Da un pò di anni la televisione si è adeguata al peggio dell'essere umano. Disgrazie, assassini, catastrofi e putiferi vari costituiscono il settanta per cento (circa) di un qualsiasi telegiornale. Chi vi parla, fra l'altro, ha lavorato per due anni al telegiornale di una TV locale emilioromagnola (circa vent'anni fa) e persino a dimensioni così piccole la percentuale di cui sopra non è poi così distante. Abbiamo appena visto i funerali di Raimondo Vianello. Lo spettacolo della povera e ormai irriconoscibile Sandra che urlava il nome del marito, sormontata dalla sagoma a tratti persino sorridente di Silvio Berlusconi, era assai peggio del più orrido film dell'orrore che si potesse immaginare. Premettendo che i film dell'orrore, secondo me che ne avrò visti (credo) tre in tutta la mia vita, sono robaccia al confine tra l'idiozia, la stupidità e l'infantilismo. Il problema è che questo Paese puzza di morte da ogni angolo, ormai. E non si fa nulla per non ostentare questa fetore, questo immane putridume che sale oramai da qualsiasi istituzione possibile e immaginabile. Solo un altro scempio può essere paragonato a quello del funerale di Vianello: l'immagine di Papa Woytila sofferente di Parkinson che si affacciava dalla finestra del Vaticano, con lo sguardo spento e la voce flebile. Ora io sono sempre stato un fiero mangiapreti (di tradizioni anarco-repubblico-emiliane, quindi PARECCHIO mangiapreti), nonchè dissacratore fierissimo di tutto ciò che la gente RITIENE sacro, perchè le cose davvero sacre sono pressochè ignorate dalla massa/volgo/popolo bue, ma non posso tollerare che l'immagine di un vecchio ultraottantenne gravemente ammalato, vengano diffuse in tutto il mondo solo perchè è il capo di una religione, benchè una delle più numerose.Ormai si è superato il limite e di parecchio. Purtroppo lo stato di intorpidimento e/o rincoglionimento generale è arrivato al punto che pochi protestano, pochissimi s'indignano, meno ancora s'incazzano. Insomma, tutto passa nel tritacarne che domani è un altro giorno, Rossella. Ma consoliamoci, la vita riserva ancora fatterelli siNpatici & carini. Sabato pomeriggio, stazione di Brisighella. Il sottoscritto sta uscendo da un bar e sta per apprestarsi a prendere il solito treno che mi porterà in Toscana dalla mia Pralina. In quella vengo avvicinato da un signore distinto, occhiali, capelli bianchi, sessant'anni circa ben portati, gran macchinone e quindi, probabilmente, portafoglio gonfio. Il classico tipo, insomma, che farebbe gola a qualsiasi donna single di mezza età. Sul bavero noto un piccolo distintivo di Forza Italia. Sorridendomi, il tipo mi chiede gentilmente da che parte sono le Terme di Brisighella, poichè sulle prime è andato dritto filato all'Ospedale, ritenendo che le Terme fossero quelle. Io osservo, cercando di stare serio, che "Terme" e "Ospedale" sono normalmente cose molto differenti, e che comunque le Terme sono da tutt'altra parte della cittadina, in compenso sono anche molto ben segnalate da una miriade di cartelli apposti ad ogni angolo. Il tipo sembra non cogliere la mia sottile ironìa, e continua a chiedermi dove diavolo siano ste benedette Terme. Al che, impietosito, glielo spiego con dovizia di particolari, dopodichè il signore, tutto soddisfatto, parte sgommando. Ora non è per dire di Forza Italia, dato che conosco anche parecchia gente di sinistra messa, se possibile, anche peggio. Un fatto è sicuro: questo Paese, per chi fa satira, sarà sempre una miniera generosa.
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