male" in assoluto, ma mi chiedo spesso se ho fatto sempre il bene di mio figlio, e devo essere sincera, non ne sono sempre sicura.

Ma sia nel male che nel bene, sono ricambiata da lui con la stessa moneta.



Permafrost ¦commenti (42) 

Commenti:
 
#1 13 Maggio 2008 - 10:37
 
cara pralina posso riassumere il mio pensiero a riguardo dicendo che è difficile essere genitore solo per chi ha la sensibilità di accorgersene. molti nemmeno se ne accorgono e vanno avanti senza guarsi intorno e dentro. questo è veramente il danno, e non dipende dall'essere in coppia o single. dall'essere separato o in una coppia omo. dipende esclusivamente dalle persone coinvolte e dal loro desiderio di esserci sempre e comunque, dal voler rischiare parti anche importanti di se, dalla volontà di rinunciare a parti di se per l'altro. 
Utente: spalluzza Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.spalluzza
#2 13 Maggio 2008 - 11:52
 
un discorso difficile da affrontare anche per me.. difficile sia come figlia, sia come madre. Complicazioni che sono state dolorose e inutili. E hai ragione, basterebbe poco.. 

:-)
Utente: lacolf Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.lacolf
#3 13 Maggio 2008 - 13:16
 
alle volte come figlia, mi viene da dire: "questa colpa è dei miei genitori, non mia" 

poi razionalizzo, e mi rendo conto che loro sono esseri umani, e non sono perfetti, e se hanno commesso qualche sbaglio, mi dico sempliemente: "questa è una cosa che io cercherò di non fare se avrò un figlio mio" 

ma nessuno mi rassicura sul fatto che farò un altro tipo di errore 

è la vita, che è fatta così 

un grande sorriso a te, mamma Pralì 


p.s. conosci mica qualche libreria in quel di Firenze gentile e bendisposta a ospitare una presentazione di un paio di libri storici, senza far pagare una lira? :D
Utente: Eliselle Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Eliselle
#4 13 Maggio 2008 - 17:09
 
Che bel post, come madre ho faticato e non poco a dimenticare certe durezze subite da "figlia" come alcune frasi che mi risuonavano come un'eco lontano, l'avarizia di abbracci e baci che cercati poi in età adulta mi sembravano ridicoli (mio figlio è abituato al bacio della buonanotte e del buongiorno) penso e soprattutto spero di essere da guida a mio figlio e di non imporre mai la mia idea, ma solo riflessioni e se così non fosse io so in cuor mio di avercela messa tutta, alcune cose viste dal'altra parte della barricata son completamente diverse e forse essere mamma mi ha aiutato a capire alcune loro lacune, ma comunque non degne di giustificazioni
Utente: agrimonia Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.agrimonia
#5 13 Maggio 2008 - 17:24
 
non si tratta di far scontare le colpe dei genitori ai figli: secondo Louise Hay, siamo vittime di altre vittime: tutti noi ripetiamo all'infinito i modelli dell'infanzia, di generazione in generazione, ma non c'è alcuna rivalsa in questo. Forse ha ragione quando scrive che il segreto è perdonare davvero e cambiare gli schemi mentali. 
Ciao :-)
Utente: cyrano56 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.cyrano56
#6 13 Maggio 2008 - 17:27
 
è questo l'importante, che il rapporto sia sempre ambivalente. anche lui ti fa e ti farà del male, proprio come tu sicuramente ne hai fatto a lui, e lo dico da figlia. sono sicura che qualunque genitore fa del male al proprio figlio, involontariamente ma inevitabilmente. è un rapporto complicato, quello coi nostri genitori. personalmente, devo ancora venirne a capo.
Utente: Ala05 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Ala05
#7 13 Maggio 2008 - 18:01
 
Circa due mesi fa è apparso su alcuni quotidiani un appello sull'educazione. 
Era nato sull'onda del meeting settembrino di CL a Rimini, è firmato da intellettuali, giornalisti (Ahinoi che brutta razza, orrida, di parolai arroganti!!!), scrittori, docenti, scienziati, imprenditori e ora continua più o meno visibilmente a girare raccogliendo altre firme. Messaggio fondamentale dell'appello è che oggi sia "in crisi la capacità di una generazione di adulti di educare i propri figli" e che si tratti di una vera e propria emergenza nazionale, ancor più grave di quella politica ed economica. Crediano che la maggioranza di noi tutti resti allibita e incredula davanti ad affermazioni simili: Ma come, l'educazione è un problema? Ma quando mai? Se chiedessero a un campione di genitori se stanno o no educando i loro figli, quasi tutti risponderebbero in coro: Ma sì, certo! 

