giovedì 22 gennaio 2015

23 gennaio 2011

ululato da Pralina alle ore 18:14 domenica, 23 gennaio 2011


Una donna è una donna è una donna

pubblicata da Marco Rovelli il giorno sabato 22 gennaio 2011 alle ore 9.50
Martedì scorso, sul mio profilo Facebook, ho posto una domanda: “Ma le donne del Pdl sono donne? E se sì, che donne sono? [E' una domanda rivolta solo alle donne, ogni intervento maschile è sgradito e verrà autoritariamente censurato]”. Ero, come molti, stupefatto dalla difesa a spada tratta di Berlusconi fatta da varie pidielline (Meloni, Prestigiacomo, Carfagna, Moratti): non una parola, da parte loro, per la dignità della donna, umiliata e reificata in questo Fine Impero. E mi chiedevo che ne era della "differenza specifica" della donna, della sua alterità (dalle Tre ghinee di Virgina Woolf in avanti, nel pensiero della differenza proprio del femminismo) rispetto al maschile. Mi hanno risposto in diciannove, con un ampio arco di risposte. Anzitutto Lorena Marceddu (la risposta più “approvata”): “Donne non si nasce si diventa (Simone de Beauvoir). Loro non sono donne”.  Meno icasticamente, Gabriella Fulginiti: “Sono donne mal-educate. Le nostre stesse madri (la mia sicuramente) ci insegnano fin da piccole che senza un uomo non valiamo niente, che valiamo per l'uomo che riusciamo a 'prenderci' e tenerci”. Con un calembour, Pralina Diamante: “Sono donne che inTROJETTAno l'immaginario (maschile) dominante...” Un accento diverso, invece, mette Eva Milan: “Sì, sono donne del Pdl" – dove conta meno la differenza di genere come discrimine per la comprensione del mondo e per una pratica politica, come anche Maria Elena Scandaliato (“Non è il genere, che caratterizza l'essere umano”). A chiudere il cerchio ancora Lorena Marceddu: “Siamo diverse per sesso e per educazione e per qualche millennio di cultura che ci grava addosso . Dire "donna non si nasce ma si diventa" significa comprendere che la donna é una costruzione sociale e lo si diviene quindi sottraendosi alle politiche sessuali fatte appunto dagli uomini e per gli uomini. Sicuramente entrare a far politica nel pdl non é molto femminile e queste donne, serve del potere, non possono essere di nessun aiuto né per loro stesse, né per noi e tanto meno per altri e altro”.
(pubblicato su l'Unità, 22/1/2011)

e allora? qual è il vostro punto di vista? su fb si è acceso il dibattito, riporto qualche risposta anche qui sotto, con copia incolla...

Permafrost ¦commenti (5)
Commenti:

#1  23 Gennaio 2011 - 18:18
A te e altri 12 piace questo elemento.





    • Pralina Diamante ma davvero... se l'avessi saputo in tempo, sarei andata prima dal parrucchiere Ieri alle ore 12.23 · Mi piaceNon mi piace più· 1 personaA Marco Rovelli piace questo elemento.
    • Lorena Marceddu grazie per aver fatto da intermediario. Su carta é anche più bello ( censura a parte) Ieri alle ore 13.13 · Mi piaceNon mi piace più· 1 personaA Marco Rovelli piace questo elemento.
    • Pralina Diamante Sono andata a comprare L'Unità e ti ringrazio anch'io di avere scritto questa cosa, nella fretta, ho fatto questa boutade che però corrisponde esattamente ai miei pensieri, certo avrei voluto dire altro ma il tempo a volte è tiranno... l'unica cosa buona di questa gente, è che ci fa riscoprire il gusto dell'incazzatura e spero che le donne al di là delle parole, noi tutte, 
    • insorgiamo "a portare la nostra bellezza al mondo" Ieri alle ore 13.31 · Mi piaceNon mi piace più· 1 personaCaricamento in corso...
    • Pralina Diamante ti segnalo questo mio post, che non è strettamente "politico" ma in un certo senso, anche, sì

