ululato da Pralina alle ore 12:43 domenica, 24 giugno 2007 Volevo dirvi (perché qualcuno me l'ha chiesto) che le cose che ho scritto sul blog sono tutte vere, solo che le devo "adattare" per non far riconoscere le persone di cui parlo, per rispetto. Scusate per la "latitanza" e soprattutto Arieteazzurro, per la tua gentilezza... Io sto "bene" nel senso che sono un po' sconvolta, questa mattina sono tornata alle sei da una festa in campagna con un centinaio di persone, tutti ragazzi sui venticinque-trent'anni e miei amici, cena con torte di cioccolato & di ananas e panna, birra a fiumi, proiezione de "L'uomo con la macchina da presa" di Dziga Vertov e "La Linea" di Cavandoli su schermo gigante, musica hip hop e disco trash a tutta randa... ma ho preso anche un bel po' di freddo a stare fuori sull'aia... lentamente mi ripiglio... ehehehe! Intanto che mi faccio il caffé e mi conto le dita dei piedi, vi racconto un fatterello che mi è successo in questi giorni, così magari mi dite cosa ne pensate. Premetto che era un sacco di tempo che non cercavo più una certa persona e stavo tornando ad avere una certa serenità. Domenica 17 alle 23 (l'ora solita in cui mi chiamava il mio lui) il telefono suona... vado a rispondere... Dico "Pronto" tre volte forte e chiaro, riattaccano con delicatezza. Vabbé. Sarà qualcuno che ha sbagliato numero o non sentiva dall'altra parte, mi dico. Di nuovo, dopo circa 5 minuti, la stessa storia. Mi faccio sentire bene perché potrebbero esserci problemi di linea. C'è qualcuno dietro la cornetta che trattiene il respiro. Questa volta indugia un po' di più, sento un mezzo respiro immediatamente prima del "click" del telefono riattaccato. Resto un po' dubbiosa sul da farsi. Lo chiamo? No, perché potrebbe dargli dei problemi. Torno al computer, e invio una e-mail al mio ex amore, per dargli la buonanotte. Solo così, una semplice buonanotte senza altro, per fargli capire che avevo capito... che era lui. Come faccio a capire che era lui? Beh, ormai lo conosco... uno che ha già sbattuto giù il telefono almeno tre o quattro volte nel corso di conversazioni normali (non litigi), perché si è sentito contraddetto, è un "soggetto a rischio". E poi, era già successo un'altra volta, telefono riattaccato, e poi, al secondo tentativo si è qualificato. Dopo due giorni mi arriva una ricca risposta, una mail molto lunga e ben articolata, molto pensata, per dirmi che lui si è reso conto di essere un rompicoglioni (essai... qualche volta capita di rendersene conto), che io ho fatto ogni sforzo possibile per sopportarlo, mi ringrazia con tutto il cuore per questo, che però lui nonostante ci abbia provato davvero non ce la fa a innamorarsi di me perché siamo troppo diversi e lui si sente tormentato in amore quando non trova una persona perfettamente uguale a lui e continua senza sosta a cercare i difetti e il pelo nell'uovo, quindi appurato questo preferisce l'amicizia, però alla fine dell'estate perché ha dei problemi con la sua famiglia... e... tutte cose che già sapevo ma che in fondo mi fa piacere che sia lui a dirle. Mi dice che ha avuto momenti belli con me (ecce credo, mai nessuno si è lamentato del mio servizio). Mi augura tanta felicità, amicizie e amori (è pure ironico in modo involontario) e mi saluta dicendo che "la presenza sarà più avanti, perché il pensiero c'è un po' tutti i giorni". Bene. Dopo due giorni gli mando una mail molto densa e molto tenera, dicendo che l'avevo sgamato che era lui a chiamare, ma che lo capisco perché è normale dopo una rottura avere problemi a parlare... gli dico anche, che non è vero che siamo così diversi, gli elenco una serie molto lunga di qualità e sensibilità comuni, e che in ogni caso gli dico "le diversità sono delle ricchezze"... gli dico che se è così tormentato in amore quando non trova l'anima gemella dovrebbe farsi un clone di sé stesso o accettare con serenità la solitudine, io da parte mia cerco un essere umano, un uomo con dei difetti. Gli dico che gli sono vicina e che lo sostengo col pensiero, che abbia coraggio, che gli auguro di risolvere tutti i suoi problemi, e lo stringo teneramente a me. Ieri mattina mi arriva la risposta, breve, lapidaria: "Buongiorno, non sono stato io a chiamare né domenica né altre volte, non ti chiamerò mai più per l'avvenire".Di ritorno, la mia risposta, breve, lapidaria, con sopra scritto "Addio". "Tiéniti a bada la tua rabbia, io mantengo quest'unico seme d'amore nel mio cuore. Non scontato che sia per te". Insomma, scusate ragazzi, ma io, dopo avere ricevuto una sola scarpa per posta, e questi comportamenti da parte di un uomo che ho amato moltissimo, mi sento un po' fuori fase. E' per questo che lascio il blog per uscire all'aria aperta. Vi voglio tanto bene. Ma la tensione in me è troppo forte. Non ci sono parole che possano descrivere bene questi miei stati d'animo.Non ce la faccio più a comprendere l'imbecillità umana, non ci riesco. Posso combattere con delle persone intelligenti e stronze, ma con queste persone no. Mi sento molto sola. 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lunedì 2 luglio 2012
24 giugno 2007
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