Riteniamo che, noi tutti, abbiamo dell'educazione un'idea un po' vaga e anche bifronte; da un lato, pensiamo che si tratti solo di insegnare ai figli due o tre cosucce quali: proferire qualche strascicato buongiorno e buonasera; lavarsi i denti e non mettersi le dita nel naso in pubblico; dall'altro lato, la parola educazione ci suscita immagini truculente, tipo padri feroci che picchiano i figli o anche solo li mandano a letto senza cena. Insomma, per noi l'educazione o è una irrilevante questione formale oppure è un macigno di crudeltà e quindi la aborriamo come la peste. 

Il clima postsessantottino, in cui viviamo immersi da circa quarant'anni e che sembra destinato a durare altri quaranta, non aiuta, impedendoci di vedere alcunché di buono nelle parola educazione. L'abbiamo per sempre associata a parole "brutte" quali autorità, autoritarismo, antidemocratico, illiberale, repressivo. Insomma, pare molto scorretto oggi educare un figlio. Pare un gesto violento e autoritario, che limita fortemente la libertà del giovane, la sua crescita autonoma e il suo cosiddetto percorso interiore. E i genitori oggi, va da sé, mai vorrebbero in alcun modo limitare un figlio. 

E pensare che la parola educazione, di per sé, è così innocente! Se guardiamo alla sua etimologia, viene da e-ducere chee vuol dire condurre via, condurre fuori da.... C’è l’idea di fare uscire, portare all’aperto; per far ciò, certo, bisognerebbe indicare, proporre, forse anche imporre, una via. Ohibò e perché mai addirittura imporre? Leveranno qui gli scudi alcuni. 
Semplice: perché se a noi adulti sembra buona una certa via, è naturale che vorremmo che nostro figlio la prendesse; E gliela vorremo indicare con forza, cioè anche forzandolo un po', almeno all'inizio. 
Perché mai faremmo tale violenza a nostro figlio? 

Perché abbiamo una convinzione! 
Una convinzione che rischiara così tanto la nostra vita e la fornisce di un senso, che vogliamo condividerla con nostro figlio, vogliamo passargliela, perché illumini anche la sua vita. 

Arbitrario, autoritario, violento? Può darsi. Non sappiamo se l'appello della "crisi educazionale" di Benedetto XVI l'avremmo mai letto (non siamo legati, assolutamente, al mondo cattolico…). E non sappiamo se l'abbiamo capito nella sua vera essenza. Ma ci piace, moltissimo, l'idea che educare voglia dire prendersi un rischio, che l'adulto indichi con forza una via, ma poi accetti il rischio che il figlio non la scelga, che ne prenda un'altra tutta diversa. 
E' qui che viene tutelato, anzi, esaltato l'aspetto democratico dell'educazione. 
L'adulto deve rischiare di essere perdente. Non importa, avrà comunque passato al figlio l'idea che esiste qualcuno che crede in qualcosa, a tal punto da volere che altri ne seguano l'esempio. Questa è l'idea forte che passerà al giovane: che ci siano passioni, preferenze, convinzioni, e che non è sempre tutto uguale, intercambiabile, opinabile, indifferente. 

Non vorremmo mai che il problema educativo interessasse quasi esclusivamente i cattolici, oppure in generale le famiglie che sfortunatamente sono meno agiate, meno colte e vivono in un mondo arretrato di qualche decina d'anni: ci sembra a volte, qua e là, di aver notato proprio questo e cioè che solo gli appartenenti a tali categorie sono ancora in grado di sgridare un figlio, persino di punirlo o premiarlo e di indicargli fortemente la via, esigendo (esigendo!) moltissimo da lui. A costoro non fa tutto uguale e non hanno paura di limitare un figlio. Se vedono che fa una cosa che secondo loro è sbagliata, gli vietano di farla! Tutto qui! 