      http://superpralinix.splin
      der.com/post/23915373/lasciamo-le-donne-perfette-agli-uomini-di-poca-fantasia Ieri alle ore 13.34 · Mi piaceNon mi piace più· 1 personaCaricamento in corso...
    • Michela Calledda Quel post mi è sfuggito, purtroppo. Credo che il problema non debba essere affrontato solo da un punto di vista prettamente politico e di appartenenza. Mi verrebbe invece da chiedermi, in generale, quanto qualunque donna rispetti la sua dignità, cosa è rimasto in noi delle lotte per l'emancipazione. Credo che la questione femminista sia oggi più viva che mai e trovo scandaloso lo scarso rilievo che trova nei giornali e nei dibattiti... Ieri alle ore 14.12 · Non mi piace piùMi piace· 1 personaCaricamento in corso...
    • Simona Troni Io credo che siano donne, donne maschiliste e intrise dalla cultura che ci vuole vedere come un'appendice utile e utilizzabile dagli uomini a loro piacimento. E mi chiedo come possano pensare di accettare un ruolo di questo tipo, sostendendo di esserne contente. Mi fanno incazzare da una parte, ma c'è una parte di me che si domanda quanta sofferenza abbiano dentro per doverne spargere così tanta ... Mi viene in mente l'identificazione con l'aggressore che spesso caratterizza le persone che hanno subito un abuso. Ieri alle ore 15.30 ·
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    #2  23 Gennaio 2011 - 18:21
    Ieri alle ore 15.30 · Non mi piace piùMi piace· 1 personaCaricamento in corso...
  • Pralina Diamante C'è chi dichiara il suo amore incondizionato per Berlusconi, ed è una donna. E' sempre una donna a difenderlo ad AnnoZero, come un mastino inferocito. Noi donne abbiamo sempre avuto questo ruolo di custodi delle famiglie, e dei segreti delle famiglie, guardate come si comportano le mogli e le madri dei mafiosi. Molti anni fa, mi è capitato di venire aggredita verbalmente da una donna che difendeva un uomo che invece era scappato per non confrontarsi con me, era come avere davanti un cane da guardia. Ieri alle ore 15.55 · Mi piaceNon mi piace più

  • Pralina Diamante Credo che il nostro "prenderci cura" sempre e comunque, della "famiglia", farci carico dei bisogni degli altri, in politica possa tradursi in questo. E' l'esatta trasposizione (caricaturale) della figura della portinaia, poi c'è la moglie e... l'amante, c'è la madre che dispensa e perdona... Io credo che prima di pensare alle "quote rosa" bisognerebbe affrontare queste problematiche, chiederci chi siamo veramente, quali sono i nostri reali desideri, che non renderci "oggetto ornamentale" o "vestale", custode, complice delle malefatte di palazzo.Mostra tutto Ieri alle ore 16.01 · Mi piaceNon mi piace più· 1 personaA Michela Calledda piace questo elemento.
  • Pralina Diamante ‎* notare che una donna per questa società sessista non può mai essere molte cose insieme, o è moglie o amante, per esempio, non può pretendere d'essere tutt'e due le cose, anche se in questo bordello istituzionale, essere zoccola può signi...ficare fare carriera nel mondo dello spettacolo o persino politico, ma è ovvio che anche lì, avrà un ruolo "ornamentale" o di difesa (il mio pappone non si tocca!) è soltanto una perpetuazione di vecchi schemi già conosciuti (che pur tuttavia in questa "nuova" politica si palesano ferocemente)Mostra tutto Ieri alle ore 16.12 · Mi piaceNon mi piace più
  • Michela Calledda Ciao Pralina, la tua analisi mi piace. Credo che sia un modo completo di guardare alla condizione della donna che, in una società assolutamente sessista e machista, sembra veramente obbligata a ricoprire e giocare un unico ruolo e a sceglie...re tra la sua importanza "familiare" e quella "politica/sociale". Sono cose su cui dovremmo tornare a riflettere e a interrogarci, ponendoci il problema della partecipazione politica non in termini numerici (non mi è mai piaciuto il discorso quote rose) ma caso mai in termini di radicamento culturale.
    Lo sdegno a me non basta più, sono ben altre le riflessioni che dovremmo fare partendo dai ruoli che vogliamo ricoprire e dalle possibilità lecite e reali che la società ci offre per raggungerli e anche per riscattarci.
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    Ieri alle ore 16.22 · Non mi piace piùMi piace· 1 personaTi piace.
  • Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Pralina