Noi invece tanto colti, laici, noi postsessantotto, postdiluvio, postdatati, postdottori, nonché postumi di noi stessi, ci siamo autoimmobilizzati: non battiamo palpebra difronte al figlio che non studia, non lavora, non rientra a casa (a un'ora decente), non aiuta, non legge. Siamo rispettosi delle sue scelte e orgogliosi di non limitarlo. 

Certo, c'è un piccolo problemino che soggiace a tutto questo discorso: bisognerebbe, per educare, sapere almeno in linea di massima che cosa è giusto e che cosa è sbagliato e quali sono le vie buone dove vorremmo condurre i nostri figli; ma questo è esattamente quel che non sappiamo più e questa è esattamente la sfida che ci attende. Siamo lontani persino dalla certezza pur negativa del montaliano "solo questo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo e ciò che non vogliamo". Non sappiamo più niente e rimaniamo immobilizzati e dubbiosi. Confusamente sentiamo che non è bello che i nostri figli passino il pomeriggio davanti a un videogioco dove il marine trucida il vietcong. Non ci piace, non vorremmo che lo facessero, ma non sappiamo bene in nome di quale principio assoluto e condiviso vietarlo. Inoltre non vogliamo per nulla incrinare la felice beatitudine dei nostri figli, creando motivi di scontro: lavoriamo tutto il giorno, torniamo a casa stanchi morti e ci affaticherebbe "non poco" combattere e difendere strenuamente le nostre idee; più comodo abbandonare le mucche al pascolo. 

Infine, così fan tutti… 

Dunque, per queste ragioni, se anche - forzandoci molto - riusciamo a dare regole e divieti, sono regole e divieti molli, che non hanno dietro niente, nessuna ragione che li motivi. Regole e divieti di cartapesta, come un set di Cinecittà. Al massimo, di fronte al figlio che si inanella naso orecchie e ombelico, osiamo dire: preferirei di no. Come il famoso scrivano Bartleby
E così approdiamo a quella che mi pare oggi la filosofia trionfante, quella del laisser faire! 
Lasciamo fare e speriamo che passi. 
Come l'influenza. 

Ci viene da pensare a Fetonte. 

Se suo padre, niente meno che il dio Sole, gli avesse rifiutato di fargli guidare il carro infuocato, oggi sarebbe ancora vivo. Doveva impedirglielo: ilfiglio era giovane, inesperto e quel carro troppo pericoloso. Ma tant'è. Andò così e Fetonte, fulminato da Zeus, precipitò, dritto filato, nel Po. A futura memoria. 

La domanda ora è questa, mia Signora, a cui rispondere crocettando la casella giusta: 

Il dio Sole è stato: 

a) un padre debole e vigliacco, 
b) un uomo (un dio!) mirabilmente liberale, 
oppure 
c) semplicemente politically correct? 

Non dimenticate, Milady, che noi siamo quei figli che abbiamo davanti e che trovarono nella nostra precedente genìa i medesimi problemi. 

Nel chiedervi perdono per la lunghezza di tale personalissimo pensiero, siamo ad affrirVi per Voi ed i Vostri attenti lettori le nostre più profonde cordialità. 
Buona serata

Utente: LordNinni Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.LordNinni
#8 13 Maggio 2008 - 18:41
 
Patrì! Conoscendoti di persona e quindi molto al di là di splinder, io questo post non me lo spiego... se è un'autocritica. Se sono dubbi beh, a tutti i genitori DEVONO venire dubbi, anche quando pare che vada tutto bene, ma secondo me non sei tu quella che dovrebbe averne troppi. (Qui pare che ne hai più di quelli che dici...) 

Io non ne ho molti, non so se sia giusto o sbagliato. So di essermi imposta quando lo ritenevo e di aver lasciato scelte quando mi pareva si potesse. So di aver fatto giusta almeno una cosa: ho dato esempi (spero buoni) più che insegnamenti "a priori". Ma a parte tutto penso che i genitori perfetti non esistano come non esistono i figli perfetti. Non sono permissiva, ma argomento tutto quindi do un senso alle cose... 

Beh, avrei dovuto parlare al passato però, data l'età di mio figlio ^_* (a proposito ti saluta e ti abbraccia :))
Utente: Vi0la Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Vi0la
#9 13 Maggio 2008 - 18:45
 
ciao Pralinuzza :-)
Utente: giannierre Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.giannierre
#10 13 Maggio 2008 - 19:15
 
come figlia sono anni e anni che cerco di farmi accettare da mia madre soffrendo pene immense come madre mi domando spesso e lo chiedo anche ad Alessia come sono io come madre...in tutta onestà non sono contenta di me...:(
Utente: monicamarghetti Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.monicamarghetti
#11 13 Maggio 2008 - 20:08
 



Ehm, forse con il "LEGO", rendemmo meglio l'idea. 

Cordialità
Utente: LordNinni Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.LordNinni
#12 14 Maggio 2008 - 08:35
 
Grazie veramente dei commenti, che mi leggo tutti, poi appena ho un po' di tempo torno a rispondervi singolarmente... grazie davvero!!!!!
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#13 14 Maggio 2008 - 10:13
 
@ spalluzza... condivido in pieno quando dici "è difficile essere genitore solo per chi ha la sensibilità di accorgersene. molti nemmeno se ne accorgono e vanno avanti senza guardarsi intorno e dentro." 

@ lacolf... la nostra sensibilità... ;)
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#14 14 Maggio 2008 - 10:26
 
@ Eliselle... ma ciao cara, certo, da figli tutto è più facile, i giudizi si sprecano, pure a me capitava, poi, quando abbiamo figli, ci accorgiamo che non dev'esser stato così semplice... mica è come fare una passeggiata... più facile andare in orbita nello spazio o scalare una montagna, che crescere un figlio una figlia... :))) una libreria in quel di Firenze gentile e bendisposta a ospitare una presentazione di un paio di libri storici, senza far pagare una lira? ecco una domanda da un milione di dollari, come sai la mia esperienza con la Edison è stata disastrosa, ma se mi capita, altrove, mi informo... ;) 

@ agrimonia... bello il tuo commento, è vero, bisogna progredire, gli errori dei nostri genitori si possono capire ma non condividere, qui sta la nostra forza di generazione "critica" che spezza le catene di eterni meccanismi tramandati da padre in figlio/madre in figlia... :))) 

@ CyranA... vero, siamo vittime di vittime, "carnefici" veri sono pochi, perdonare è il gesto migliore, a volte occorre una vita per riuscire a farlo... :))) 

@ Ala05... a volte mi chiedo, se fanno meglio coloro che decidono di non mettere al mondo figli, poi mi dico che non c'è sempre e comunque una volontà ferrea, spesso siamo come "manovrati" dai sensi, dalla fatalità, da ciò che chiamano "destino" e soprattutto dalla biologia... un bacio! 

Torno più tardi, ora non ce la faccio a seguire il blog.
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#15 14 Maggio 2008 - 11:50
 
Chi non ha peccato scagli la prima pietra.Ogni uomo è unico ed inquanto tale ha necessità proprie.Non è facile capirle subito ,occorre del tempo, particolare attenzione e grande sensibilità.Spesso quando si trova la chiave si sono già commessi parecchi errori.Credo che il preoccuparsi di tutta questa faccenda sia già tanto ma bisogna ricordare che non tutti abbiamo la fortuna di essere acculturati ed evoluti e che non tutti abbiamo la voglia e la possibilità di capire le cose della vita.Ogni cosa va relazionata ad un epoca e ad una condizione sociale, sono pochi i genitori che deliberatamente agiscono per il male dei figli i cosidetti mostri.Tutti quanti noi siamo solo degli inesperti .Concludo quindi con il famoso detto:sbagliando s'impara! 
L'importante è imparare.
Utente: donnafranca Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.donnafranca
#16 14 Maggio 2008 - 16:00
 
Cara Pralina sono certa che mi permetti di scrivere due cosette a lord ninni.Ormai mi conosci e sai bene che non è per invadere più di tanto il campo altrui.Vorrei solo sottolineare a questo gentil signore che dovrebbe rivedere il concetto di educazione,educare non vuol di certo dire forgiare ne deviare la strada altrui ma accompagnare nelle scelte con saggezza ed equilibrio. Il problema è che la generazione di post sessantottini non possedendo saggezza ed equilibrio ha danneggiato i propri figli tanto quanto la generazione dei padri padroni.Due aspetti diversi dello stesso male direi. 
Quello che oggi manca è il rispetto degli altri ,dei luoghi che appartengono a tutti e della natura stessa.Questo fenomeno ormai dilagante è diventata vera arroganza e l'arroganza non è di certo educata.Quindi trovo che il concetto di educazione sia molto più semplice di ciò che appare.La cosa che voglio comunque sottolineare al lord è che in tutto il suo discorso manca proprio la frase rispetto per gli altri.Spero non me ne voglia in caso metteremo tutto a posto con dei baci.
Utente: donnafranca Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.donnafranca
#17 14 Maggio 2008 - 17:14
 