    23 Gennaio 2011 - 18:24
    Ieri alle ore 16.22 · Non mi piace piùMi piace· 1 personaCaricamento in corso...

  • Pralina Diamante Tornare a parlare, molto semplicemente, anziché dare per scontato che "molto è stato fatto" e quindi... trovo bellissimo il documentario "Il Corpo delle Donne" che circola qui in rete e che consiglio a tutt*, quanti danni ha fatto questa tv commerciale nella perpetuazione di stereotipi, immediati e diretti Ieri alle ore 16.27 · Mi piaceNon mi piace più· 1 personaCaricamento in corso...
  • Michela Calledda è bellissimo e illuminante. Siamo finite in un tritacarne. Il discorso secondo me non è la quantità delle conquiste raggiunte, quanto il loro stesso ridimensionamento. Non siamo andate avanti, ci siamo fermate e ora (questa è la cosa che pi...ù mi fa paura) guardiamo indietro anzichè guardare avanti. Mi preoccupa perchè credo nel nostro essere "anime di lotta" per definizione. Nella vita di una donna niente è scontato, ci siamo dovute guadagnare anche la possibilità di indossare i pantaloni. Questa è l'ora di reagire, di ricordare e non semplicemente con un fischietto sotto il quirinale o firmando una petizione sull'Unità.Mostra tutto Ieri alle ore 16.34 · Non mi piace piùMi piace· 1 personaCaricamento in corso...
  • Emanuela Patti Ci si domanda negli stessi termini se uomini come Berlusconi, Mastella o Bossi, per citare qualche esempio, siano “uomini” e che uomini siano? Io mi rifiuto di cavalcare la difesa moralistica dell'“immagine” della donna legata al caso Ruby ...che mi pare più scandalosa del caso stesso ed espressione di un'arretratezza culturale e sociale dell’Italia grave ed inaccettabile. Mi sembra che la questione abbia poco a che fare con la difesa della dignità delle donne, cui non giova essere definite e discusse per immagini stereotipo di un segno o dell’altro e tantomeno essere difese tramite distruzione e costruzione della loro “immagine” da parte di terzi. Ciascuna donna, come ciascun uomo, sceglie di “essere” attraverso le proprie scelte ed i propri comportamenti. Tutte sono donne, il cui valore, qualora rientri in una sfera pubblica, può essere giudicato indicandole per nome e cognome, come si fa per gli uomini, e non come simbolo di una categoria astratta bistrattata ed offesa. La dignità è cosa che una donna misura in prima persona nella propria vita. Ora, mi chiedo se questa difesa dell’“immaginetta sacra” antirubyana non sia invece l’ennesima conferma che le donne italiane, anche solo a tratti e più o meno consapevolmente, continuano ad identificarsi o ad essere identificate nella Figura della Dama di Corte. Dato che il discorso è posto in termini di “immagini”, il dubbio sorge, perché di identificazione si tratta.Mostra tutto 18 ore fa · Mi piaceNon mi piace più

  • Pralina Diamante Loro non cambieranno, siamo noi che abbiamo la capacità di farlo, la rivoluzione deve partire da noi, quindi siamo noi per prime che dobbiamo interrogarci su chi siamo e quali sono i nostri desideri... secondo me 15 minuti fa · Mi piaceNon mi piace più
  • Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Pralina
    #4  23 Gennaio 2011 - 18:40
     
     
     
    La politica, in fondo, è una fede, come il calcio o la religione. In quanto a quelle "attrici" dello scenario politico italiano (e non solo: pensa a Sarah Palin), non si può dire che siano donne, come Gasparri non è un uomo. Uhm. E neanche un primate (voglio continuare a poter andare allo zoo senza il rischio che uno scimpanzé mi sputi in faccia)
    Utente: Simonedejenet Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Simonedejenet
    #5  23 Gennaio 2011 - 18:45
     
     
    Sono d'accordo, uno come Gasparri non può essere un uomo...
    Utente: Pralina Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Pralina
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    categoria : ovaie al megafono, donna che viaggia in testa

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