@ donnafranca... d'accordissimo con te quando scrivi "Il problema è che la generazione di post sessantottini non possedendo saggezza ed equilibrio ha danneggiato i propri figli tanto quanto la generazione dei padri padroni. Due aspetti diversi dello stesso male direi." e ancora più d'accordo sul discorso del RISPETTO, che mi sembra fondamentale nell'educazione. Su ciò che dice Lordninni magari tornerò, purtroppo sono giorni un po' particolari ho pochissimo tempo... :) un abbraccio!
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#18 14 Maggio 2008 - 20:54
 
Pur non avendo figli....penso che il difficile sia ricordarsi giorno dopo giorno che un figlio e' un altro essere vivente con le sue idee, i suoi sogni, i suoi desideri...e che bisognerebbe lasciarlo libero di fare le sue scelte...eventualmente anche di sbagliare. 
Hai toccato un tasto un po' dolente :) 
Utente: Le1ChatNoir Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Le1ChatNoir
#19 14 Maggio 2008 - 21:15
 
ciao pralinix.....ti ho scritto in pvt.
Utente: jobst68Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.jobst68
#20 14 Maggio 2008 - 21:16
 
poi mi dirai ( per quella cosa). 

:-PP
Utente: jobst68Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.jobst68
#21 14 Maggio 2008 - 21:27
 
Sì sì sì... ^______________^
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#22 14 Maggio 2008 - 21:29
 
ma grazie bellezza!
Utente: jobst68Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.jobst68
#23 14 Maggio 2008 - 21:31
 
Ma prego Jobst! è un piacere... ;) baci di buonanotte, fra poco levo le tende, sono cotta... :)))
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#24 14 Maggio 2008 - 21:43
 
"Ed io mi complimentai con quelli che mai nacquero, perchè non ebbero mai a vedere la grande fatica del vivere che c'è sotto il sole, per noi tutti" Qoeleth, Vecchio Testamento (che citato da me è il max della perversità!!)
Utente: phederpher Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.phederpher
#25 15 Maggio 2008 - 12:28
 
Ciao Pralina, 
beh... vedo che hai ricevuto commenti variegati, dunque non mi soffermerò sul tema educazione. 

Penso che tu sia abbastanza cosciente degli eventuali "errori" commessi nei confronti di tuo figlio, o mancanze - dunque possa sempre rimediare, stella ;0). 

Bella l'apertura con versi di Pasolini! 
Poeta che amo moltissimo, ma che pochi purtroppo conoscono nella sua prosa, così delicata e profonda e feroce al contempo... 

Ti lascio qui un mio sorriso. 
Ed un : sii meno esigente nei confronti di te stessa, ogni tanto ;0)!!! Sorridi!!! Baci, eris...
Utente: eris64 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.eris64
#26 15 Maggio 2008 - 13:45
 
@ LordNinni... "bisognerebbe, per educare, sapere almeno in linea di massima che cosa è giusto e che cosa è sbagliato e quali sono le vie buone dove vorremmo condurre i nostri figli; ma questo è esattamente quel che non sappiamo più e questa è esattamente la sfida che ci attende." beh, non credo di sapere tutto e non credo nemmeno che sia indispensabile sapere tutto, a volte, basta un po' di intuito o di buon senso o di senso pratico, certo, anche il senso pratico è sorretto da un insieme di valori morali, ma allora cos'è giusto e cos'è sbagliato? forse le risposte si trovano anche strada facendo e non solo a priori... in fondo, l'educazione è anche un cantiere aperto, perché il bambino è anche (soprattutto) un individuo unico e irripetibile che può avere comportamenti del tutto imprevedibili, certo sarebbe meraviglioso poter coniugare il rigore morale con l'elasticità mentale... a volte l'elasticità confina con la "debolezza" così come il rigore confina con la rigidità e la scleroticità, nessuno dei due atteggiamenti a mio parere è positivo, come dice donnafranca la virtù dovrebbe stare nel mezzo... ma, ripeto, è assai difficile... :)))
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#27 15 Maggio 2008 - 14:00
 
@ Vi0la... bello quando dici "So di aver fatto giusta almeno una cosa: ho dato esempi (spero buoni) più che insegnamenti a priori". Ecco un punto fondamentale: l'insegnamento si dovrebbe basare su esempi pratici, coerenti, il "dare l'esempio" che vale più di mille parole. Per la mia esperienza, so che hanno funzionato bene le cose che io ho insegnato a mio figlio in questo modo. Ad esempio sono riuscita a trasmettergli (ma non solo io, anche il suo papà) la schiettezza, la generosità, l'ironia, il senso dell'umorismo, lo spirito critico, il gusto dell'analisi, l'amore per la lettura, l'amore per gli animali, il rispetto per i soggetti deboli (bambini piccoli, anziani e diversamente abili), abbastanza la puntualità, e un senso di indipendenza anche affettiva (quest'ultimo coltivato a fatica a costo di bastonarmi sul lato ansioso). L'ho indirizzato da bimbo piccolissimo vero lo sport (piscina dall'età di 10 mesi, calcio e rugby). Viceversa non hanno funzionato le cose in cui non sono riuscita ad essere convincente, per un difetto di sfiducia in me stessa, che ha portato a negligenze, incoerenze e "debolezze". 
Un grande abbraccio!!! 

@ Giannino... ^_____________^ 

@ Monì... io e te sappiamo quanto è costato il rapporto con le nostre rispettive mamme e quanto è bello ritrovarle oggi, cambiate e infinitamente belle!!!!!!
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#28 15 Maggio 2008 - 14:06
 
@ Le1ChatNoir... "penso che il difficile sia ricordarsi giorno dopo giorno che un figlio e' un altro essere vivente con le sue idee, i suoi sogni, i suoi desideri...e che bisognerebbe lasciarlo libero di fare le sue scelte...eventualmente anche di sbagliare." quant'è vero!!!!! libertà di sbagliare, questo è un altro punto importantissimo dell'educazione, il papà di mio figlio ad esempio è molto più rigido di me su questo piano, io sono una vecchia frikkettona... ;) 

@ phederpher... anch'io mi complimento con coloro che mai nacquero, ma non so a chi stringere le mani... ;) ciao Andrea caro, ti strizzo!!!! 

@ eris64... sì... ^____________^ dovrei essere meno esigente e più puntuale e veloce... farò tesoro di questo! Me lo devo! 

UN ABBRACCIO GRANDISSIMO A VOI TUTT*.
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#29 15 Maggio 2008 - 17:01
 
Patrì anche per me non hanno funzionato le cose in cui non sono stata convincente, ma siamo umani, fallibili e la vita la viviamo giorno per giorno, e troppe cose nemmeno le possiamo prevedere, quindi anche per dare il cattivo esempio c'è tempo tutta la vita... ma al di là di questo io ti vedo intelligente e sensibile come donna e non potevi essere diversa come madre, ma lo sai ^_*...
Utente: Vi0la Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Vi0la
#30 15 Maggio 2008 - 17:06
 
che dirti? 
hanno già parlato gli altri prima di me...e, più o meno, hanno scritto ciò che avrei scritto io. 

tu sei una mamma. 
e già esserlo è un dono, un privilegio. 
in più sei una Gran Donna. 
(notare le maiuscole che non sono state messe a caso). 

quindi il binomio è perfetto. 

sei una meraviglia Pralì, lo dico di tutto cuore. 
Utente: shotenzenjin Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.shotenzenjin
#31 15 Maggio 2008 - 19:01
 
ho letto il tuo post. 
schiettissima Pralina:-) 
E chi è perfetta? 
Si vive e si fa bene e si fa male........ 
e ahò, che vuoi farci? 
Nessuno è perfetto nell'Universo intero. 
Ricordo un'amica, na vita fa.in una comune , in toscana.. 
Ha avuto il primo figlio.....era la madre che tutti avremmo voluto, sai? 
Comprensiva, freak, 
serena, 
insegnava, pensa... 
ed il figlio la voleva normale, voleva la tivvù a colori....e la voleva truccata.....:-) 
Ora, Lei è andata ad insegnare in Africa....ed il figlio è un uomo - formato, sereno ed un po' freak fuori tempo, ma lo è inside. 
Il seme non si perde.... 
ci sono dei ragionevoli momenti di disincontri, 
e poi, riavvicinamenti..... 
e bim e bom. 
Sarai sicuramente una mamma accogliente. 
Un bacio dolce donna.
Utente: percynhax Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.percynhax
#32 16 Maggio 2008 - 06:47
 
*____* un bacio buona giornata Pralina cara! 
monì
Utente: monicamarghetti Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.monicamarghetti
#33 16 Maggio 2008 - 06:50
 
Sei ricambiata da lui con la stessa moneta? Ti va ancora bene. Pensa che ci sono genitori che cercano di dare e fare tutto il bene del mondo per un figlio e magari questi li ricambia ammazzandoli... Va là, non lamentiamoci! :-) Bacini e... grazie! :-)
Utente: zidora Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.zidora
#34 16 Maggio 2008 - 07:46
 
 


Ciao Prali' :*
Utente: L0STANGEL Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.L0STANGEL
#35 16 Maggio 2008 - 10:50
 
Ho letto da qualche parte che ad un figlio devi dare radici ed ali. La ricetta è brevissima, ma che fatica trovare un equilibrio perlomeno passabile tra le due cose! 
Ti leggo sempre Pralina, sei Fantastica!.::) 
Lo'
Utente: uovodidodoContattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.uovodidodo
#36 16 Maggio 2008 - 11:18
 
:-) buongiorno dolce pralinix, approdo volentieri nel tuo blog e ti leggo, ammiro la tua capacita' dialettica, brava!, il tuo blog e' un gioiellino di limpidezza. un saluto! 


marco d.
utente anonimo
#37 16 Maggio 2008 - 19:13
 
Utente: Faus74 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Faus74
#38 16 Maggio 2008 - 22:10
 
baci8 di buonanotte x te stella......:-))
Utente: jobst68Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.jobst68
#39 16 Maggio 2008 - 22:43
 
Grazie a tutt* davvero siete amorosi... :D 

@ Vi0la... ti sbaciucchio tutta e bacio tuo figlio castamente s'intende... :))) 

@ Marcelluzza sciotengenin... TU sei meravigliosa non c'è altro da aggiungere!!!! 

@ percynhax... grazie fantastica, ti faccio una coccola e una carezza (no, no, non possono bastare, ti meriti di più)... ^______________^ 

@ Monì... smUack! 

@ Zidora... sai che ti ho pensata tanto oggi mentre dipingevo? ma sì, perché ascoltavo un cd di musica piemontese che mi ha regalato Mario Wilcoyote! ti risparmio le cose che ho pensato... ehehehehehehehehehehe! ciao grande donna! 

@ L0STANGEL... sempre bellissime le tue gif!!!!! GRAZIE! 

@ uovodidodo... ecco, quando leggo commenti come il tuo mi rendo conto che aprire il blog è stata una delle cose migliori della mia vita! perché ho conosciuto persone come voi! 

@ Marco D. ... un sorriso grande per te... così... ^_____________^ 

@ Faus74... ciao Druido! ...:))) 

@ Jobst... ciao volpino! 

Vi abbraccio fino a strizzarvi, a tubetto!
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
#40 17 Maggio 2008 - 13:12
 
Ma come fai a sapere quale e' il "bene" di tuo figlio? E cosa e' "giusto" per lui, per te. per gli altri...difficilissimo s enon impossibile! 
L'importnate, come dici e condivido, di essere ed avere la coscienza a posto, di guardarsi allo specchio alla mattina e piacersi. Poi siamo esseri umani, e quindi possiamo (e dobbiamo anche..) sbagliare.. 
La vedo cosi', 
un caro saluto bella personcina.. 
Buon fine settimana, Giano
Utente: laportadigiano Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.laportadigiano
#41 20 Maggio 2008 - 19:30
 
"Sia nel male che nel bene sono ripagata da lui con la stessa moneta"....che significa?
Utente: mtm Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.mtm
#42 20 Maggio 2008 - 19:33
 
Significa che le cose hanno funzionato bene quando mi sono impegnata e così così quando ho avuto dei problemi e delle lacune...
Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Pralina
Commenti:
 
¦ commenti (42)(popup)
categoria : infanziadomandasono seria


Nessun commento:

Posta un commento